Pedofilia: aveva migliaia di file su minori che divulgava in rete

Individuato un nuovo pedofilo che diffondeva migliaia di file su minori in rete. Le indagini per pedofilia hanno portato alla luce un macabro scenario.

violenza bambini
bambina lasciata da sola in uno scenario cupo (Instagram)

La pedofilia, così come la detenzione di materiale ad esso connesso, è una piaga che purtroppo affligge anche la nostra nazione.

Di solito ciò che può accadere è che il bambino conosca la persona adulta già precedentemente.

Egli può essere un familiare, un patrigno o una persona che ha autorità sul bambino stesso (come un insegnante, un educatore oppure un allenatore).

Ci sono poi altri che possono essere attratti solamente dai bambini della propria famiglia (in questo caso si parlerebbe di incesto).

Alcuni pedofili vengono attratti solo dai bambini, spesso compresi in una precisa fascia di età o stadio di sviluppo, mentre altri sono invece più propensi ad essere attratti sia dai bambini che dagli adulti.

pedofili predatori, in ultimo punto, sono una categoria molto più aggressiva, essi possono fare ricorso alla forza o alla coercizione per coinvolgere carnalmente il bambino e possono minacciare di fare del male a lui o al suo animaletto domestico nel caso ne parli ad altri.

Per averne esempi pratici basti pensare al caso della bambina di 12 anni stuprata da 3 persone.

Il caso di oggi è invece molto particolare.

Scopriamo insieme.

Un uomo di 41 anni diffondeva online materiale esplicito che coinvolgeva minorenni: indagini per pedofilia

donna adulta e bambino from websource

La Polizia Postale ha individuato ed arrestato in provincia di Catania un uomo di 41 anni che deteneva e divulgava sul web immagini sessuali, anche con animali, raffiguranti minori in tenera età.

L’uomo sotto indagini, un tecnico informatico, dopo la perquisizione è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione di migliaia di file di pornografia minorile.

Il tutto ricorda l’operazione Pepito avvenuta pochissimo tempo fa.

Per arrivare all’arresto ci sono state complesse investigazioni informatiche che, secondo quanto dichiarano gli investigatori della Polizia Postale di Catania, hanno consentito di identificare l’uomo di 41 anni.

Nei suoi confronti la Procura ha emesso un immediato decreto di perquisizione locale e informatica.

La perquisizione locale non avrebbe portato alla luce nulla. Il tutto infatti avveniva online.

Per questo motivo dalla perquisizione informatica, invece, è emersa la detenzione di migliaia di file (video e immagini) che coinvolgevano minori in scene che mai ci augureremmo possano vivere i nostri bambini.

L’indagine ha portato al ritrovamento e sequestro di una ingente quantità di dispositivi tra hard disk, tablet e dvd.

Il materiale sequestrato sarà sottoposto ad approfondite analisi strutturali da parte degli esperti della Polizia Postale per identificare le vittime e le modalità di acquisizione dei video a luci rosse che purtroppo coinvolgevano minori, dicono gli inquirenti.

Il pubblico ministero, secondo quanto riportato dall’ansa, ha chiesto ed ottenuto la convalida del provvedimento dal Gip, che ha disposto gli arresti domiciliari.
L’operazione è stata coordinata dalla Procura etnea.

L’indagine della Polizia Postale di Catania trae origine, specifichiamo, da una segnalazione della National Centre for Missing Exploited Children e dal Centro Nazionale di Contrasto della Pedopornografia On-line del Servizio Polizia Postale di Roma.

Tempo addietro invece fu arrestato un uomo di 52 anni per lo stesso reato.

Sommando quest’ultimo caso con quelli precedentemente citati ne viene fuori un quadro non molto positivo.

Che ci sia una rete di pedofili in tutta Italia? Le indagini stanno portando alla luce uno scenario del genere e per tale motivo molti iniziano a preoccuparsi per il benessere dei propri figli.

Inizia da parte dei genitori, anche se molti appelli c’erano già stati in passato, a farsi più forte la richiesta di tutele nei confronti dei nostri figli anche mentre sono online.

Nonché, in conclusione, anche maggiori investimenti nella cyber-security italiana che possa individuare ed identificare le reti di pedofili che ci sono in modo tale da poter fare giustizia dinnanzi alla legge.

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occhio spaventato di un bambino from Pixabay

Che stia venendo fuori una rete più vasta di pedofilia in Italia? Seguiranno aggiornamenti.

 

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