Andrea Camilleri chi è: età, altezza, carriera, vita privata e Instagram

Andrea Camilleri, il padre di Montalbano ma molto altro ancora, si è spento in questo luglio 2019. Proviamo a conoscerlo meglio ripercorrendone vita e opere.

  • Data di nascita: 6 settembre 1925
  • Età: 93 anni
  • Segno zodiacale: Vergine
  • Professione: Docente, Drammaturgo, Regista, Sceneggiatore, Scrittore
  • Titolo di studio: Diploma Accademia d’Arte Drammatica
  • Luogo di nascita: Porto Empedocle

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Andrea Camilleri biografia

Photo by Vittorio Zunino Celotto/Getty Images

Scrittore, sceneggiatore, regista, drammaturgo e docente italiano. In poche parole un intellettuale. Questo era Andrea Camilleri, siciliano trapiantato a Roma, figlio unico di Carmelina Fragapane e Giuseppe Camilleri.

Nonostante il trasferimento nella Capitale sul finire degli anni quaranta e quei periodici soggiorni a Bagnolo, in Toscana, divenuti costanti dal 1968, il nome e la forgia intellettuale di Andrea Camilleri restano ineluttabilmente legati alla Sicilia, quella di Pirandello e Sciascia, per sua stessa affermazione, suoi grandi maestri.

Non si può infatti certo definire Andrea Camilleri come un accademico. Dopo aver trascorso quattro anni, dal 1939 al 1943, in un collegio vescovile, dal quale è stato espulso per aver lanciato uova contro un crocifisso, Camilleri studia al Liceo Classico Empedocle di Agrigento, ottenendo la maturità senza fare esami: in quell’anno infatti le forze alleate si accingevano a sbarcare Sicilia e così gli studenti ottennero il diploma senza effettuare il temuto esame. Non fu edificante neanche il rapporto con l’Università: iscrittosi alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Palermo, non arrivò mai a conseguire la laurea.

Del resto Andrea Camilleri già manifestava da ragazzo il suo interesse per altri ambienti culturali, oltre a un precoce ingresso nel mondo del lavoro:frequenta l’Accademia di Arte Drammatica Silvio D’Amico come unico allievo regista di quell’anno, un periodo di grande formazione, che lo porterà a un alto livello di consapevolezza (vi tornerà poi come docente dal 1977 per vent’anni) e dal 1949 inizia a lavorare come regista, autore e sceneggiatore, sia per il piccolo schermo -in particolare per la RAI- sia per il teatro. Insegnerà poi presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma dal 1958 al 1965 e dal 1968 al 1970

Piano piano la scrittura si affiancherà a tutto ciò, fino a prendere il sopravvento quando, arrivati i limiti d’età, Andrea Camilleri abbandona il lavoro nel mondo dello spettacolo.

Andrea Camilleri salute

Andrea Camilleri Fonte: Getty Images

Negli ultimi anni, Andrea Camilleri aveva proseguito la sua attività nonostante la perdita della vista. Sosteneva che non vedere aveva  arricchito i sui sogni di colori vivdi e lo spingesse a recuperare la memoria delle grandi opere d’arte, cercando di ricostruirne mentalmente le cromie. I suoi ultimi libri sono stati scritti sotto dettatura alla fida e preziosa collaboratrice Valentina Alferj.

Dopo la rottura del femore, le condizioni di salute di Andrea Camilleri sono andate costantemente peggiorando, fino a quando il 17 giugno 2019 non è stato ricoverato presso l’ospedale Santo Spirito di Roma a seguito di un arresto cardiocircolatorio.

Il ricovero è durato un mese ma l’autore non i è mai ripreso, fino a spegnersi alle 8.20 del 17 luglio 2019.

“Se potessi vorrei finire la mia carriera seduto in una piazza a raccontare storie e alla fine del mio ‘cunto’, passare tra il pubblico con la coppola in mano”

Andrea Camilleri libri

Foto da Instagram @gencar5

La vita e, soprattutto, il successo come scrittore arriva per Andrea Camilleri in età avanzata.

Nel 1978, dopo una decina d’anni di inutili ricerche di una casa editrice disposta a dargli credito, esordisce nella narrativa con Il corso delle cose (Lalli), pubblicato gratis da un editore “a pagamento” con l’impegno di citare l’editore stesso nei titoli dello sceneggiato TV tratto dal libro, La mano sugli occhi. Il libro però non viene notato praticamente da nessuno.

Segue nel 1980 Un filo di fumo (edito da Garzanti e poi ripubblicato da Sellerio), primo di una serie di romanzi ambientati nell’immaginaria cittadina siciliana di Vigàta a cavallo fra la fine dell”800 e l’inizio del ‘900.

Il primo vero successo arriva nel 1992, quando Sellerio pubblica La stagione della caccia, cui seguono nel 1995 Il birraio di Preston, La concessione del telefono e La mossa del cavallo (1999).

E’ però il 1994 quando pubblica La forma dell’acqua, il primo romanzo con protagonista il poliziotto che lo renderà famoso: il commissario Montalbano. Il successo viene poi ulteriormente amplificato quando i suoi romanzi si trasformano in una serie televisiva con protagonista Luca Zingaretti.

Il filone letterario si conclude nel 2006, quando Andrea Camilleri consegna al suo editore, Sellerio, l’ultimo libro, chiedendo che fosse pubblicato solo dopo la sua morte.

In totale i libri pubblicati da Camilleri sono oltre cento, tradotti in più di 120 lingue e dei quali si son vendute più di 10 milioni di copie. Quello che all’inizio fu il più grande ostacolo alla pubblicazione, una lingua ostica che spesso attingeva dal dialetto siculo, divenne poi il marchio di fabbrica di Andrea Camilleri e chiave del suo successo, valsogli anche numerosi ricnoscimneti, tra cui il Premio Fondazione Campiello nel 2011, e diverse lauree honoris causa.

“Non si tratta di incastonare parole in dialetto all’interno di frasi italiane – spiegava – quanto di seguire il flusso di un suono, componendo una sorta di partitura che invece delle note adoperi il suono delle parole. Per arrivare ad un impasto unico, dove non si riconosce più il lavoro strutturale che c’è dietro. Il risultato deve avere la consistenza della farina lievitata e pronta a diventare pane”

Andrea Camilleri moglie

Foto da Instagram @loredanabiordi

Andrea è sposato dal 1957 con Rosetta Dello Siesto, nata a Milano e trasferitasi a Roma per studiare.

Il poco che si Sto arrivando! della storia tra i due è ciò che Camilleri stesso ha raccontato nel suo libro autobiografico Ora dimmi di te. Lettera a Matilda, dedicato alla pronipote.

A quanto pare, i due si sono incontrati a teatro, dove lui stava realizzando uno spettacolo. All’epoca lei si era laureata da poco, realizzando una tesi su Pico della Mirandola ed era stata scelta per affiancare il regista nell’allestimento della pièce teatrale.

Tornato in Sicilia, pare. lo scrittore non riuscisse a dimenticare quella ragazza “che metteva allegria” e decise così di invitarla a cena.

E’ nato così un amore durato una vita, coronato poi con la nascita di tre figlie, Andreina, Elisabetta e Mariolina, e ben quattro nipoti, Alessandra, Arianna, Francesco e Silvia.

“Sono stato un uomo fortunato e se il mio matrimonio è durato tanto ciò è dovuto principalmente all’intelligenza, alla comprensione e alla pazienza di Rosetta. Il nostro rapporto non è mai stato alterato da nessun evento esterno”.

Andrea Camilleri frasi

Foto da Instagram @sipario7

Tra pagina scritta e interviste, sono numerose le citazioni che vengono in mente quando si pensa a Andrea Camilleri.

Eccone alcune che ci sembrano particolarmente significative.

