Troppi elefanti stanno morendo: il nuovo caso Zimbabwe dopo Botswana

Nel mondo si stanno verificando morti di elefanti che destano molte preoccupazioni per la comunità scientifica. Vediamo cosa sta accadendo.

elefante incinta ananas uccisa
In memoria dell’elefante incinta uccisa (Foto Twitter @@ForestKerala)

Nel mondo gli elefanti sono una categoria forse fin troppo perseguita e poco curata da molte persone che a quanto pare non hanno molto cuore in petto.

Basti ricordarci di quella povera elefantessa incinta uccisa da un ananas con esplosivi al suo interno. Massacrata senza pietà e con un cucciolo in grembo. Era un animale, con della vita ed un’anima nel suo corpo.

Non solo, c’era anche un’altra vita nel suo grembo.

Oltre questo caso possiamo anche ricordarci di quando, sempre nello Zimbabwe, per il compleanno del Presidente Mugabe vennero sacrificati due elefanti.

Come se non bastasse, su larga scala, si stanno verificando eventi tragici per la specie elefantina. 

Strage elefanti: i batteri killer

elefante incinta uccisa ananas petardi
(foto Facebook @MohanKrishnan)

Era davvero pochissimo tempo fa quando si apprese della notizia di più di 330 elefanti morti in Botswana a causa di tossine prodotte da microalghe.

Le carcasse erano state ritrovate nella zona del delta del fiume Okavango, vicino alla città di Maun.

Quest’ultime lasciando in acqua batteri tossici causarono la morte in pochissimo tempo di questo numero davvero molto alto di elefanti.

In quel caso il Botswana ospitava un terzo della popolazione di elefanti in via di estinzione del Continente e prontamente venne dichiarato di aver avviato un’indagine sulle morti misteriose dei pachidermi, raccogliendo campioni dalle carcasse e mobilitando personale e aerei per comprendere meglio la situazione.

Secondo il sito della Bbc ora anche in Zimbabwe si sospetta che una malattia batterica sia responsabile per la morte di oltre 30 pachidermi nel Paese dell’Africa Australe. 

La Zimbabwe Parks and Wildlife Management Authority (Zpwma) ad ora sembra averne contati 34 tra l’Hwange National Park e le Victoria Falls ma purtroppo sospetta che ne possano essere altri deceduti alla stessa maniera.

Il direttore generale dello Zpwma, Fulton Mangwanya, cercando di rassicurare a seguito delle molteplici preoccupazioni da parte dell’opinione pubblica, ha comunque definito improbabile che questa moria da sola possa avere alcun serio impatto sulla sopravvivenza della popolazione degli elefanti.

Per la precisione, parlando di numeri, bisogna specificare che lo Zimbabwe ed il confinante Botswana ospitano circa la metà dei 400 mila elefanti censiti in Africa.

34 elefanti sembrerebbero essere quindi un numero non incisivo sulla popolazione tutta.

A tal proposito però c’è da evidenziare che le morti di questi elefanti sono un monito per la salvaguardia delle specie in futuro.

Infatti la comunità scientifica ha messo in guardia i governi sul fatto che i cambiamenti climatici potrebbero rendere più frequenti gli avvelenamenti da alghe tossiche, le quali si moltiplicano in acque calde.

Con l’aumento delle temperature le acque tenderanno ad aumentare di temperatura. In temperature più calde inizieranno a proliferare le microalghe che rilasciando i propri batteri potranno portare alla morte di più specie.

D’altronde tutto ciò è accompagnato da ad esempio l‘Antartide senza neve e tutti gli altri fenomeni per cui persone come Greta Thunberg chiedono risposte ai governi.

Greta Thunberg al summit dell’Onu sul cambiamento climatico (Getty Images)

Gli animali nel mondo hanno bisogno anche del nostro aiuto, nonchè di pace, tanto quanto noi.

 

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