Coronavirus: ultime dichiarazioni di Speranza su scuole e nuovo Dpcm

Il ministro Speranza ha risposto alle preoccupazioni circa le scuole ed il nuovo Dpcm. In aula le sue comunicazioni.

 

“Bisogna continuare sulla linea della prudenza e alzare il livello di guardia”.

Questo è in primis quanto si apprende dalle parole del ministro della Salute Roberto Speranza nelle comunicazioni in Aula alla Camera sull’emergenza coronavirus, annunciando le misure del nuovo Dpcm per contrastare il Covid-19.

Il titolare del ministero della salute ha ricordato che ci attendono mesi non facili, mesi duri e da passare convivendo con il virus in attesa del vaccino.

La battaglia sanitaria, citando le parole del ministro Speranza, “è la prima mattonella per la ripartenza, anche economica, dell’Italia”.

Ha poi aggiunto che “un Paese può essere veloce e rialzarsi anche dal punto di vista economico solo se è in grado di vincere la battaglia sanitaria, a cominciare dal potenziamento del suo Servizio sanitario così come stiamo facendo“.

Dpcm e dichiarazioni sulla scuola

Ministro della salute
Foto da Facebook @robertosperanza

Nelle sue comunicazioni il ministro ha annunciato i tre punti cardine su cui è costruito il nuovo Dpcm che sarà approvato il 7 ottobre, dopo la presentazione del documento in Parlamento.

La presentazione sta avvenendo ora alla Camera e più tardi, alle 12, al Senato e quindi alle regioni.

Si inizia dall’ estensione dell’uso delle mascherine anche all’ aperto, considerate essenziali nella lotta al contagio.

Verrà confermato ulteriormente l’assoluto divieto di assembramenti per poi passare al lavaggio delle mani e quindi alla sanificazione degli ambienti ed igienizzazione costante.

Strumenti che restano fondamentali per battere il coronavirus, ha detto il ministro, che ha anche annunciato un aumento dei controlli.

Il ministro Speranza nelle sue comunicazioni ha ricordato quanto nessuna realtà è fuori dai rischi perché si sta assistendo ad una crescita diffusa e generalizzata dei virus.

Non solo, ovviamente il ministro della Salute ha parlato anche dell’estensione dello stato di emergenza.

«L’emergenza non è finita e quindi ritengo opportuna la proroga al 31 gennaio dello stato di emergenza, già annunciata dal presidente del Consiglio», ha confermato il ministro.

Il ministro ha poi definito fondamentale mantenere l’impalcatura istituzionale che gravita intorno alla Protezione civile, al Commissario straordinario e al Comitato tecnico scientifico, che fino a oggi, nell’opinione di Speranza, ha funzionato.

Nel suo discorso il ministro della Salute Roberto Speranza ha deciso di dare una risposta anche per quanto riguarda la scuola, dopo le preoccupazioni manifestate a seguito dell’aumento dei contagi nelle scuole.

I primi numeri sui contagi nelle scuole, ha detto il ministro, hanno segnalato che i protocolli stanno funzionando.

In pratica i casi ci sarebbero, ma i dati sono sotto controllo. Questo è segno che i protocolli che sono stati individuati dal Governo sono solidi. 

Se rispettati con rigore possono consentirci di garantire la capacità di tenuta delle scuole, che andavano riaperte. Ha dichiarato il ministro.

Ci aspettano tempi difficili ed il ministro ha chiesto forte unità nazionale ricordandoci del modo in cui siamo stati compatti durante il mese di marzo.

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