“Non basta leggere, bisognerebbe anche capire. Ma capire è un lusso che non tutti possono permettersi.”
(da Segnali di fumo)

“Le parole che dicono la verità hanno una vibrazione diversa da tutte le altre.”
(da Un mese con Montalbano)

“Arriva un momento nel quale t’adduni, t’accorgi che la tua vita è cangiata. Fatti impercettibili si sono accumulati fino a determinare la svolta. O macari fatti ben visibili, di cui però non hai calcolato la portata, le conseguenze.”
(da Il ladro di merendine)

“Il rinnovamento avverrà quando qualcuno avrà finalmente il coraggio di dire che in politica non tutto è possibile.”
(da Segnali di fumo)

“Alla base di ogni scrittura c’è un paziente, scrupoloso, estenuante lavoro di rifinitura, di correzione, di messa a fuoco, di puntualizzazione, di calibratura che costituisce la qualità e la forza del buon artigiano.”
(da Come la penso: alcune cose che ho dentro la testa)

“Era l’insonnia della vecchiaia, quella che notte dopo notte ti condanna a stare vigliante, a letto o in poltrona, a ripassarti la tua vita minuto per minuto, a ripatirla sgranandola come i grani di un rosario.”
(da La paura di Montalbano)

Andrea Camilleri Montalbano

il commissario Montalbano Foto da Facebook @IlCommissarioMontalbanoRai

Montalbano è il protagonista di romanzi (il primo è La forma dell’acqua, del 1994) e racconti che non abbandonano quasi mai le ambientazioni e le atmosfere siciliane.

Nei suoi polizieschi Camilleri non cede mai a motivazioni commerciali o a uno stile di più facile lettura. il suo mix di dialetto e italiano si è negli anni imposto come una cifra stilistica irrinunciabile, un marchio distintivo che il pubblico ha imparato ad amare.

Le indagini del sarcastico Commissario, nonché le atmosfere e il divertente e azzeccato linguaggio italo-siculo dei personaggi più amati, affascinano migliaia di lettori.

L’intreccio poliziesco è fondamentale, ma è anche il pretesto per la creazione dei personaggi, un aspetto che è sempre stato molto a cuore all’autore. I personaggi risultano divertenti, ironici, ognuno con un proprio tratto distintivo semplicemente indimenticabile. A tutto ciò si aggiunge una costante vena malinconica, presente in misura particolare proprio nello stesso Commissario Montalbano. Un mix unico che rende inconfondibili i personaggi della saga letteraria nata dalla penna di Montalbano.

Andrea Camilleri Tiresia

Foto da Instagram @ghitaiacono

“Chiamatemi Tiresia, sono qui per raccontarvi una storia più che secolare che ha avuto una tale quantità di trasformazioni da indurmi a voler mettere un punto fermo a questa interminabile deriva. A Siracusa vi dirò la mia versione dei fatti, e la metterò a confronto con quello che di me hanno scritto poeti, filosofi e letterati. Voglio sgombrare una volta per tutte il campo da menzogne, illazioni, fantasie e congetture, ristabilendo i termini esatti della verità.”

Conversazioni su Tiresia è uno spettacolo teatrale scritto e interpretato da Andrea Camilleri e portato in scena l’11 giugno 2018 presso il Teatro Greco di Siracusa.

Il profeta reso cieco da Giunone (o da Atena?), punito perché solito rivelare i segreti degli dei, è il protagonista di una conversazione solitaria nel corso della quale lo scrittore, meditando ad alta voce sulla cecità e sul tempo, sulla memoria e sulla profezia, parla di sé e del suo viaggio nella vita e nella Storia.

“Ho trascorso questa mia vita ad inventarmi storie e personaggi. L’invenzione più` felice è stata quella di un commissario conosciuto ormai nel mondo intero. Da quando Zeus, o chi ne fa le veci, ha deciso di togliermi di nuovo la vista, questa volta a novant’anni, ho sentito l’urgenza di riuscire a capire cosa sia l’eternità` e solo venendo qui posso intuirla, solo su queste pietre eterne.”

Lo spettacolo, registrato e prodotto dalla Palomar di Carlo Degli Esposti, con le riprese in alta definizione e la regia cinematografica di Stefano Vicario, è diventato un evento speciale nei cinema il 5, 6, 7 e 22 novembre 2018, distribuito da Nexo Digital in collaborazione con i media partner Radio Deejay, Mymovies.it e con Sellerio.

Per questo film è stato assegnato ad Andrea Camilleri un Nastro d’Argento speciale.

Il 5 marzo 2019 il film è stato trasmesso su Rai Uno, eccezionalmente senza interruzioni pubblicitarie.
In futuro potrebbe essere proposto nelle scuole con uno speciale progetto dedicato, che permetterà agli studenti di prenotare esclusive matinée per la visione.

(fonte: vigata.org)

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