Coronavirus | La filastrocca di Diego, un grande messaggio di speranza

Il Coronavirus può esser affrontato anche così, con una filastrocca scritta da un bambino e capace di regalare tanta speranza

Tutto è iniziato con un compito a casa assegnato ai ragazzi della scuola media di Ortueri: creare una filastrocca sul coronavirus.

Un compito non solo particolare ma anche capace di far emergere qualcosa di molto importante: un grandissimo messaggio di positività e speranza.

Tra le varie filastrocche c’è infatti quella di Diego. Lui, studente di prima media a Ortueri (Nuoro), ha pensato bene di parlare del pericolo di contagio e della necessità di rimanere a distanza di sicurezza.

Hanno spiegato i genitori, intervistati da L’Unione Sarda:

“Con tutta la semplicità, la positività e la speranza che solo un bambino può davvero trasmettere – Diego ha lanciato – un messaggio per dire a tutti di non aver paura e, anche se ascolta tutti i giorni il tg insieme a noi, è riuscito a trasmettere la voglia di reagire”.

Sono stati proprio mamma e papà a inviare alla redazione di Unionesarda.it la filastrocca del piccolo Diego, autorizzando anche la pubblicazione del nome del bimbo.

Questo piccolo componimento, redatto da un piccolo poeta, risulta illuminante anche e soprattutto per i più grandi. Ci sembra dunque il caso di rileggerlo tutti insieme.

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La filastrocca sul Coronavirus

filastrocca coronavirus
Foto da Facebook @lauralaccabadora

Come tutti i bambini italiani, anche Diego Schirru è a casa e riceve via WhatsApp i compiti dalle sue maestre.

Il primo riguarda una filastrocca, da scrivere proprio sul tema del Coronavirus.

Armato di carta e penna, Diego inizia così a scriver e parte da un semplice “etciù!”, quello starnuto che oggi spaventa molti.

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“Etciù! Basta uno starnuto

e tutti scappan via,

un bacio o una carezza

e dritti in farmacia.

Ti chiamano corona

ma tu non sei un re,

sei un virus prepotente

che non vale un granché.

Dicevano ‘in Sardegna non arriverà’

e invece, guarda un po’, eccoti qua!

Fai un po’ paura ma forse non sai

che lotteremo finché non sparirai.

E anche se non è più carnevale

una mascherina dobbiamo indossare.

Pensiamo all’igiene e ci laviam le mani

e cerchiamo anche di stare lontani.

Facciamo di tutto per non farci acchiappare

e tu, virus, non riuscirai a infettare.

La nostra Italia si salverà

e un bel lieto fine ci sarà”.

Coronavirus o influenza
Fonte foto: Istock

La speranza nel lietofine, quella che da bambini ci hanno insegnato le favole, accompagna dunque il piccolo Diego e con lui tutti noi.

In fondo di questo si tratta: fare di tutto per “non farci acchiappare” e credere fermamente che “la nostra Italia si salverà”.

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