Secondo e ultimo giorno disponibile per recarsi alle urne, in tutta Italia si vota per il referendum confermativo costituzionale sul taglio dei parlamentari di Camera e Senato. Alcune regioni del Paese sono chiamate ad esprimersi anche in ambito regionale e amministrativo. I dati e le percentuali di voto raggiunte sinora.
Secondo giorno di votazioni in tutta Italia, prosegue infatti la tornata elettorale valevole per la possibile riduzione di un terzo dei parlamentari di Camera e Senato. Si tratta di un referendum confermativo, è possibile votare ancora sino alle 15 di oggi. Apertura dei seggi, in questo lunedì mattina, a partire dalle 7.00. Non è necessario, per quanto concerne il referendum in questione, il raggiungimento di un quorum.
Inoltre, si vota anche in Valle d’Aosta, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia per le elezioni regionali e in quasi mille comuni per le amministrative oltre che per le elezioni suppletive del Senato in due collegi di Sardegna e Veneto.
Italia al voto: le percentuali dopo il primo giorno di elezioni
Si temevano percentuali al ribasso dovute alla paura del COVID-19, invece, il nostro Paese sembrerebbe aver reagito bene sotto elezioni: le misure igienico-preventive si sono dimostrate all’altezza e, in questo secondo giorno di votazioni, si riparte dal dato significativo del 40% di affluenza alle urne registrato domenica alle ore 23.00.
🗳️ La mappa dell’affluenza alle 23 delinea ancora meglio i confini delle regioni al voto per le regionali, che spiccano rispetto alle altre. La forbice di affluenza fra i due gruppi di regioni ha superato i 10 punti:
7 Regioni con regionali: 46,2%
Restanti 13 regioni: 35,5% pic.twitter.com/PXD1v55zsD— YouTrend (@you_trend) September 20, 2020
Naturalmente, dati più elevati sono emersi nelle regioni dove si vota anche per le amministrative: 47,56% nelle Marche, 56,37% in Val D’Aosta, 44,07% in Liguria, 51,04% in Veneto, 43,71% in Puglia, 42, 80% in Campania e 48,29% in Toscana. Invece, nei luoghi dove si votava anche per le regionali, l’affluenza complessiva alle urne si attesta intorno al 46,2 %. L’auspicio è quello di aumentare ulteriormente le percentuali di votanti fra gli aventi diritto prima dello spoglio nel pomeriggio.
Elezioni, le possibili conseguenze sull’Esecutivo in base all’esito
☑ Ecco la mappa per comune dell’affluenza alle ore 23 del #referendum#MaratonaYouTrend pic.twitter.com/9sSzmdhqvj
— YouTrend (@you_trend) September 21, 2020
Dopo le 15.00, infatti, si procederà inizialmente con il conteggio dei voti riguardanti il referendum costituzionale – che avrebbe dovuto svolgersi il 29 marzo scorso, iter rimandato a causa della pandemia da Coronavirus – e poi si passeranno in rassegna i voti per le elezioni regionali e amministrative. Gli schieramenti di Governo, fra scelte dichiarate e libertà di voto delle rispettive compagini, si trovano ad uno snodo cruciale: le ripercussioni sull’attendibilità e la fiducia all’Esecutivo saranno determinanti.
Più di un partito, infatti, si è fatto portavoce di scelte ben precise in ambito referendario e non solo. I risultati in chiave amministrativa e regionale potrebbero ricalibrare – anche e soprattutto internamente ad ogni schieramento coinvolto – posizioni di leadership e credibilità. Più che plausibile, dunque, un cambio di gerarchie fra maggioranza e opposizione che influirà – senz’altro – sull’operato dell’attuale Legislatura.
SULLO STESSO ARGOMENTO: Elezioni durante il Covid: la fuga dei presidenti dei seggi elettorali