Cinema | Cosa sappiamo sul possibile sequel di “Joker”

Joker 2 si farà? La domanda continua a rimbalzare sulla stampa statunitense, fra ipotesi e mezze verità non esiste ancora questa certezza. Cosa sappiamo.

Joaquin Phoenix nei panni di Joker (Instagram)

Il cinema è un settore che può risentire, in taluni casi, della congiuntura economica: ci sono momenti altalenanti che segnano una stagione in un senso o nell’altro. Questo, a tutti gli effetti, è stato l’anno di Joker. Il film di Todd Phillips con Joaquin Phoenix protagonista ha incassato più di un miliardo di dollari in tutto il mondo, diventando il cinecomics più redditizio della storia.

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C’è chi parla – giustamente – di legittimazione intellettuale di un personaggio fantasioso, chi lo definisce un oltraggio e chi definisce l’operazione attorno al pianeta Marvel e DC Comics come “una furbata” per cavalcare una gallina dalle uova d’oro anche grazie all’operato di Nolan che ha ridato lustro ad un personaggio ricco di spunti in tempi non sospetti.

“Joker”, è pronto il sequel? Quanto c’è di vero

Joaquin Phoenix, uno scatto di scena (Instagram)

La nuova connotazione di Joker, comunque, unisce pur essendo divisiva: ecco perchè la platea aumenta, l’appeal cresce, di fronte ad un’idea pur talvolta non apprezzandola. Di fatto il film di Phillips ha riportato le masse in sala. Significa che anche quelli che in altri settori e ambiti verrebbero definiti “tifosi occasionali” si sono ritrovati al cospetto del grande schermo a parteggiare per l’una o per l’altra parte: pro o contro Joker. Questo giocherello sadico ha permesso ugualmente che i cinema venissero riempiti, dunque il lavoro cinematografico ha svolto il proprio compito al meglio. Al netto della spocchia di detrattori e puristi.

Quindi, la domanda è: Joker 2 si farà? Davanti al miliardo di dollari di incasso del primo capitolo, un sequel sembrerebbe tanto doveroso quanto pretenzioso. È possibile far meglio di così? Se lo domanda Phillips, allettato e allo stesso tempo spaventato dall’ipotesi, questo personaggio fin dove può arrivare? 

Questi dubbi sono venuti a molti, anche se la versione ufficiale dei fatti è che il prossimo capitolo sarebbe in cantiere. Almeno secondo la stampa statunitense: Phoenix avrebbe già dato il suo assenso, che fosse d’accordo lo si poteva intuire già a Venezia 76 quando sul red carpet ammise: “È stato difficile dar vita ad un personaggio simile, con le sue follie e contraddizioni, ma la difficoltà è stata uno stimolo. Adesso è uno dei ruoli che preferisco”.

Insomma, tutt’altro che una lamentela per Phoenix che, attenendoci ai trascorsi, se dovesse presentarsi una seconda occasione tornerebbe a vestire i panni del controverso clown. Ipotesi avvalorata anche dall’Hollywood Reporter, la testata parla di un meeting già avvenuto tra produttore, attori e registi. Il “carrozzone”, dunque, già sarebbe avviato. Insinuazione, tuttavia, successivamente smentita da Deadline che non solo avrebbe negato l’incontro fra le parti ma azzarda che Phoenix sarebbe allo scuro di tutto.

La verità, come solevano dire i latini, potrebbe stare nel mezzo. Arriva a ritenerlo persino Variety che, più candidamente, analizza il quadro della situazione: può essere che un incontro ci sia effettivamente stato, le parti si siano trovate ad affrontare il discorso, ma ancora non ci sono certezze perchè il rischio di rovinare un franchiste redditizio – tanto da precludere storyline future – è piuttosto elevato. Morale: la questione va affrontata con le pinze, non si può guardare soltanto ai possibili incassi. Bisogna tener conto anche (e soprattutto) dell’impatto che la critica – alimentata dalle aspettative – possa avere di fronte ad un secondo lavoro figlio della smania di successo.

Si vuole, quindi, evitare con tutte le forze di rovinare un capolavoro: la consapevolezza di aver raggiunto vette inaspettate con il primo film presta il fianco alla paura di cedere in picchiata verso un baratro – produttivamente ed eticamente – inammissibile. Le variabili, perciò, sono molteplici. La Joker mania potrebbe prendere una piega inaspettata e, forse, il timore più grande è proprio questo.

 

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