Zona arancione: negozi, cerimonie etc. Cosa si può fare? Risponde il Governo

A seguito del nuovo DPCM, il Governo di Giuseppe Conte ha diviso le regioni in zone gialle, arancioni e rosse. Cosa si può fare nella zona arancione? Le risposte del governo alle domande dei cittadini.

le regioni divise in categorie from Facebook

Il Dpcm 3 novembre 2020 individua tre aree, corrispondenti ad altrettante categorie di scenari di rischio.

Per ogni tipo di categoria sono previste specifiche misure restrittive attuate e da osservare.

Per essere più dettagliati, in base alle Ordinanze del Ministro della Salute del 4 novembre e del 10 novembre, le regioni sono così divise:

  • nell’Area gialla: Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Veneto.
  • per l’Area arancione: Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria.
  • nell’Area rossa: Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Provincia autonoma di Bolzano.

Il tutto ha creato non poca confusione per la popolazione e quindi, in armonia con quanto ufficialmente disposto dal Governo e reso pubblico, procediamo con l’approfondire i dettagli della zona arancione.

Cosa si può fare  e cosa non si può fare nella zone arancione?

Zona arancione: sono aperti ristoranti, pizzerie, pasticcerie ed il resto della ristorazione? Cosa è consentito fare?

donna che mangia al ristorante
donna che mangia al ristorante – Fonte: Adobe Stock

Nell’area arancione, i ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto, consentita dalle 5 alle 22.

Dunque consegna a domicilio è consentita senza limiti orari come per la zona gialla ha dei limiti orari e sempre nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.

La permanenza nelle aree o negli orari in cui è sospeso il consumo di cibi e bevande all’interno dei locali , l’ingresso e la permanenza negli stessi da parte dei clienti sono consentiti esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio.

Indubbiamente non sono comunque consentiti gli assembramenti né il consumo in prossimità dei locali.

Cosa accade nei centri culturali, centri sociali, centri ricreativi e nelle aree di servizio della zona arancione?

Teatro della Concordia, Monte Castello di Vibio (Di Culturawiki. CC BY-SA 3.0 via Commons)

Le attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi è sospesa.

Conseguentemente, questa sospensione include anche il fermo alle attività interne di somministrazione di alimenti e bevande e di ristorazione a favore del proprio corpo associativo, trattandosi di una attività subordinata e collaterale rispetto alla attività principale.

Per quanto riguarda invece le strade extraurbane, autostrade, in questo caso, possono restare aperti oltre le ore 18 solo gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti.

Non solo, possono restare aperti oltre le 18 anche le attività di somministrazione di alimenti negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.

La sospensione delle attività di ristorazione disposta nelle zone arancioni e rosse, si applica anche ai ristoranti negli alberghi?

Donna che viaggia
Fonte:iStock Photo

I ristoranti degli alberghi sono aperti per i clienti che vi alloggiano, anche nelle zone arancioni e rosse.

Quindi è consentita (senza limiti di orario) la ristorazione solo all’interno dell’albergo o della struttura ricettiva in cui si è alloggiati.

Qualora manchi tali servizio all’interno del proprio albergo o della propria struttura ricettiva il cliente potrà avvalersi di una ristorazione mediante asporto o mediante consegna “a domicilio” (eventualmente organizzata dall’albergo), nei limiti di orario consentiti, con consumazione in albergo.

Trasporto, consegna e montaggio di mobili della Zona arancione: rientrano nella comprovata esigenza lavorativa per spostamenti?

camera da letto
una camera da letto perfetta non ha mobili ai piedi del letto! Bisogna cambiare (fonte: Pexels)

La questione potrebbe essere davvero molto spinosa, soprattutto per le coppie che stanno costruendo casa e devono arredarla.

In questo caso la consegna di mobili, il trasporto ed anche il montaggio rientrano fra le esigenze lavorative di cui all’art. 3, lettera a), del DPCM 3 novembre 2020.

