I diversi stili di attaccamento nel bambino: sicuro e insicuro

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I diversi stili di attacamento nel bambino (Istock Photos)

I diversi stili di attaccamento nel bambino: come capire quale stile il nostro modo di comportarci influenza la crescita di nostro figlio. Dall’attaccamento sicuro a quello insicuro

Impostare sin dai primi mesi di vita il corretto stile di attaccamento nel bambino è fondamentale per un sano sviluppo psicofisico in età adulta. La teoria dell’attaccamento spiega proprio questo, in base a diversi stili di attaccamento che possono instaurarsi sin dal principio nel bimbo. Questa teoria è stata ideata nel 1969 da Jhon Bowlby, considerato ad oggi il padre della teoria. Bowlby non è stato il primo ad occuparsi di questi argomenti e anche se inizialmente si rifaceva a studi e ricerche di altri viene comunque considerato il fondatore della teoria dell’attaccamento. Bowlby ha approfondito l’argomento con studi sperimentali, indagando sulle motivazioni intrinseche che legano il bambino ad una figura primaria, la madre, oltre alla ricerca di cibo. