Hai il fiato corto e le mani che sudano quando sei ansiosa e stressata? Scopri a cosa è dovuto e come rimediare

Hai il fiato corto quando sei nervosa, ansiosa o troppo stressata? Tranquilla, con piccoli accorgimenti puoi imparare a gestire bene il problema. Ma prima devi capire cosa accade al tuo corpo.

Il corpo umano è una macchina perfetta; ha una reazione precisa per ogni stimolo esterno che riceve. Per esempio, se per sbaglio impugniamo il manico di una pentola ancora troppo calda, per riflesso ritiriamo subito la mano. Si hanno reazioni simili, cioè di ‘difesa’ del corpo, anche quando si ingeriscono cibi troppo caldi oppure troppo piccanti, infusi e bevande ancora bollenti e così via.

Il nostro organismo reagisce in tanti modi diversi anche in rapporto agli stati emotivi. Situazioni di forte stress possono provocare la ‘sudorazione nervosa’, che è abbondante ed improvvisa, del tutto differente dall’iperidrosi che, invece, si presenta con regolarità e continuità.

C’è poi un’altra condizione molto comune che provoca disagi anche alle giovanissime. Accade questo: ansia e agitazione fanno sudare le mani e portano ad avere un fiato così corto che sembra quasi di svenire. Vediamo insieme cosa si nasconde dietro questi sintomi e quali sono i consigli per gestirsi al meglio.

Fiato corto e mani sudate: occhio agli attacchi di panico!

fiato corto
(Adobe Stock)

Gli attacchi di panico sono molto diffusi. Sono circa 10 milioni gli italiani che, almeno una volta, hanno vissuto questa esperienza. Per alcune persone si è trattato, fortunatamente, di un episodio isolato. Per altre, invece, è un disturbo che si presenta con regolarità.

In linea generale, l’attacco di panico è una reazione ansiosa improvvisa e molto intensa. Si manifesta con sintomi precisi. I più comuni sono le mani sudate e il fiato corto. La sensazione che si prova è allucinante, perché la reazione del corpo è spropositata e, spesso, sganciata dalla realtà. La persona che ha un attacco di panico ha paura di perdere il controllo, di non essere all’altezza, di svenire e, persino, di morire.

E’ molto importante imparare a riconoscere un attacco di panico. Chi lo vive sulla propria pelle per la prima volta, può arrivare anche a pensare che stia sopraggiungendo un infarto. Con l’attacco di panico, il singolo episodio si trasforma in un vero disturbo di panico, più per ‘paura della paura’ che per altro.

Con l’attacco di panico il fiato diventa corto, il battito cardiaco si accelera, i muscoli si contraggono, si sudano le mani e, il volto, diventa subito pallido. A tutto questo, si sommano gola secca, inappetenza, mal di testa, vertigini e, nei casi più gravi, un senso di confusione. Chi soffre di attacchi di panico, in genere, ha paura dei luoghi troppo grandi e affollati, perché si convince che non farebbe mai in tempo a chiedere aiuto, in caso di necessità.

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Se anche tu soffri di attacchi di panico, ecco cosa puoi fare per gestire al meglio il problema.

  • Individua la causa dell’attacco di panico – E’ il primo step. Se non ci riesci da sola, chiedi aiuto ad uno specialista.
  • Rivedi il tuo stile di vita – Cercando di ridurre all’osso tutte quelle situazioni che per te possono essere fonte di stress.
  • Sviluppa consapevolezza dei sintomi – Può aiutarti molto appuntarli su un diario per capire se, con il tempo, se ne aggiungono di nuovi.
  • Confidati con la famiglia – La rassicurazione e la vicinanza dei familiari sono una grande risorsa! Possono darti tutto il sostegno di cui hai bisogno per affrontare il problema e cercare di risolverlo.
  • Sforzati di concederti delle emozioni – E’ sbagliato avere paura di un’emozione ancora prima di viverla.

Soffrire di attacchi di panico non è più un tabù. Ci sono tante associazioni che danno sostegno a chi convive da tempo con questo disturbo. L’importante è essere motivati a voler migliorare la propria situazione.

 

 

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