Una domanda molto importante che quindi ci si pone è: Si possono consegnare e montare i mobili o gli oggetti acquistati prima dell’introduzione delle restrizioni al commercio?

La risposta dal Governo è che le vendite di mobili avvenute in negozio prima delle restrizioni possono assimilarsi alle vendite a distanza.

Riguardo le vendite che non si fossero ancora concluse con la consegna e il montaggio.

Zona Arancione: Eventi, cerimonie e riunioni.

Asian Businesswoman Leading Meeting At Boardroom Table

Il governo risponde alle domande sugli eventi, cerimonie e riunioni.

  • È consentito svolgere assemblee condominiali in presenza?

La risposta è .

Bisogna però specificare che è consigliato, in modo davvero importante, svolgere la riunione dell’assemblea in modalità a distanza, ove possibile.

Laddove ciò non sia possibile per questioni di varia natura, per lo svolgimento in presenza occorre rispettare le disposizioni in materia di distanziamento sociale e uso dei dispositivi di protezione individuale.

  • Nella nozione delle fiere, vietate dal Dpcm, rientrano anche manifestazioni locali con prevalente carattere commerciale? 

Il popolo italiano si è chiesto più volte se rientrano anche manifestazioni locali con prevalente carattere commerciale.

La risposta, anche in questo caso è Sì.

Tali manifestazioni, di cui un tipico esempio sono i cosiddetti mercatini di Natale, che sono realizzate fuori dell’ordinaria attività commerciale in spazi dedicati ad attività stabile o periodica di mercato, sono da assimilare alle fiere e sono quindi vietate.

È obbligatorio utilizzare strumenti di protezione individuale per i professionisti in studio nella Zona arancione?

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Adobe Stock

L’obbligo di utilizzo in questo caso, secondo quanto indicato dal Governo, sussiste nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private, e quindi ovviamente anche negli studi professionali.

Vi sono però delle eccezioni, cioè i casi in cui le attività vengano svolte individualmente e sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi.

Occorre inoltre sempre utilizzare gli strumenti di protezione individuale quando:

  • l’attività professionale comporta comunque un contatto diretto e ravvicinato con soggetti non conviventi.
  • lo svolgimento in ambienti di facile accesso dall’esterno o aperti al pubblico non rende possibile rispettare in modo continuativo la distanza interpersonale di almeno un metro

Il tutto sempre nel rispetto delle altre prescrizioni previste dai protocolli di sicurezza anti-contagio.

Quali sono le regole valide per gli spostamenti per chi vive nella Zona arancione? Ci sono divieti? Autocertificazioni ?

piatto con divieto
Piatto con segnale di divieto – Fonte: Adobe Stock

Nell’area arancione, secondo quanto disposto dal DPCM, è consentito spostarsi  esclusivamente all’interno del proprio Comune dalle 5 alle 22 senza necessità di motivare lo spostamento.

Dalle 22 alle 5 invece sono vietati tutti gli spostamenti, ad eccezione dei casi motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

Inoltre sono vietati, 24 ore su 24, gli spostamenti verso altri Comuni e verso altre Regioni, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di studio o di salute o per svolgere attività o usufruire di servizi non disponibili nel proprio Comune (per esempio andare all’ufficio postale o a fare la spesa, se non ci sono tali uffici o punti vendita nel proprio Comune).

Sono comunque consentiti gli spostamenti, verso qualsiasi area, che siano strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, se prevista.

È sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Per quanto riguarda le abitazioni private, è fortemente raccomandato e sollecitato non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza. È consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi.

Dalle 5 alle 22 non è necessario motivare gli spostamenti all’interno del proprio comune. Per spostamenti verso altri Comuni, nonché dalle22 alle 5, bisogna precisare, si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti, anche tramite autodichiarazione che potrà essere resa e fornita su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali.

La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e l’accertata falsità di quanto dichiarato costituisce reato.

La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata tranquillamente anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata.

Ci si può spostare per assistere un parente o vedere i propri figli? I figli si possono portarli dai nonni se si risiede nella Zona Arancione?

bambino morte
Adobe Stock Photo

Nel caso in cui sia un parente od un amico non autosufficienti si tratta di una condizione di necessità e quindi non sono previsti limiti orari.

Nel caso si tratti di persone particolarmente anziane o già affette da altre malattie, bisogna però ricordare che sono categorie più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile.

Gli spostamenti per quanto riguarda il raggiungimento dei figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche tra Comuni di aree differenti.

Bisogna però precisare che sono fortemente consigliati i tragitti più brevi.

Il tutto nel pieno rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario (persone in quarantena, positive, immunodepresse etc.).

Il tutto deve assolutamente avvenire secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio o, in assenza di tali provvedimenti, secondo quanto concordato tra i genitori.

Portare i piccoli dai propri nonni è possibile ma fortemente sconsigliato, il tutto perché gli anziani sono tra le categorie più esposte al contagio da COVID-19 e devono quindi evitare il più possibile i contatti con altre persone.

Questo spostamento è quindi ammesso solo in caso di estrema necessità (se entrambi i genitori sono impossibilitati a tenere i figli con sé per ragioni di forza maggiore).

In tale caso i genitori possono accompagnare i bambini dai nonni, percorrendo il tragitto strettamente necessario per raggiungerli e recarsi sul luogo di lavoro, oppure per andare a riprendere i bambini al ritorno, secondo quanto deciso dal Governo.

Resta assolutamente da preferire che i figli rimangano a casa con uno dei due genitori che usufruiscono di modalità di lavoro agile o di congedi.

Zona Arancione: si può far visita alle persone detenute o ricoverate?

Carceri, nuovo decreto sui domiciliari ai mafiosi
Carceri, nuovo decreto sui domiciliari ai mafiosi (Getty Images)

Per quanto riguarda le persone detenute è possibile fare visita in orari compresi tra le ore 5.00 e le ore 22.00, tali spostamenti sono consentiti solo in ambito comunale, essendo vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai comuni delle regioni dell’area “arancione”.

Conseguentemente tali spostamenti sono interdetti per chi si debba muovere da un comune diverso da quello in cui si svolge la detenzione e, per costoro, i colloqui possono perciò svolgersi esclusivamente in modalità a distanza, ai sensi dell’art. 221, comma 10, del d.l. 19 maggio 2020, n. 34, come sostituito dalla legge di conversione 17 luglio 2020, n. 77, che consente i colloqui a distanza mediante apparecchiature e collegamenti di cui dispone l’amministrazione penitenziaria e minorile o mediante corrispondenza telefonica, anche oltre i limiti stabiliti dalle norme dell’ordinamento penitenziario.

Fermo quanto esposto  con riferimento alla possibilità di spostamenti per far visita alle persone detenute, per quelle ricoverate in una struttura detentiva a carattere ospedaliero sussiste l’ulteriore limitazione per cui l’accesso in dette strutture detentive ospedaliere da parte dei parenti di pazienti ivi ristretti è consentito solo nei casi e con le modalità individuati dalla Direzione sanitaria della struttura stessa.

Per cui occorre preventivamente informarsi presso la Direzione per sapere se l’accesso sia o meno consentito e, in caso affermativo, a quali condizioni.

Se sottoposti alle misure di isolamento e quarantena, o se si ha la febbre, ci si può spostare se si abita nella Zona arancione?

Quali sono i sintomi di Covid-19
Pixabay

Chi è sottoposto alle misure della quarantena o quarantena precauzionale o dell’isolamento, essendo risultato positivo al Covid-19 non si può spostare secondo un “divieto assoluto” di uscire di casa al di là della zona di appartenenza.

In tale ultimo caso è consentito uscire, utilizzando un mezzo privato, esclusivamente al fine di effettuare gli accertamenti diagnostici prescritti dal medico, evitando i contatti con altre persone e osservando scrupolosamente tutte le misure precauzionali, tra cui l’obbligo di indossare la mascherina.

