Puntura di zecca: i sintomi e che cosa fare, anche per il cane

Come riconoscere una puntura di zecca? Scopriamo i sintomi e soprattutto come reagire, anche se le vittime non dovessimo esser noi ma il nostro cane.

Sapevate che le zecche sono aracnidi, parenti stretti per intenderci di ragni, acari e scorpioni? Forse non è l’unica cosa che vi è sfuggita fino ad oggi di questi piccoli ma potenzialmente assai fastidiosi animaletti.

Noi di CheDonna.it allora abbiamo deciso di fare chiarezza, regalarvi una serie di nozioni non solo per individuare una puntura di zecca ma anche e soprattutto per porvi rimedio, intervenendo all’abbisogno su noi stesse ma anche sul nostro che, qualora fosse lui la vittima del caso.

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Puntura di zecca sintomi

Foto da Pixabay

Il motivo per cui le zecche decidono di venire a contatto con noi o con i nostri amici a quattro zampe è in realtà assai banale: per completare il loro ciclo vitale hanno infatti bisogno di consumare alcuni pasti di sangue. Noi siamo in pratica la loro portata principale anche se non la favorita: in generale preferiscono animali selvatici ma in caso di una scarsità del “boccone” preferito andremo bene anche noi.

Accorgersi di una puntura di zecca non è così automatico. Il più delle volte infatti non provoca né prurito né alcun genere di dolore. Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, non ci sono nemmeno conseguenze importanti: il morso di per sé non da infatti alcun problema al corpo umano, può però trasformarsi in veicolo per la trasmissione di microrganismi (batteri o virus), loro sì responsabili di varie malattie.

Tra le malattie più frequentemente trasmesse dalle zecche nel nostro Paese troviamo:

  • il morbo di Lyme
  • e l’encefalite da zecche
  • Meno comunemente rickettsiosi o febbre

Precisa però a tal proposito Ermenegildo Francavilla, direttore dell’Unità operativa di malattie infettive dell’Ospedale San Martino di Belluno:

“Perché le zecche possano trasmettere una malattia devono essere portatrici del germe responsabile, e non tutte lo sono […] Inoltre, nel caso della malattia di Lyme devono rimanere attaccate all’ospite per un tempo sufficiente a garantire il passaggio del batterio, cioè almeno 48 ore. Per questo, se un’eventuale zecca portatrice viene rimossa subito, il rischio di contrarre questa malattia si riduce notevolmente”.

Ma dove è più facile imbattersi in una zecca? Le zecche vivono ovunque ci siano erba alta e cespugli, o letti di foglie secche. Sono dunque di casa in zone collinari o di bassa montagna, ma non solo.

Le zecche sono solite appostarsi all’estremità delle piante, aspettando il passaggio di un animale o di un uomo per saltarci sopra e mettersi alla ricerca delle zone più calde, quelle dunque ben irrorata di sangue. Una volta scovata, vi conficcano il rostro (apparato boccale) e cominciano a succhiare il sangue. In genere rimangono attaccate all’ospite per qualche giorno e poi si lasciano cadere da sole.

Le zecche sono in generale particolarmente attive tra la primavera e il tardo autunno, all’incirca da maggio a fine ottobre. In generale però vi si può incappare spesso e volentieri, sebbene alcune precauzioni possano esser prese:

  • Evitare le zone boscose e cespugliose – Erba alta e lettiere di foglie sono zone rosse
  • Coprirsi il più possibile – Maglie a manica lunga e pantaloni lunghi, possibilmente infilati nelle calze, sono un’ottimo scudo.
  • Preferire indumenti chiari – simili vestiti permetteranno di individuare più facilmente l’ospite indesiderato
  • Proteggere gli animali domestici con adeguati farmaci antizecche – In questo modo non trasformeremo Fido in un veicolo a rischio, proteggendo lui ma di conseguenza anche noi stesse
  • Ispezionare bene il proprio corpo – in questo modo si potranno individuare subito eventuali zecche così da rimuoverle tempestivamente
  • Spazzolare gli indumenti – Prima di rientrare a casa sarà un modo per evitare di portare con sé questi animaletti

Puntura di zecca cosa fare

Nonostante tutte le possibili misure preventive il danno può comunque palesarsi e una zecca può comunque venire a contatto con la nostra pelle. Che cosa fare allora in simili circostanze?

La prima mossa sarà armarci di pinzette. Si tratta infatti dello strumento più idoneo per eliminare la zecca dal nostro corpo: l’animale va afferrato il più possibile vicino alla superficie della pelle e rimosso tirando dolcemente ma con decisione, cercando inoltre di imprimere un leggero movimento di rotazione verso sinistra. La zecca non va assolutamente schiacciata, cosa che favorirebbe la trasmissione di eventuali germi patogeni, e occorrerà poi pulire la pelle con un disinfettante non colorato.

Per circa 30-40 giorni l’area colpita andrà tenuta sotto controllo e verificare l’eventuale comparsa di eritemi che potrebbero esser sintomo della malattia di Lyme: si tratta in particolare di un anello rosso tondeggiante che si allarga sempre più.

Solo in questo caso sarà obbligatorio rivolgersi al medico, così come qualora comparissero febbre, mal di testa, malessere generale, ingrossamento delle ghiandole, dolori articolari. Altrimenti la rimozione casalinga della zecca sarà più che sufficiente.

Puntura di zecca cane

Su Fido e Micio, le zecche si attaccano preferibilmente dove il pelo è rado. Orecchie, tra le zampe, ascelle, inguine o addome sono dunque le zone da monitorare con maggior attenzione.

Al ritorno da ogni passeggiata oppure al termine di una giornata trascorsa rotolandosi in giardino, è indispensabile infatti controllare minuziosamente il manto dei nostri animali domestici, prestando particolare attenzione proprio a queste zone del corpo.

Qualora si trovasse qualche ospite indesiderato la prima mossa da compiere sarà, come per noi stessi, agguantare le pinzette: si afferra delicatamente la zecca e la si estrae con un movimento di rotazione (proprio come fosse una vite). Controllate poi la presenza di eventuali residui che potrete rimuovere con un ago sterile.

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Lasciate perdere alcool, olio od acqua ossigenata per costringere la zecca a mollare la presa: il rischio di trasmissione di agenti patogeni sale infatti, in simili circostanze, alle stelle.

Disinfettate, infine, il punto della cute in cui si era attaccata la zecca e controllaye l’area nei giorni successivi. Qualora notaste eventuali arrossamenti o gonfiori rivolgetevi subito al vostro veterinario di fiducia per accertamenti del caso.

Ricordate però che, come sempre, prevenire è meglio che curare: l’utilizzo regolare di un antiparassitario per cani e gatti è l’arma più efficace per proteggere i membri della famiglia a quattro zampe.

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