Condire l’insalata fa bene alla salute

olio

Quante volte ci si è trovate davanti al dilemma sul condire o meno la nostra insalata? Dopotutto se si è a dieta si tende a tagliare le calorie superflue e molto spesso si pensa erroneamente che l’olio rientri tra gli alimenti che è preferibile eliminare. Ebbene, non solo questo concetto è sbagliato ma da recenti studi è emerso che condire le nostre verdure è indispensabile affinché i loro nutrienti principali vengano assorbiti dal nostro organismo.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE -> È ufficiale: la frutta secca è un valido aiuto per chi è a dieta

Condire l’insalata per vivere meglio

Premesso che questo non è un invito ad un uso spropositato dell’olio o di altri condimenti, è bene ricordare che il loro uso moderato è da incentivare anche tra le persone che stanno seguendo una dieta. Nonostante sia indubbio che l’olio ha un alto contenuto calorico, esso rappresenta anche il veicolo attraverso il quale le verdure presenti nella nostra insalata possono agire al meglio. Uno studio condotto dalla Iowa State University ha analizzato 12 ragazze che hanno consumato cinque insalate con diverse dosi di condimento. I grammi di olio (per lo studio è stato utilizzato quello di semi di soia) andavano dai 2 ai 32 grammi. Ciò che emerso, analizzando i campioni di sangue al fine di verificare il grado di assorbimento di determinati cibi, è che la presenza dell’olio ha contribuito nel consentire l’assorbimento dei macro nutrienti presenti in almeno sette tipi di verdure diverse. È quindi emerso che alfa e beta carotene, luteina, licopene, vitamina K, vitamina E e vitamina A necessitano della presenza di olio per essere assorbite a dovere dall’organismo. Infatti, più era l’olio presente nell’insalata e maggiore era il loro assorbimento.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE -> Nuove guide per un’alimentazione più consapevole

Va anche detto che l’olio, in quanto grasso, rallenta il transito degli zuccheri. Ciò significa una risposta minore del pancreas ed una minor secrezione di insulina. Questo passaggio, molto spesso non considerato da chi è a dieta, consente di evitare quei picchi glicemici che col tempo possono portare a prendere peso invece che prenderlo. Come già detto prima, questo non significa che da oggi potrete consumare tutto l’olio che desiderate. La regola dei due cucchiai al giorno è sempre la migliore. L’importante è non demonizzare questa fonte di grassi salutari, specie se si consuma olio extra vergine d’oliva.

Impostazioni privacy