Quando la dieta diventa una dipendenza: cos’è e come nasce il dieting?

Passare ossessivamente da una dieta all’altra, punirsi per il più piccolo sgarro alimentare manifestando una bassissima autostima: tutti i sintomi del dieting.

dieting ossessione dieta
(Pixabay)

La società occidentale ha sviluppato una cultura alimentare che spesso induce gli individui a passare da un eccesso all’altro.

Se da una parte la cura del proprio corpo è diventato un must per uomini e donne e il peso è un fattore importantissimo per determinare la bellezza di qualcuno, dall’altra parte le persone in sovrappeso sono in aumento costante, soprattutto nei Paesi con un alto livello di benessere economico.

Questo significa che i valori della società occidentale in merito all’alimentazione sono completamente sbagliati e veicolano messaggi contrastanti che confondono i soggetti più deboli e possono mettere profondamente in pericolo il loro benessere psicofisico.

Quali sono i sintomi del dieting? Come si fa a determinare se il rapporto di un individuo con le diete, e in generale con l’alimentazione, è diventato tossico? 

Definizione di dieting: ossessione e fuga dalle regole alimentari

dieta veloce
dieta low carb veloce adobestock

Per definire il dieting bisogna partire dall’assunto che il controllo totale dell’alimentazione è completamente innaturale per un essere umano.

L’alimentazione, infatti, nella società umana non svolge soltanto la funzione di fornire energia al corpo: è un importante connettore sociale, in grado di legare le persone attraverso rituali di condivisione estremamente importanti per il nostro benessere sociale e psicologico.

Inoltre, a livello strettamente individuale, nell’alimentazione le persone tendono a trarre sollievo dai propri dispiaceri: concedersi una golosità, una “coccola alimentare” di tanto in tanto può davvero aiutare a superare momenti emotivamente difficili: la famosa vaschetta di gelato consumata davanti al televisore, armati soltanto di un cucchiaio, può davvero fare miracoli nel risollevare un umore a terra.

Il problema nasce proprio nel momento in cui un individuo – spinto di valori imposti e diffusi dalla società – decide di attuare un controllo totale sulla sua alimentazione.

Questo atteggiamento innaturale risulta estremamente frustrante per chiunque, anche per coloro che fino a quel momento hanno avuto un rapporto ottimale con il cibo.

Pretendere il massimo autocontrollo alimentare da se stessi in ogni occasione non è soltanto sbagliato, ma è anche un obiettivo impossibile. Succede però che alcune persone finiscano per lanciarsi nell’impresa di non sgarrare mai, arrivando a seguire diete estremamente precise, imponendosi di pesare o misurare ogni singolo alimento introdotto nel proprio corpo.

Questo da una parte genera un senso di controllo totale sulla propria alimentazione e sulla propria volontà ma, dall’altra, apre la porta a un enorme senso di colpa che si sviluppa nel momento in cui si mangia qualcosa di non previsto dalla dieta.

A quel punto a livello psicologico scatta un meccanismo completamente errato: “Se ho mangiato una fetta di dolce, posso mangiare tutta la torta, tanto ormai ho rovinato tutto!”

Le persone che soffrono di dieting finiscono quindi per passare da uno stato di controllo totale a uno stato di mancanza totale di controllo alimentare: a diete drastiche finalizzate a perdere grandi quantità di peso si alternano periodi di grandi abbuffate che, ovviamente, fanno recuperare tutti i chili perduti.

Nel più classico dei casi, la persona affetta da dieting si convincerà che non è il suo comportamento a essere sbagliato, semplicemente la dieta precedente era inefficace oppure era diventata noiosa. A questo punto parte la ricerca di una nuova dieta drastica che porterà inevitabilmente a ripercorrere tutto il circolo, fino all’abbuffata successiva.

Problemi psicologici correlati alla dipendenza dalla dieta

dieta rapida
adobestock

Gli effetti psicologici del dieting possono essere devastanti. Innanzitutto la continua alternanza di periodi di digiuno e periodi di dieta porteranno a drastici cambiamenti fisici che potrebbero peggiorare la situazione (smagliatura, pelle floscia e così via).

Questo andrà a ledere ulteriormente l’autostima delle persone affette da dieting, che già normalmente si convincono di non essere in grado di seguire una dieta, con lo sviluppo di enormi complessi relativi alla propria individualità.

Infine, la bulimia è letteralmente dietro l’angolo nel momento in cui la pratica del dieting si protrae nel tempo. Dopo le abbuffate è assolutamente probabile che si decida di vomitare per non rovinare completamente tutto il lavoro svolto nei giorni e nelle settimane precedenti.

A quel punto l’imput fame/sazietà viene completamente distrutto e viene sostituito con un elemento pericolosissimo per il benessere psicologico: la compulsione. Le persone che soffrono di dieting finiranno per mangiare e digiunare solo in base ai propri desideri, alle proprie convinzioni e al peso che intendono raggiungere, senza porre alcuna attenzione a quale sia il proprio peso forma e a quali siano le vere esigenze del proprio corpo.

Purtroppo i social media sono un veicolo potentissimo per la diffusione di modelli errati di ideale fisico. Molte ragazze (ovviamente sono le donne a incappare nel dieting più frequentemente dei maschi) decidono di voler assomigliare idoli o modelli che spesso non sono nemmeno reali, o che sono troppo distanti dal loro tipo fisico.

La frustrazione e la bassa autostima dal punto di vista estetico sono gli elemnti psicologici principali su cui si innesta il meccanismo psicologico del dieting.

glutei tonici
adobestock

Fortunatamente sui social sta cominciando a diffondersi la body positivitymolti personaggi famosi hanno cominciato a condividere fotografie non ritoccate in cui mostrano i propri (piccoli) difetti fisici invitando i propri follower ad accettare il proprio corpo reale a fronte del corpo ideale che, probabilmente, non avranno mai.

Impostazioni privacy