Coronavirus: vaccino trivalente potrebbe proteggere da Covid-19

Potrebbe essere il vaccino trivalente contro morbillo, parotite e rosolia a proteggere anche dal Covid-19. A dirlo nuovo studio pubblicato sulla rivista American Society for Microbiology.

vaccino trivalente covid-19
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Dall’inizio della pandemia sono in corso tantissimi studi e ricerche per capire questo nuovo Coronavirus che ha investito il mondo causando finora 1 milione e 340mila morti nel mondo, con dati destinati, purtroppo, a crescere se non si troverà a breve un vaccino efficace. 

Le categorie finora meno colpite, sembrano essere quelle dei bambini e dei giovani, per questo sono in atto numerosi studi per capirne le motivazioni. Numerosi sono le ricerche in merito, come ad esempio quella che ha dimostrato che i bambini in età scolare si ammalano meno. Ma non solo, anche quella che dimostra che i bambini hanno gli anticorpi più efficaci ed eliminano prima il virus.

Ora è la volta invece di un nuovo studio pubblicato su ‘mBio’ la rivista dell’American Society for Microbiology che spiegherebbe come il vaccino trivalente, per intenderci quello che si somministra ai bambini in due volte, ed immunizza contro morbillo, parotite e rosolia, potrebbe proteggere anche dal Covid-19. Scopriamo di più.

Ecco perché il vaccino trivalente potrebbe immunizzare anche dal Covid-19

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Si tratta di una scoperta davvero sorprendente. Secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista dell’American Society for Microbiology, ‘mBio’, potrebbe essere il vaccino contro le tre malattie virali, quali morbillo, parotite e rosolia a proteggere anche dal Covid-19. Almeno fino a quando non si arriverà alla messa a punto di un vaccino efficace contro il Sars-CoV-2.

Gli scienziati ipotizzano che il trivalente, quello che per intenderci si somministra in due mandate ai bambini, la prima tra i 12 e i 15 mesi e la seconda tre i 5 e i 6 anni, possa proteggere anche dal Covid-19 ed abbia queste proprietà visto il basso livello di contagi tra i più piccoli. 

“Abbiamo trovato una correlazione inversa statisticamente significativa tra i livelli di anticorpi della parotite e la gravità di Covid-19 nelle persone sotto i 42 anni, vaccinate con il trivalente“, afferma l’autore principale dello studio Jeffrey E. Gold.

Questo potrebbe spiegare perché i bambini hanno un tasso di contagio e una mortalità molto più bassi rispetto agli adulti. La prima somministrazione di trivalente avviene infatti tra i 12-15 mesi mentre la seconda dai 4 ai 6 anni.

Nel nuovo studio, i ricercatori hanno esaminato 80 soggetti divisi in 2 gruppi. Uno composto da 50 persone che avevano anticorpi grazie al vaccino trivalente, e l’altro di 30 persone che avevano avuto le malattie e quindi avevano sviluppato anticorpi.

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Quello che è emerso è “una correlazione inversa statisticamente significativa tra i livelli di anticorpi della parotite e la gravità del Covid-19 nelle persone sotto i 42 anni che hanno avuto vaccinazioni trivalenti”, spiega l’autore principale dello studio Jeffrey E. Gold, anche presidente dell’Organizzazione mondiale, a Watkinsville, in Georgia.

“Si tratta del primo studio immunologico che valuta la relazione tra il vaccino trivalente e il Covid-19.  Ed è una relazione che merita ulteriori indagini”, conclude David J Hurley, coautore del lavoro e microbiologo molecolare presso l’Università della Georgia.

“Sulla base del nostro studio – conclude – sarebbe opportuno vaccinare gli over 40 indipendentemente dal fatto che abbiano o meno anticorpi contro morbillo, parotite e rosolia“.

(Fonte: Adnkronos)

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