Camminare fa bene al cervello | Lo dice la scienza

Camminare non fa bene solo al fisico ma anche al cervello.

Donna che cammina – Fonte: Thinkstock

Che camminare faccia bene è ormai un dato quasi assodato. Bastano infatti venti minuti di camminata veloce al giorno per fare la differenza ed ottenere benefici non solo dal punto di vista della linea ma anche da quello della salute.
Camminare aiuta infatti a mantenere in salute il cuore, a coordinare i muscoli ed il movimento e a sostenere la respirazione.

Uno studio condotto dalla Northwestern University Feinberg School of Medicine ha rilevato che il solo gesto di camminare, anche per una sola ora a settimana, aiuta a tenere lontani artrite e rigidità ai muscoli, specie negli anziani.
Insomma, camminare è economico, divertente, rilassante e persino salutare e da oggi è anche un toccasana per il cervello. Notizia che arriva direttamente dal mondo della medicina.

Camminare fa bene al cervello

camminata
Donne che camminano insieme – Fonte: Istock photo

A dare la notizia è Sergio Pecorelli, professore di ginecologia e ostetricia e membro del comitato scientifico Fmsi.
A suo dire, camminare anche solo per 30 minuti al giorno aumenta il numero di neuroni del nostro cervello.
Ciò significa che si ottengono maggiori capacità cognitive ed una memoria più forte. Inoltre, la camminata promuove anche la vascolarizzazione che rende ancor più efficienti i nuovi neuroni. Un vero traguardo che, specie in età avanzata, si rende utile per evitare le malattie senili come, ad esempio, il morbo di Alzheimer.

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Ovviamente le camminate dovranno essere veloci e non semplici passeggiate nei boschi. Un’attività semplice da mettere in pratica, economica e se fatta in compagnia persino divertente.

Come iniziare a camminare se si parte da zero.

persone che camminano
Persone che camminano – Fonte: iStock photo

Proporre di andare a camminare può sembrare un consiglio così semplice da non meritare approfondimenti. In realtà le domande che sorgono a chi decide di farlo davvero sono tante e varie e molte di queste comprendono il come vestirsi, a che velocità camminare e per quanto tempo farlo. Risposte che se per chi pratica la camminata da sempre sono più che ovvie, per chi si sta per approcciare a questa forma di attività fisica possono rappresentare un freno.

Cerchiamo quindi di chiarire come si possono muovere i primi passi nella camminata, in modo da appropriarsi di un’attività fisica adatta a tutti e davvero semplice da mettere in pratica.

Prima di tutto è bene ricordare che la camminata veloce (che non è il semplice camminare andando per negozi) è una vera e propria attività fisica e pertanto va praticata con un abbigliamento comodo e traspirante e con scarpe da ginnastica idonee. Ciò aiuta a compiere i giusti movimenti e a non correre il rischio di farsi del male. Inoltre bisogna sempre mantenere una corretta postura, con schiena dritta e addome leggermente contratto.

Per quanto riguarda la velocità, quella considerata corretta è tale da consentire di parlare senza avere l’affanno. È ovvio, però, che l’andatura deve essere rapida e costante. Una volta presa la mano si potrà seguire percorsi con salite e discese per rendere il tutto più dinamico.

Molti si chiedono quanti passi bisogna fare. La verità è che più dei passi conta il tempo trascorso a camminare. Questo dovrebbe essere di almeno mezz’ora. Ancor meglio se si riesce ad arrivare a 45 minuti.

È importante ricordare che come ogni attività fisica anche la camminata non va presa sotto gamba, specie se si è fuori allenamento da un po’. Se si arriva da una vita seduti in poltrona, potrebbe essere utile seguire qualche esercizio di marcia in casa, in modo da abituare il respiro ed il cuore al movimento.

Amiche che camminano – Fonte: iStock photo

Detto ciò si può iniziare con 10 minuti al giorno, ascoltandosi e fermandosi se ci si sente troppo stanchi o si avvertono malori di qualche tipo. Camminare deve essere anche un piacere ed è giusto prendersi il tempo che serve per far pratica. I primi tempi si può considerare di camminare due volte a settimana, iniziando da dieci minuti e aumentando a 20 e poi a 30.  A questo punto si può iniziare ad aumentare a tre volte, rendendo più difficoltoso il percorso e scegliendo strade con salite e discese.

È bene sapere che esistono gruppi che organizzano camminate di gruppo ormai in quasi tutte le città. Si tratta di un modo per allenarsi insieme e socializzare. Inoltre chi è alle prime armi potrà correggere più facilmente eventuali problemi di postura e cogliere i trucchi per camminare in modo più efficiente.
E, anche se ora che stiamo andando incontro alla bella stagione, il problema non si pone, è importante sapere che anche in inverno si può camminare, sia nelle giornate più fredde, a patto di coprirsi bene, che in quelle piovose in cui si può optare per qualcosa di diverso come il camminare in casa.

È bene ricordare che la camminata è un’attività naturale, che fa bene alla salute e che oltre a giovare anche al cervello, fa bene all’umore. Camminare aiuta infatti a sentirsi più distesi, scaricare lo stress, mettere in ordine i pensieri e sentirsi un po’ più euforici di quando si è iniziato.

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Persone che camminano – Fonte: istock photo

Attenzione: Prima di iniziare a camminare è sempre bene consultare il proprio medico curante, specie se si hanno delle patologie in atto. Camminare, infatti, in quanto attività fisica, presuppone uno stato di salute ottimale o un medico che possa seguire e dare le giuste indicazioni del caso, provvedendo ad inserire aggiustamenti che variano da persona a persona e che pertanto non sono mai uguali per tutti.

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