Cinema | Che relazione c’è fra l’ansia e i film horror, lo spiega uno studio americano

I film horror mettono paura, ma possono essere anche un toccasana. Ad esempio le persone ansiose non possono farne a meno. Uno studio americano spiega i motivi.

C’è un nesso fra i film horror e la gestione della propria ansia (Istock)

Vi siete mai chiesti come mai, al primo appuntamento, molte persone invitano il proprio partner al cinema a vedere un film horror? Di mezzo ci sarebbe l’ansia. Infatti la correlazione fra film di paura e gestione di ansie e timori sarebbe strettamente correlata. Tradotto: gli ansiosi amano i film horror per normalizzare le proprie paure. Ecco perchè, in una situazione nuova costellata da grandi aspettative, preferiscono affidarsi ai timori generati da altro.

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A spiegarlo è uno studio americano condotto dalla terapista Jocelyn McDonnel che spiega come molti dei suoi pazienti preferiscano gustarsi un film horror al pari di un qualunque tranquillizzante. Scaricare le proprie ansie sul grande schermo, dunque, sarebbe di uso comune. Questo spiegherebbe il successo di un genere sempreverde: siamo certi però che autori e registi di tali pellicole non hanno mai pensato di essere una risorsa per l’anima.

Film horror: come mai gli ansiosi li preferiscono? La risposta di un’esperta terapeuta

I film horror sono un’ottima terapia per combattere l’ansia (Istock)

Magari hanno sempre avuto ben chiara l’idea di farla sobbalzare, scuoterla, anziché normalizzarla. Al centro di questa passione, infatti, ci sarebbe la voglia dell’ansioso di confrontarsi con chi avrebbe più problemi di lui. Un film horror, spesso, è ricettacolo di tic, vizi e contraddizioni in grado di generare ulteriori ostacoli a livello caratteriale e cognitivo nei singoli personaggi al punto da renderli modello.

Chi li guarda, automaticamente, si rivede in loro e subentra persino una punta di consolazione: “Lui è peggio di me”, specialmente se è uno zombie. È proprio questa voglia di compensazione che creerebbe la dipendenza dalla Settima Arte a tinte spaventose: “Una cosa che sappiamo è che quando evitiamo persone, posti o situazioni che possono causare ansia, quest’ansia non migliora. Peggiorerà anzi col tempo. La cosa migliore è confrontarcisi faccia a faccia. Se non si è sicuri di come farlo, bisogna consultare un esperto”, spiega la terapista.

Dunque i film horror sarebbero – e resterebbero – un buon terreno di confronto. Supportato ovviamente al resto, con le competenze di persone qualificate. L’ansia, quindi, non è un qualcosa da accantonare ma da estrapolare. Se riusciamo a farlo davanti a un esempio di cinematografia pregevole tanto meglio, anche se esiste ancora qualcuno capace di non riuscire a resistere davanti a un “Profondo Rosso” qualsiasi.

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