Per quanto riguarda invece i soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) devono contattare il proprio medico curante e rimanere presso il proprio domicilio, evitando assolutamente i contatti sociali e limitando al massimo anche quelli con i propri conviventi.

Spostamenti fra comuni per varie necessità: cosa succede nella Zona arancione

fre la spesa
(Pixabay)

Ecco le varie domande che il popolo italiano si pone per quanto riguarda lo spostamento fra comuni nelle zone arancione. Il Governo ha deciso di rispondere in modo diretto a queste spinose questioni. Leggiamo insieme le risposte.

  1. È possibile fare la spesa in un comune diverso da quello in cui si abita? Sì, è possibile spostarsi in altri comuni per acquistare beni o usufruire di servizi solo ed esclusivamente se questi non sono disponibili nel proprio comune. Laddove quindi il comune non disponga di punti vendita (o, per esempio, dell’ufficio postale), o sia necessario acquistare generi di prima necessità non reperibili nel comune di residenza o domicilio, lo spostamento è consentito solo entro tali stretti limiti, che dovranno essere autocertificati.
  2. Si può uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari? Sì, non sono previste però delle limitazioni alle categorie di prodotti acquistabili.
  3. Sono un volontario della protezione civile: posso spostarmi dal comune in cui attualmente mi trovo per prestare la mia attività nell’ambito della gestione dell’emergenza? Sì, il divieto di spostarsi dal comune in cui ci si trova non riguarda coloro che svolgono attività di volontariato nell’ambito del Servizio nazionale di protezione civile o che siano comunque impegnati come volontari per fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso (ad es., i volontari della Croce Rossa Italiana).
  4. Cosa significa “comprovate esigenze lavorative”? I lavoratori autonomi come faranno a dimostrare le “comprovate esigenze lavorative”? È sempre possibile uscire per andare al lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. “Comprovate” significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al (dal) lavoro, anche tramite l’autodichiarazione. In caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con l’adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni.
  5. Se abito in un Comune e lavoro in un altro, posso fare “avanti e indietro”? In questi casi lo spostamento è giustificato per esigenze lavorative, se non è possibile lavorare da casa, specifica il Governo.
  6. Chi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza potrà rientrarvi? Sì, si potrà rientrare, comunque, per la prima volta, dopo il 6 novembre 2020. Successivamente, gli spostamenti saranno consentiti solo negli ambiti e per i motivi chiariti.
  7. È possibile invece raggiungere la seconda casa?L’accesso alla seconda casa è sempre consentito dalle 5 alle 22 nel proprio comune. Dalle 22 alle 5, o se si trova in un altro comune, è consentito solo se dovuto alla necessità di porre rimedio a situazioni sopravvenute e imprevedibili (quali crolli, rottura di impianti idraulici e simili, effrazioni, ecc.) e comunque secondo tempistiche e modalità strettamente funzionali a sopperire a tali situazioni.
  8. Ci si può spostare per andare in chiesa o negli altri luoghi di culto?Sì, dalle 5 alle 22. Invece, dalle 22 alle 5, vige un regime degli spostamenti analogo a quello relativo alla zona rossa.
  9. È possibile uscire di casa per gettare i rifiuti? Sì, seguendo le normali regole già in vigore in ogni comune. Restano regolari le attività di smaltimento rifiuti.
  10. Posso uscire con il mio animale da compagnia? Sì, per le sue esigenze fisiologiche, ma senza assembramenti e mantenendo la distanza di almeno un metro da altre persone.
  11. Si possono portare gli animali domestici dal veterinario? Sì.
  12. Si può uscire per fare una passeggiata? Sì, dalle 5 alle 22.
  13. È consentito fare attività motoria? Sì, dalle 5 alle 22.

Parchi pubblici, utilizzo macchina e biciclette: i dettagli sul settore motorio nella Zona Arancione

Bonus bici come funziona chi può richiederlo
Foto: Adobestock

L’accesso a parchi e giardini pubblici è consentito fatta eccezione per diverse specifiche disposizioni delle autorità locali.

