Angelo Sanzio, Ken Umano: “Sono stato preda dei padri dei miei amici”

ken umano angelo sanzioIl racconto choc del Ken Umano, Angelo Sanzio, nella casa del Grande Fratello 2018: “Sono stato preda dei padri dei miei amici”.

Nel tugurio della casa del Grande Fratello 2018, battezzato Lido Carmelito, Angelo Sanzio, ovvero il Ken Umano, si lascia andare ad un racconto sugli episodi di bullismo subiti a causa della sua omosessualità.

Il racconto choc di Angelo Sanzio, il Ken Umano al Grande Fratello 2018

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“La mia è la storia di un ragazzo che è alla continua ricerca della perfezione estetica, ma che alla fine, resta un ragazzo come tanti altri che ha un lavoro, si fa il c**o dalla mattina alla sera, non è figlio di papà e che, comunque, ho subito, anche da bambino, per la mia omosessualità, tantissimi episodi di bullismo”, racconta Angelo. Ad ascoltarlo ci sono Simone Coccia, Alberto Mezzetti e Luigi Mario Favoloso, il fidanzato di Nina Moric. Quest’ultimo, dopo aver ascoltato le prime parole del Ken Umano, gli chiede: “Mi fa un esempio vero di bullismo? Perchè io sento parlare di omofobia, bullismo, ma davvero in Italia esiste ancora gente omofoba?“.

“Io da bambino facevo danza e pensavo che, andando avanti nel tempo, crescendo, le menti dei miei coetanei sarebbero cambiate e tutto si sarebbe sistemato. Invece più andavo avanti più la cosa si aggravava” – racconta Angelo che poi svela nel dettaglio ciò che gli è accaduto – “io sono stato picchiato dai miei amici. Stavo alle superiori e ho subito episodi di bullismo assurdi. Ero emarginato. Mi ricordo che quando quelle persone venivano sospese, in giro per la città le incontravi, era dura affrontarli. Non è mai stato facile”.

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Il Ken Umano lascia senza parole i suoi compagni d’avventura e continua a raccontare: “Crescendo ero diventato anche la preda dei padri dei miei compagni, che ci hanno provato spudoratamente. Io ho anche odiato i maschi, non mi sapevo relazionare perché li odiavo, mi facevano schifo”. Con un lungo percorso e un duro lavoro con se stesso è riuscito a migliorare. “A 18 anni ho cominciato un percorso con la psicologa, ho perdonato a 36 gradi e sono guarito“, racconta Angelo che, poi, conclude così il suo racconto – “gli omofobi sono quelli che hanno l’omosessualità repressa. Se tu stai in pace con te stesso, io non ti interpello neanche”. Cliccate qui per vedere il video.

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