Attacco di panico: come aiutare chi ne ha uno in corso

Attacco di panico, quali sono esattamente i sintomi? Ecco alcune semplici regole che ti permetteranno di aiutare qualcuno che soffre di un attacco di panico

quando andare in terapiaProbabilmente hai sentito il termine attacco di panico o conosci qualcuno, un collega, un amico o un membro della famiglia che ha già sofferto di una di queste crisi.

Quando vediamo qualcuno con palpitazioni, spasmi o tremori, sudori, dolori addominali o al torace, nausea, vomito, è probabile che stiano avendo un attacco di panico. Ecco cosa possiamo fare per aiutarli.

10 modi per aiutare qualcuno con un attacco di panico in corso

1) Se non sapevi che la persona in questione soffre di tanto in tanto di attacchi di panico, o se è la prima volta che gli succede e soprattutto se soffre di altri problemi medici come l’asma o il diabete, chiamare immediatamente aiuto.

2) Questo scenario è generalmente angosciante per la persona che vuole aiutare. Respira profondamente e cerca di mantenere la calma, sia per te stesso che per essere in grado di trasmetterla alla persona in preda al panico. Mantieni la voce calma, rassicurante e ferma, accompagnata da un linguaggio del corpo libero da movimenti bruschi.

3) Evita di dare ordini alla persona che è nel panico, chiedile se ha qualche medicina con se che solitamente prende per alleviare questi attacchi.

4) Non parlare dell’irrazionalità della paura dell’altra persona con commenti come “è solo nella tua immaginazione”, perché per la persona nel panico, la situazione che sta temendo è reale, minacciosa e incontrollabile.

Sentirsi fraintesi lo renderà solo più ansioso. Inoltre, se insiste sul fatto che morirà, dille che la crisi durerà per alcuni momenti, ma che è solo temporanea.

Potresti essere tentato a prendergli il braccio o la mano per mostrargli la tua presenza ma è meglio evitare di toccarla.

5) La persona può rimanere paralizzata o scappare, o persino provare a chiudersi in una stanza. Tende a sedersi sul pavimento e non vuole muoversi. In tal caso, dopo un pò offrigli di sedersi su una sedia o sul letto.

6) Incoraggiate continuamente la persona impanicata dicendole che sta andando molto bene e sta facendo progressi. Ponetele semplici domande come: qual è il colore della stanza in cui siamo, di che colore è la piastrella in modo che devi le sue paure su altre cose.

7) Ascoltala, lasciala parlare e invitala a rilassarsi. È importante che riesca a riprendere il controllo di se stessa.

8) Aiutala a concentrarsi sul respiro inspirando ed espirando profondamente e lentamente con lei mentre conta i respiri ad alta voce. Prima due secondi ogni volta, poi tre, fino a quando non ne raggiungi cinque. Questo gli permetterà di rallentare la frequenza cardiaca.

9) Invitala a rinfrescarsi. Idratare collo e viso lo allevia molto, soprattutto se suda abbondantemente.

10) Accompagnala in ogni momento, fino a quando la crisi non passa. Se non ha medicine con lei e non riesce a calmarsi dopo 15 minuti, cerca assistenza medica. Il più delle volte, portarla in ospedale la renderà solo più ansiosa, quindi è meglio chiederle se desidera andare.

Vari studi riportano l’efficacia di farmaci e terapia mirat per modificare il comportamento.

Il paziente può quindi imparare tecniche che gli permetteranno di affrontare i suoi attacchi di panico, di mettere il dito sui pensieri automatici che li innescano, i falsi allarmi e infine di imparare a vedere che non rappresentano alcun pericolo reale seppur spiacevoli come sono.

Questi suggerimenti sono molto utili quando si tratta di aiutare queste persone, perché sono una soluzione rilevante per sapere come aiutare le persone che soffrono di attacchi di panico.

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