Pitaya un frutto poco calorico, un alleato per la nostra dieta

Non tutti conoscono la pitaya, ma è un frutto energetico e ricco di fibre. Scopriamo le proprietà benefiche, come consumarlo e se presenta controindicazioni

Pitaya Fonte: Istock-Photos

 

La pitaya è un frutto energetico conosciuto come “dragon fruit“, è ricco di fibre e minerali come il ferro e il fosforo e inoltre è una fonte ricca di vitamina E. Quindi possiede proprietà antiossidanti grazie alla vitamina E, ideale per combattere gli effetti dannosi dei radicali liberi. E’ un alleato della nostra dieta perchè contiene molta acqua e possiede poche calorie.

Il dragon fruit è una pianta esotica del genere Hylocereus, immaginate un cactus simile ad una palma, è caratterizzata dalla buccia esterna di color fucsia, ricorda molto il fico d’india. La polpa interna è di colore  bianca è simile al kiwi perchè ha molti semini. La pataya è originaria dell’America, ma attualmente è diffusa in Asia, particolarmente in Cina e nei paesi tropicali.

Noi di CheDonna.it vogliamo darvi qualche informazione in più riguardo le proprietà benefiche, come si può utilizzarlo e se presenta controindicazioni.

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Proprietà benefiche della pitaya

 

Sistema immunitario     Fonte: Istock-Photos

La pitaya cosa contiene? E’ un frutto ricco in:

  • vitamina E: dona al frutto proprietà antiossidanti, aiutando a combattere gli effetti dannosi dei radicali liberi;
  • vitamine del gruppo B
  • acidi grassi: contenuti principalmente nei semi;
  • vitamina C: stimola la produzione di collagene, rallenta l’invecchiamento della pelle, e rinforza il sistema immunitario. Inoltre previene le malattie neurologiche, combatte i sintomi dell’asma;
  • phytoalbumine: sostanza che aiuta il fegato a depurarsi dai metalli pesanti, inoltre agisce come disintossicante naturale;
  • ricco di proteine: è consigliabile agli sportivi o chi vuole migliorare l’attività dei muscoli e combattere la vita sedentaria;
  • ferro
  • fosforo
  • fibre: aiutano a combattere la stitichezza e a regolarizzare l’intestino;
  • poco calorica: contiene circa 36 Kcal per 100 grammi di prodotto, ed è povera di grassi e colesterolo, quindi può essere inserita all’interno di un regime dimagrante, nelle dosi consigliate dal vostro nutrizionista.

La presenza delle vitamine nel frutto del drago lo rendono molto energetico, quindi è indicato per le persone che si trovano in un periodo di particolare stanchezza fisica e stress psico fisico. Grazie alla presenza combinata di fibre e vitamine, la pitaya regola la pressione sanguigna.

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Come consumarlo e dove acquistarlo

La pitaya fresca ha una buccia che varia di colore dal rosa al rosso, come già detto la polpa è solitamente bianca con semini neri, ma dipende dalle varietà. Esistono pitaya con la buccia di colore giallastro oppure tendente al marrone e al violaceo, da cui spuntano alcune appendici carnose estese verso l’esterno. La polpa è molto morbida, di un colore molto chiaro, presenta moltissimi semi neri del tutto commestibili che hanno un gusto dolce e un profumo delicato. Il dragon fruit si può consumare fresco, o come ingrediente per preparare diverse ricette.

Esistono alcune varietà che possiedono la polpa bianca, gialla o rossa, che spesso viene consumato essiccato. E’ un frutto che si sbuccia facilmente, si può gustare a metà, mangiarlo a fette o gustare la polpa con un cucchiaino, un pò come il kiwi.

Si possono preparare delle insalate o dei sorbetti, perchè ha un sapore molto delicato che ricorda quello del kiwi e della pera mischiati insieme, inoltre è molto acquoso.

In Italia non è molto diffuso, ma si può acquistare nei negozi che vendono i frutti esotici, e nei mercati ortofrutticoli che hanno un’ampia varietà di scelta. Come si acquista? La pitaya la potete acquistare :

  • essiccata: da consumare come snack o spuntino, è preferibile consumarla in piccole dosi, perchè è un concentrato di principi attivi;
  • in polvere: che si può aggiungere nei succhi, nello yogurt e nel muesli per la colazione;
  • fresca.