Il tutto a condizione del rigoroso rispetto del divieto di assembramento.

È consentito inoltre l’accesso dei minori, anche assieme ai familiari o altre persone abitualmente conviventi o deputate alla loro cura, ad aree gioco all’interno di parchi, ville e giardini pubblici, per svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto nel rispetto delle linee guida del Dipartimento per le politiche della famiglia.

Anche la bicicletta, nonché la macchina, hanno creato non pochi dubbi.

È possibile utilizzare la bicicletta per tutti gli spostamenti consentiti, mantenendo la distanza di almeno un metro dalle altre persone.

Non solo, resta consentito utilizzarla dalle 5 alle 22 per svolgere attività motoria all’aperto, sempre nel rispetto del distanziamento di almeno un metro, e per svolgere attività sportiva, nel qual caso il distanziamento deve essere di 2 metri.

E’ possibile, per chiarire la questione automobili, usare l’automobile con persone non conviventi.

Devono essere però rispettate le stesse misure di precauzione previste per il trasporto non di linea.

Nello specifico con la presenza del solo guidatore nella parte anteriore della vettura e di due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori, con obbligo per tutti i passeggeri di indossare la mascherina.

L’obbligo di indossare la mascherina, specifica il Governo, può essere derogato nella sola ipotesi in cui la vettura risulti dotata di un separatore fisico (plexiglas) fra la fila anteriore e posteriore della macchina, essendo in tale caso ammessa la presenza del solo guidatore nella fila anteriore e di un solo passeggero per la fila posteriore.

E i cittadini stranieri che regole devono seguire nella zona arancione?

bandiera europea from pixabay

Per quanto riguarda questo argomento, le restrizioni sono valide per tutte le persone presenti sul territorio italiano, a prescindere dalla loro nazionalità.

Bisogna fare chiarimenti anche per quanto riguarda gli spostamenti da e per l’estero.

Oltre alle restrizioni già vigenti, in questo caso si è soggetti alle specifiche disposizioni relative a ciascuno Stato estero, reperibili sul sito istituzionale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Università e Istituzioni di Alta Formazione. Cosa si può fare e cosa no nella zona arancione?

L'esame di Maturità
(Istock)

Le domande più bollenti per i cittadini italiani in fatto di università sono sempre le stesse. Leggiamo insieme le risposte del Governo.

  1. Quali attività possono essere svolte nelle Università? Le attività formative e curriculari si svolgono a distanza, fatta eccezione per quelle relative al primo anno dei corsi di studio e dei laboratori, che possono svolgersi in presenza. Sono, in ogni caso, i singoli atenei ad individuare – predisponendo, sentito il comitato universitario regionale, propri piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari – le ulteriori attività didattiche o curriculari, che potranno svolgersi in presenza. Resta fermo che tutte le attività eventualmente previste in presenza dovranno svolgersi nel rispetto dei protocolli, specificamente dedicati alle università e allegati al dpcm del 3 novembre 2020.
  2. Si possono svolgere tirocini, attività di laboratorio sperimentale o didattico o esercitazioni?  Sì, se svolte secondo criteri ben precisi e se non è possibile svolgerli a distanza.
  3. Le biblioteche universitarie restano aperte? Sì, in quanto sono dei servizi indispensabili per gli studenti. Sempre nel rispetto dei protocolli specificamente dedicati alle università e allegati al dpcm del 3 novembre.
  4. Quali attività possono essere svolte presso le Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM)? Le lezioni di musica, canto, teatro o danza o delle altre attività di tipo artistico presso le Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) si svolgono prevalentemente a distanza. Possono svolgersi in presenza le attività relative al primo anno dei corsi di studi, le attività dei laboratori (o assimilabili) nonché quelle ulteriormente individuate dai piani di organizzazione della didattica.
Giuseppe Conte (Getty Images)
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte (Getty Images)

Queste le decisioni dal Governo Conte per la zona arancione.

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