Omicidio Eligia, il padre: fare chiarezza su eventuali complici

Gli ultimi sviluppi sul caso dell’infermiera uccisa a Siracusa, Eligia Ardita. Da CheDonna.it nelle notizie di attualità.

Eligia Ardita (screenshot)
Eligia Ardita (screenshot)

Prosegue l’attività investigativa sul caso di Eligia Ardita, la giovane infermiera di Siracusa uccisa dal marito all’ottavo mese di gravidanza. L’uomo, Christian Leonardi, ha confessato il delitto in questi giorni, dopo che le indgini dei carabinieri del Ris di Messina hanno smentito la sua ricostruzione dei fatti su quella tragica notte del 19 gennaio scorso, quando la moglie morì, mettendolo di fornte ad elementi incontrovertibili: tracce biologiche di Eligia sul pavimento e su una parete di casa che erano prova di una colluttazione tra i due.

Ora che l’uomo è crollato e si stanno raccogliendo ulteriori elementi a suo carico o si stanno definendo quelli che ci sono già, è emersa l’ipotesi, per la verità ancora prematura, che Christian Leonardi potesse aver avuto dei complici nel cancellare le tracce dell’omicidio. L’uomo avrebbe una nutrita schiera di amici che frequenta abitualmente e che ha continuato a frequentare in modo assiduo anche dopo la morte della moglie. E la famiglia di Eligia nutre alcuni sospetti.

Intervistato dal Giornale di Sicilia, il padre di Eligia, Tino Ardita, ha spiegato:

“Noi non vogliamo accusare nessuno ma invitiamo gli amici di Christian a darci delle spiegazioni in quanto sia nei giorni precedenti sia successivi alla morte di Eligia sono stati in contatto con lui”.

“Spesso, lo andavano a prendere nella loro casa o da sua madre – ha continuato Tino Ardita – quando si trovava dai suoi genitori. Quindi, dobbiamo capire se qualche amico, quella sera, ha incontrato Christian”.

Il padre di Eligia, in particolare, non è convinto dei tempi del delitto. Prima che il marito chiamasse il 118, dopo aver aggredito la moglie, è trascorsa circa un’ora, durante la quale Leonardi ha ripulito la casa con la candeggina per cancellare le tracce dell’aggressione. Un tempo troppo breve, secondo Tino Ardita, perché il marito della figlia potesse fare tutto da solo.

“Christian ha fatto tutto da solo? Gli inquirenti stanno lavorando in questo senso, per verificare se in quelle ore drammatiche è stato aiutato da qualcuno. Non voglio accusare nessuno ma occorre fare chiarezza”, ha aggiunto Ardita.

Secondo la famiglia di Eligia, inoltre, Christian potrebbe aver parlato dell’omicidio a qualcuno dei suoi amici. Proprio per uscire con gli amici, quando invece Eligia gli chiedeva di restare in casa con lei, l’uomo ha litigato con la moglir fino ad arivare ad aggredirla, incinta di 8 mesi, e ucciderla. Christian Leonardi è ora in stato di fermo per omicidio volontario e procurato aborto. Nell’aggressione alla moglie ha perso la vita anche la sua bambina.

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