Monza, ucciso a coltellate: fermati due minori con accusa di omicidio premeditato

Nella giornata di ieri, nella cittadina di Monza è stato ucciso un uomo. Fermati due minori, un 14enne e un 15enne. Leggiamo insieme com’è andata la triste vicenda.

indagini from pixabay

Un 14enne e un 15enne sono stati fermati dai Carabinieri perché sospettati di aver aggredito e ucciso a coltellate il 42enne Cristian Sebastiano, nella giornata di ieri a Monza.

I due, rischiano accusa per omicidio premeditato. Secondo la ricostruzione dei fatti, uno dei due avrebbe detto agli inquirenti di averlo fatto “per punirlo di avermi trascinato nella tossicodipendenza“, ma il movente è al momento ancora un grande punto interrogativo.

Sono ancora in corso le ricostruzioni dei fatti, intanto sul corpo di Cristian Sebastiano è stata predisposta l’autopsia. La conferma arriva direttamente dal Procuratore della Repubblica per i minorenni di Milano, Ciro Cascone. Le ferite sul corpo della vittima sarebbero state inferte con un coltello da cucina, secondo i primi accertamenti medico legali.

Accusa di omicidio premeditato per i due minorenni

omicidio
Foto da Pixabay

È quanto emerso dal lungo interrogatorio dei due ragazzini, entrambi residenti a Monza, terminato all’alba di stamane. Le indagini lampo dei carabinieri del comando provinciale di Monza, Nucleo Investigativo e sezione operativa della Compagnia, coordinati dalla Procura della Repubblica per i Minorenni, hanno portato al 14enne e al 15enne attraverso le testimonianze e la minuziosa analisi delle telecamere di videosorveglianza della zona.

La ricostruzione dei fatti.

I due minorenni già nella tarda serata di ieri sono stati identificati e portati in caserma. Secondo le poche informazioni di cui attualmente si dispongono, le ipotesi sono una tentata rapina o una ritorsione per questioni legate all’uso di stupefacenti.

Cristallizzata per essere approfondita anche la dichiarazione di uno dei due fermati, che avrebbe accusato Sebastiano di averlo instradato alla tossicodipendenza. Sebastiano, difatti era un pluripregiudicato per droga, ed è stato ucciso mentre stava uscendo da casa, dove viveva con i genitori, per fare una ricarica il cellulare.

Sicuramente un passato difficile, e molti i guai con la giustizia ma secondo le ricostruzioni il 42enne non avrebbe nemmeno avuto il tempo di reagire all’aggressione.

Sorpreso dal killer che gli si è parato davanti, secondo le prime ricostruzioni è stato colpito ripetutamente alla schiena, al ventre, al volto e al collo, con una lama molto affilata.  Due le coltellate letali che gli avrebbero reciso la giugulare, decretando la sua morte.

L’assassino poi, sarebbe svanito nel nulla. Ormai in fin di vita, il suo corpo è stato notato da un passante, che ha allertato il 112. Sul posto si sono precipitate ambulanza e carabinieri del comando provinciale di Monza, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare.

I familiari sono arrivati sul luogo del delitto una manciata di minuti più tardi, richiamati dalle sirene di soccorritori e forze di Polizia. Gli stessi genitori dell’uomo, sotto shock, hanno dichiarato ai giornalisti che Cristian “era nel giro” ma che non aveva debiti o conti in sospeso con nessuno. Poco prima di uscire di casa alla madre avrebbe detto di voler andare a verificare se la ricarica del telefonino fosse andata a buon fine.

Purtroppo un’altra tragedia per la nostra nazione, una tragedia che si colloca insieme alle recenti dall’omicidio del piccolo Gabriel a Frosinone, al marito che ha sparato a moglie e figli in provincia di Torino, all’uccisione brutale di un 19enne in Provincia di Napoli e all’omicidio nell’Alessandrino di un uomo di 43anni.

 

Impostazioni privacy