Concime a costo zero | Come realizzarne uno naturale con il riso

Il concime è un valido alleato delle nostre piante. In commercio ce ne sono molti e da tutti i prezzi ma se preferiamo possiamo realizzarne uno del tutto naturale e a costo zero, con il riso. Vediamo come fare.

Con l’arrivo della primavera i nostri balconi e giardini diventano fioriti e ricchi di piante. Esse però hanno bisogno, chi più che meno, di una manutenzione costante.

Tra le operazioni di cui le piante necessitano per essere sempre in forma c’è la concimazione. Il concime, infatti, gioverà a tutte le nostre piante, sia a quelle dell’orto che a quelle fiorite o in vaso.

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In commercio ci sono molte tipologie di concimi e li troviamo da diversi prezzi. In questo caso però vogliamo mostrarvi come fare un concime del tutto naturale e a costo zero con del semplice riso.

Concime naturale e a costo zero ecco come farlo con del semplice riso

riso concime naturale
Riso basmati (Adobe Stock)

Un concime naturale e a costo zero è possibile realizzarlo con del semplice riso, che sia carnaroli o basmati poco cambia perché facendo delle analisi chimiche i risultati sono identici.

Scopriremo in questo video tutorial come grazie alla lavatura del riso, l’acqua che ricaviamo dal lavaggio, è indicata per concimare le nostre piante fiorifere, ma anche quelle dell’orto e da frutto.

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Le piante che fanno molti fiori durante l’anno, ad esempio, hanno bisogno del potassio. Il concime derivato dal riso ne contiene una grande quantità.

Occorrente per realizzare il concime naturale

  • riso 4 pugni
  • 2 pentole
  • 1 colino
  • 1 litro e mezzo d’acqua

Preparazione

Dentro a una pentola adagiamo i 4 pugni di riso e versiamo sopra l’acqua così da lavarlo. Ora iniziamo a massaggiarlo con le mani e vedremo come l’acqua cambierà colore diventando bianca. Quello che abbiamo ottenuto è già un concime ricco di potassio. Ora con un colino separiamo il riso dall’acqua.

L’acqua così ottenuta sarà un toccasana per le nostre piante, soprattutto quelle che vogliono il potassio come le rifiorenti, quelle da frutto e quelle da orto.

Ora vediamo in percentuale il contenuto del liquido che abbiamo ottenuto. Quel litro e mezzo d’acqua, con cui abbiamo lavato il riso, è diventato un concime naturale privo di azoto.

Questo concime lo useremo soprattutto dove vi è bisogno di fosforo e potassio. Interessante notare che con il semplice gesto del risciacquo del riso il fosforo è aumentato di 50 volte mentre il potassio di 25 volte. Inoltre, si abbassa il ph, arrivando a 5.6. Infatti, questo concime serve soprattutto per le piante acidofile, come ad esempio azalee, camelie, ortensie.

Quello ricavato dal riso è dunque un ottimo concime per le piante acidofile ma non solo per loro. Possiamo infatti utilizzarlo anche per i gerani, la dipladenia, la bouganville, insomma tutte quelle che fanno molti fiori.

Analizzando l’etichetta di un normale concime in commercio e i dati di laboratorio emersi dal concime naturale al riso possiamo fare un confronto.

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Quello in commercio ha meno potassio rispetto a quello realizzato con l’acqua utilizzata per lavare il riso. Questo è sicuramente il risultato più sorprendente. A livello di fosforo, il concime fatto in casa ne contiene un terzo di quello industriale. Infine, quello naturale è privo di azoto.

concime naturale con riso
Riso in acqua (Adobe Stock)

Ogni quanto va somministrato alle nostre piante? Ovviamente una sola concimazione con quest’acqua non basterà ma sarà necessario somministrarla almeno ogni 15 giorni nell’arco di un paio di mesi. Un litro e mezzo basterà per un paio di cassette di fiori.

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