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Ricette con il dragon fruit

Per utilizzare il dragon Fruit, dopo averlo lavato e sbucciato potete tagliarlo a fette o a dadi e consumarlo fresco oppure mescolarlo con altri frutti per creare una macedonia.

  • Come per qualsiasi frutto anche con il Dragon fruit si possono preparare confetture, composte, succhi, frullati.
  • Per preparare un contorno di dragon fruit, potete cuocerlo al vapore o saltarlo in padella per pochi minuti, in modo simile a come si fa con le zucchine.

1. Spiedini di pitaya

Mettete in ammollo degli spiedini di legno, in una ciotola d’acqua per dieci minuti. Questo eviterà che il legno si bruci sulla griglia.

Accendete la griglia, preparate la frutta, pitaya si sposa benissimo con qualsiasi tipo di frutta tropicale, come mango e ananas. Tagliate il frutto del drago maturo a metà, rimuovete la polpa e taglialo a cubetti, poi tagliate un mango maturo a metà. Elimina la buccia e taglialo a cubetti. Lo stesso fate con l’ananas, infilate la frutta sugli spiedini, alternando i vari frutti in modo che ci siano pari quantità di ogni frutto sugli spiedini. Lascia dello spazio alle due estremità per maneggiare gli spiedini, metteteli sulla griglia e cuocete fino a quando non saranno dorati su un lato, poi girali e falli cuocere dall’altro lato. Toglieteli dalla griglia e serviteli spolverando un pò di zucchero sopra.

2. Frullato di pitaya

Preparate un bel frullato: tagliate il frutto del drago a metà, rimuovete la polpa con un cucchiaio e tagliala a cubetti. Sbucciate la banana, tagliatela a pezzetti, poi sciacquate mezzo chilo di mirtilli. Adesso potete scegliere la base del vostro frullato tra:

  • Yogurt: yogurt greco, bianco o al tuo gusto preferito.
  • Latte: intero, parzialmente scremato o scremato a seconda di come lo preferisci.
  • Latte di soia: normale o al gusto che preferisci.
  • Altri tipi di latte, come: di mandorla o riso.

Potete anche arricchirlo con del succo di mela o uva, qualche cucchiaio di zucchero, sciroppo o miele. In alternativa anche il burro di arachidi o di mandorle

Mettete gli ingredienti in un mixer, poi aggiungete la pitaya, la banana e i mirtilli, versa un bicchiere della base che avete scelto e qualche cucchiaio degli ingredienti extra. Frullate bene e versate in un bicchiere, servite il frullato con una cannuccia, o se è particolarmente denso mangialo con un cucchiaio.

3. Sorbetto di pitaya

Preparate due frutti del drago, tagliateli a metà, rimuovete la polpa da entrambe le parti, e taglia la polpa a pezzi. Amalgamate il frutto del drago con gli altri ingredienti per il sorbetto, in un mixer mettete 3/4 di bicchiere di acqua, due cucchiai di zucchero e un cucchiaino di succo di limone, mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo. Trasferisci il composto in una gelatiera, seguite le istruzioni della gelatiera per ottenere un sorbetto.

Se non avete una gelatiera, potete prepararlo comunque il sorbetto: mettete il composto in una teglia da forno, copritelo e mettetelo nel freezer, dopo 2 ore, il composto dovrebbe essere parzialmente congelato, utilizzate un cucchiaio per girarlo, poi copritelo e rimettilo nel freezer. Continuate a girare il sorbetto ogni 2 ore per un periodo di 8 ore in modo che il sorbetto si solidifichi tutta la notte. Potete servire il sorbetto nella coppetta o direttamente nelle bucce del frutto del drago.

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Controindicazioni

La pitaya non presenta particolari controindicazioni, ci possono essere casi rari in cui si può essere allergici. È consigliabile non eccedere nel consumo, perchè il dragon fruit potrebbe avere effetti lassativi. Dopo averlo consumato potete notare che il colore delle urine e feci è leggermente rosato quindi non allarmatevi, è un effetto dovuto a dei principi attivi contenuti nel frutto. Dopo alcuni giorni tutto tornerà alla normalità.

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