Covid e povertà: a causa dell’emergenza i nuovi poveri salgono al 45%

La Caritas in un proprio report sulla povertà ha evidenziato un aumento dei nuovi poveri. Alcuni dettagli.

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la povertà colpisce tutti from Adobe Stock

Purtroppo per la nostra nazione, e per tutto il resto del mondo, la pandemia covid procede a passi che si uniscono a quelli della povertà.

Con una situazione come quella anche di ieri lo scenario che ci si prospetta davanti non è assolutamente dei migliori.

Infatti con il nuovo DPCM del 7 ottobre ci sono state restrizioni proprio per fare fronte comune ed un po’ più restrittivo anche in previsione di quanto sarebbe successo in questi giorni.

Purtroppo però bisogna dire che ogni volta in cui si applicano determinate restrizioni come ad esempio la chiusura anticipata dei bar, pasticcerie, ristoranti e così via, non si crea un clima economico dei migliori.

Le scelte da parte del Governo sono però considerate necessarie per la gestione della pandemia, l’arginamento dei contagi e la riduzione dei contagiati.

Caritas ed i nuovi poveri al 45%

 

Nella giornata mondiale del contrasto alla povertà, non possiamo purtroppo non tenere in considerazione gli effetti della pandemia sulla povertà italiana.

Le restrizioni sono necessarie per la tutela della salute. La povertà resta però crescente.

Appena l’anno scorso Ikea e Save The Children attraverso una campagna  di sensibilizzazione e tutela dei bambini sotto la soglia di povertà.

Sappiamo inoltre per certo che prima della pandemia non navigassimo nell’oro, ma ora purtroppo a causa del covid la situazione rischia di peggiorare.

Basti pensare che nel periodo relativo a maggio-settembre 2020, confrontato con gli stessi mesi del 2019, l’incidenza ed il peso dei “nuovi poveri” per effetto dell’emergenza Covid passa dal 31% al 45%.

In pratica secondo la Caritas che lo ha affermato nel proprio Rapporto Povertà quasi una persona su due che si rivolge alla Caritas lo fa per la prima volta.

Nei tre mesi più ostici dell’emergenza coronavirus, per essere più specifici, da aprile a giugno di quest’anno, la Caritas ha assistito 450mila persone; una su tre era la prima volta che si rivolgeva all’ente di beneficienza.

A chiedere di usufruire del sostegno della caritas sono arrivati anche i piccoli commercianti e i lavoratori autonomi.

Le cifre su questo fronte si aggirano attorno agli oltre 2mila piccoli commercianti e lavoratori autonomi che sono stati aiutati da Caritas.

Aumenta in particolare il peso delle famiglie con minori, delle donne, dei giovani, dei nuclei di italiani che risultano in maggioranza (52% rispetto al 47,9 % dello scorso anno, una percentuale di incremento di circa il 4%) e delle persone in età lavorativa.

Dati del genere hanno sicuramente un peso non indifferente.

 

 

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Si intitola “Gli anticorpi della solidarietà” il Rapporto 2020 di Caritas Italiana su povertà ed esclusione sociale in Italia leggibile in versione integrale online sul nostro sito www.caritas.it da oggi #17ottobre, Giornata mondiale di contrasto alla #povertà. Il Rapporto cerca di restituire una fotografia dei gravi effetti economici e sociali dell’attuale crisi sanitaria legata alla pandemia da #Covid-19, nonchè un’analisi delle principali politiche di intervento, a partire dal contributo dei Centri di Ascolto delle Caritas diocesane di tutta Italia. – @caritasmilano @conferenza_episcopale_italiana @open_giornaleonline @corrierebuonenotizie @caritasroma @vaticannews @quirinale @ministerosalute @palazzo_chigi @gad.lerner @l_boldrini @nicolazingaretti @caritasroma @tgla7official @actionaiditalia @forumterzosettore @azionecattolica @ilsole_24ore @_nico_piro_ @insiemepergliultimi @sanfrancescoassisi

Un post condiviso da Caritas Italiana (@caritasit) in data:

Tutela della salute, tutela economica. Contrasto al coronavirus, contrasto alla povertà. Un puzzle difficile da risolvere.
 

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