Eligia: la misteriosa telefonata del marito al 118

Continuano le indagini sul caso di Eligia Ardita, la povera infermiera incinta uccisa dal marito Christian Leonardi. Le ultime novità da CheDonna.it per la sezione attualità.

Eligia Ardita (web)
Eligia Ardita (web)

Si sa ormai, perché l’ha confessato sotto interrogatorio, che Christian Leonardi ha ucciso la moglie Eligia Ardita, infermiera di 35 anni, incinta di otto mesi, la sera del 19 gennaio scorso.

Quando la povera donna è morta, le cronache avevano parlato di un caso di mala sanità, a seguito della denuncia presentata dal marito. I medici però non avevano colpe. I soccorsi erano stati prestati in modo professionale e puntuale. I sospetti si sono così concentrati sul marito Christian Leonardi, la cui versione dei fatti non aveva convinto gli inquirenti. Alla fne, l’uomo è stato incastrato dalle tracce biologiche della moglie trovate dai carabinieri dei Ris di Messina nell’appartamento della coppia nei giorni scorsi. Messo di fronte all’evidenza dei fatti, l’uomo è crollato e ha confessato.

Nonostante la confessione del marito di Eligia, sono ancora molti gli elementi dubbi sui momenti successivi alla morte dell’infermiera e della bambina che portava in grembo. Secondo quanto emerso finora, Leonardi ha ucciso la moglie al culmine di una lite. Dopo che i gentiori di Eligia avevano lasciato l’appartamento della coppia dove erano stati a cena, Eligia e il marito hanno avuto una discussione perché quest’ultimo voleva uscire con gli amici, mentre la moglie insisteva perché restasse a casa. L’uomo ha quindi aggredito la povera Eligia e nella colluttazione – Christian ha detto di non ricordare bene – deve averla colpita alla testa. Pare certo che l’abbia percossa. Eligia ha iniziato ad urlare ed è stato in quel momento che Christian l’ha tenuta ferma, tappandole la bocca. La donna si è sentita male, ha vomitato ed è svenuta, quindi è andata in arresto cardiaco e non ricevendo soccorsi è morta.

Christian ha raccontato agli inquirenti di aver portato la moglie in camera da letto, di averla pulita e di averle cambiato gli abiti. Quindi l’ha adagiata sul letto matrimoniale. Dopo ha pulito la scena del delitto, il pavimento e una parete di casa, che erano stati sporcati dal vomito e dal sangue della moglie. Ha pulito tutto con la candeggina, ma non a fondo, visto che a distanza di mesi i Ris hanno rinvenuto delle tracce. L’operazione di pulitura e di occultamento dei segni del delitto è avvenuta in circa un’ora, dopodiché Christian Leonardi ha chiamato il 118, dicendo che la moglie si era sentita male e non respirava più.

Secondo i familiari di Eligia questo lasso di tempo è troppo breve perchè Christian, comunque scosso da quello che era appena successo, potesse ripulire casa e sistemare la moglie in modo non sospetto. Il padre di Eligia, Tino Ardita, ha chiesto subito di fare chiarezza sull’eventuale presenza di complici sulla scena del delitto. Qualcuno potrebbe aver aiutato Christian a cancellare le tracce. Ma chi? Forse alcuni amici dell’uomo? I familiari di Eligia hanno raccontato che quando sono arrivati a casa della figlia la sera della sua morte, fuori dal portone c’erano alcuni amici di Christian. Come mai erano già lì?

Ovviamente è ancora presto per azzardare delle ipotesi saranno le indagini, ancora in corso, ad accertare i fatti. In ogni caso gli elementi dubbi ci sono ed emergono anche dalla telefonata al 118 fatta da Christian Leonardi la sera del 19 gennaio, quando chiamò un ambulanza per la moglie.

La Trasmissione Mattino 5 ha fatto ascoltare l’audio di quella telefonata. Una telefonata sconvolgente, sia per il tono di voce del marito che per gli inquietanti rumori in sottofondo. Qunado l’operatore del 118 risponde alla telefonata di Christian Leonardi, si può senite la voce di quest’ultimo calma e tranquilla, un tono molto strano per essere quello di un uomo che riferisce che la propria moglie ha smesso di respirare, tanto che quando l’operatore rivolge a Christian alcune domande per saoere quello che è accaduto non sembra molto convinto dalle parole dell’uomo. L’ambulanza viene mandata e il resto è cronaca.

L’altro elemento inquietante che la trasmissione Mattino 5 ha evidenziato, ma che era già stato segnalato anche dai familiari di Eligia, sono i rumori in sottofondo alla telefonata al 118. Mattino 5 ha isolato questi rumori, togliendo le voci, e dal telefono di Christian si sente come una voce lontana in sottofondo dire “...di Christian” e poi alcuni rumori di oggetti spostati, ma soprattutto uno scricchiolìo ben evidente alla fine della telefonara. L’inviata di Mattno 5 ha individuato questo scricchiolìo nel cigolìo della portone di casa di Christian ed Eligia, quello in alluminio in fondo alle scale del palazzo dove abitavano. Forse Christian stava uscendo di casa nel momento in cui era al telefono con il 118? Forse in casa c’era qualcuno che lo stava aiutando a sistemare la scena del delito? Al momento si tratta solo di dubbi e sospetti.

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