Zangrillo Covid 19 non esiste più | Sulle sue parole l’ombra della politica

Le dichiarazioni del dottor Alberto Zangrillo circa la “scomparsa” del Covid-19 hanno fatto molto rumore e, tra gli avversatori, c’è chi punta il dito contro il suo legame con Silvio Berlusconi e Forza Italia.

Zangrillo medico
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“Circa un mese fa sentivamo epidemiologi temere per fine mese o inizio giugno una nuova ondata e chissà quanti posti di terapia intensiva da occupare. In realtà il virus dal punto di vista clinico non esiste più”

Sono le parole del dottor Alberto Zangrillo, direttore della terapia intensiva del San Raffaele di Milano, dichiarazioni capaci di accendere un dibattito a dir poco infiammato, con il presidente del Consiglio superiore di sanità e componente del comitato tecnico scientifico (Cts) Franco Locatelli pronto a definirsi colto da “assoluto sconcerto” e “grande sorpresa”.

“Non posso che esprimere grande sorpresa e assoluto sconcerto per le dichiarazioni rese dal Professor Zangrillo. Basta guardare al numero di nuovi casi confermati ogni giorno per avere dimostrazione della persistente circolazione in Italia del virus”.

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Non sono pochi coloro che hanno infatti espresso disappunto circa la presa di posizione del dottor Zangrillo: se infatti il direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova Matteo Bassetti, partendo dalla sua esperienza sul campo, sottolinea come il virus senza dubbio sia oggi diverso, meno virulento, dichiarare la scomparsa totale del Covid-19 appare decisamente come una dichiarazione forte.

Non è un caso se Lucia Annunciata, conduttrice del programma Mezz’ora in più durante il quale il dottor Zangrillo ha presentato le sue considerazioni, sottolinea come di tratti di una “una frase molto forte quella che lei dice, professore”. Alberto Zangrillo non indietreggia però di un passo e ribatte “la firmo”, sottolineando come simili conclusioni siano frutto di “uno studio fatto dal virologo e direttore dell’Istituto di virologia, professor Clementi, insieme alla Emory University di Atlanta, il professor Silvestri“.

Fonti autorevoli dunque ma qualcuno conserva diverse perplessità circa l’opportunità stessa di rilasciare simili dichiarazioni in una fase così delicata. Perché esporsi tanto? C’è chi ipotizza che le parole di Alberto Zangrillo non siano solo motivate da considerazioni mediche ma anche da necessità politiche.

Alberto Zangrillo dichiarazioni Covid-19: Berlusconi ci mette lo zampino

Zangrillo e portavoce Berlusconi
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Chi è Alberto Zangrillo? Se molti lo conoscono solo me il professore che dirige il reparto di terapia intensiva del San Raffaele di Milano, molti altri si ricordano di lui legandolo alle diverse vicissitudini ospedaliere del Cavaliere.

Già proprio lui, Silvio Berlusconi, si rivolse più volte al Dottor Segreti trovano in lui non solo un grande professionista e un medico di fiducia ma, negli anni, anche un amico.

Proprio sulla base di questo collegamento personale c’è chi ha visto un’ombra politica aleggiare sulle parole del professore.

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Come sottolineato dalla giornalista e divulgatrice Roberta Villa in alcune sue stories su Instagram, il tempismo dell’intervento di Zangrillo appare provvidenziale: la Lombardia appare infatti in grande difficoltà, soprattutto nella figura di Giulio Gallera, assessore alla sanità e il welfare per la regione.

I risultati dei tamponi proposti di recente appaiono decisamente incoraggianti ma c’è chi non è affatto convinto della loro veridicità.

Come Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ente indipendente che promuove e realizza attività formative e di ricerca in ambito sanitario. Costui, per giunta presente in collegamento con il programma di Lucia Annunziata mentre Zangrillo esponeva le sue considerazioni, ha sostenuto che la Regione Lombardia abbia manipolato i dati sul contagio, parole alle quali ha fatto seguito una querela da parte della stessa Regione.

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Su Gallera proseguono allora enormi polemiche e appare quasi ovvio come un parere autorevole come quello del professor Zangrillo risulti salvifico in simili circostanze.

Ma chi è ad esser salvato? Giulio Gallera, un esponente di Forza Italia.

Ecco allora il dubbio che si insinua: che Silvio Berlusconi abbia chiesto all’amico Zangrillo di correre in soccorso di un assessore Gallera sempre più bersagliato?

Questa la domanda che si è posta Roberta Villa e con lei molti altri.

Un conflitto di interessi dunque che senza dubbio appare quantomeno compromettente: Zangrillo del resto è persona profondamente inserito nelle dinamiche politiche della regione Lombardia, consulente speciale proprio di Giulio Gallera, e c’è chi ipotizza che potrebbe ereditarne il ruolo dopo le future elezioni a cui l’attuale assessore dovrebbe presentarsi come candidato sindaco.

Alberto Zangrillo Covid-19
Foto da Instagram

Insomma, le dichiarazione del dottor Alberto Zangrillo appaiono senza dubbio controverse e quantomeno meritevoli di ulteriori approfondimenti.

Avere dei legami così profondi con la Regione e il suo diretti politico non pregiudica in alcun modo la buona fede del professore ma è senza dubbio un aspetto di cui tenere conto nella valutazioni di dichiarazioni così particolari e critiche

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