Utile per tracciare il battito cardiaco, la pressione sanguigna e i passi: è infatti amato dagli sportivi. Scopri cos’è il fitness tracker e quale scegliere
In molti amano allenarsi e fare fitness, soprattutto all’aria aperta: che si tratti del classico jogging o dell’esercizio misto, è importante però uscire di casa con gli strumenti necessari e pronti a ogni evenienza.
Proprio in quest’ottica da qualche anno a questa parte è entrato in voga il “fitness tracker“, ovvero un vero e proprio orologio da fitness. Si tiene al polso esattamente come un orologio normale, ma oltre a comunicarci l’ora tiene anche aggiornato l’andamento del nostro allenamento.
Attraverso il nostro tracker infatti è possibile tenere aggiornato un vero e proprio diario del nostro esercizio fisico: si può, infatti, conoscere la qualità del battito cardiaco, il numero di passi compiuti e anche la quantità di calorie bruciate.
Ma non solo: i più moderni incorporano al proprio interno anche la funzione GPS, sono resistenti all’acqua (e quindi ideali anche per chi ama il nuoto o l’aquagym) e sono touch, esattamente come un qualsiasi smartphone attualmente in commercio.
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Fitness tracker: ecco come sceglierlo in base al tipo di allenamento e alle proprie necessità
Quale scegliere, quindi? C’è di vero che molto dipende dal tipo di allenamento che si svolge o dalle necessità che si hanno: gli orologi con le funzionalità più basilari hanno un costo inferiore ai 50 euro, mentre quelli tra i 50 e i 100 euro (e anche oltre questa cifra) hanno modalità molto più specifiche incorporate al proprio interno, quasi da “smartwatch”.
Ciononostante, anche nella fascia più “low cost” ci sono alcune chicche: alcuni tracker infatti, monitorano anche il sonno, forniscono schede di allenamento già pronte da svolgere o ci consentono di tenere d’occhio le notifiche del nostro cellulare, attraverso un collegamento che va attivato tra i due dispositivi dopo l’acquisto dell’orologio.
Infine, importante è anche la durata della batteria, che si rivela fondamentale sopratutto quando siamo fuori casa: solitamente i tracker hanno una durata media di una settimana, ma alcuni modelli al top nella tecnologia riescono a funzionare in maniera ottimale anche per 20 giorni.
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