Delitto Eligia: un’amante per il marito?

Nuove notizie sul caso del delitto di Eligia Ardita, la giovane infermiera incinta uccisa dal marito. Da CheDonna.it per la sezione attualità.

Eligia Ardita (screenshot)
Eligia Ardita (screenshot)

Mentre proseguono le indagini per accertare a fondo come è stata uccisa Eligia Ardita, l’infermiera 36enne di Siracusa morta lo scorso gennaio per mano del marito mentre era all’ottavo mese di gravidanza, emergono dalla vicenda particolari sconvolgenti, tutti comunque da verificare.

Il settimanale Giallo ha scritto che Christian Leonardi, marito di Eligia, avrebbe avuto un’amante nei mesi scorsi, prima che gli inquirenti lo inchiodassero. La  donna, contattata dal settimanale, avrebbe ammesso di aver incontrato Leonardi dormendo con lui nel letto della sua casa coniugale, quello che l’uomo condivideva con la moglie Eligia e dove la povera donna è stata deposta dopo essere stata uccisa da lui. La presunta amanate, una commessa, avrebbe raccontato a Giallo di aver dormito tre notti con Christian Leonardi nello stesso letto dove Eligia è stata trovata morta dai soccorritori del 118, quelli che poi il marito ha accusato di non aver adeguatamente soccorso la moglie. Una circostanza sconvolgente e raccapricciante se fosse confermata. Ma anche se fosse una storia inventata sarebbe comunque di pessimo gusto.

Indiscrezioni e rivelazioni morbose che aumentano il dolore della famiglia Ardita. Il commento più duro su questa vicenda è stato rilasciato dalla sorella di Eligia, Luisa: “Provo pena e ribrezzo verso questa donna”, ha detto. Poi ha scritto un post su Facebook:

“Tu la parola rispetto e i valori familiari come i sani principi non li conosci. Hai violato quel luogo sacro, la casa di mia sorella dove per te è stato un divertimento ed invece era casa di Eligia, costruita pezzo dopo pezzo con i suoi sacrifici e dove è stata uccisa, quella casa dove Giulia ed Eligia dovevano essere al sicuro. Mia sorella è una grande donna e ti ha lasciato i suoi scarti, il bidone con cui sei stata. Da questa esperienza ti consiglio di farti un esame di coscienza e magari una prossima volta abbi rispetto per le donne/mogli di altri”.

Nel frattempo, le indagini sul delitto vanno avanti alla ricerca di eventuali complici che possano aver aiutato Christian Leonardi a nascondere e cancellare le tracce dell’omicidio, prima che arrivassero i soccorritori del 118. Quella terribile sera del 19 gennaio scorso tutto è avvenuto nel giro di un’ora, un tempo troppo breve secondo la famiglia Ardita perché Christian potesse cancellare le tracce, sistemare la moglie sul letto e chiamare l’ambulanza. C’è poi la misteriosa telefonata al 118 con i rumori sospetti in sottofondo che è passata all’esame dei Ris.

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