Allerta alimentare | Ritirate cozze italiane

Cozze italiane ritirate dal mercato a causa della presenza di biotossine.

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Cozze – Fonte: Adobe Stock

Negli ultimi mesi, a causa del Coronavirus e del blocco che ha coinvolto quasi tutti, aziende comprese, le allerte alimentari sono notevolmente diminuite. I controlli però sono rimasti sempre attivi tanto da portare comunque a diverse segnalazioni, anche a livello italiano come quella della passata di pomodoro ritirata.

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Una molto importante, giunta nelle ultime ore riguarda le cozze italiane, ritirate dal mercato per la presenza di biotossine. E si rivolge all’intera penisola dove le cozze sarebbero già state distribuite ed immesse nel mercato.

Cozze pericolose per la presenza di biotossine

L’allerta arriva dal Rasff, il sistema di allerta alimentare che si muove a livello europeo e che il 15 Maggio ha dato la notifica di un’allerta grave riguardante le cozze, alimento dalle proprietà straordinarie ma che può rivelarsi pericoloso se consumato non fresco o se non sottoposto a tutti i controlli necessari.
L’allarme in questione, il cui riferimento è 2020.2060 si riferisce al rischio di intossicazione e di sindrome diarroica da molluschi bivalvi, causata dalla presenza di acido okadaico e riguarda sia l’Italia che la Spagna, dove le cozze contaminate sarebbero già state immesse nel mercato.

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A rendere pericolosa la situazione è la mancanza di dati sui lotti ai quali prestare attenzione. Sembra infatti che queste cozze siano già state distribuite sia alle pescherie, che ai mercati e alla grande distribuzione. Motivo per cui, ne è sconsigliato del tutto il consumo.

Per quanto riguarda l’allerta nello specifico, il rischio che si corre è quello di andare incontro ad un avvelenamento da molluschi che comporta solitamente diarrea intensa, dolori addominali e disidratazione. Più raramente possono insorgere anche nausea e vomito. I sintomi, comunque, tendono ad apparire generalmente entro 30 minuti.
Si tratta di una forma di avvelenamento non letale ma comunque pericoloso. Per questo motivo è stato subito dato l’allarme e si sta provvedendo al ritiro di tutte le cozze immesse nel mercato.

Da oggi, quindi, come indicato anche da Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” è consigliabile evitare il consumo di cozze vive specie quando non se ne conosce la provenienza. Ciò può portare infatti ad una distribuzione di tipo illegale. Cosa che determina l’importanza di sottoporre quelle italiane o la cui provenienza non è nota a ad un controllo da parte delle Asl locali.

Piatto di cozze – Fonte: Istock Photos

Pare siano da considerare sicuri, invece, i molluschi acquistati attraverso canali autorizzati e la cui vendita avvenga all’interno di buste con etichette che ne riportano la provenienza.
In ogni caso, chiunque avesse acquistato di recente, cozze italiane o di dubbia provenienza, dovrebbe evitarne il consumo e riportarle indietro.

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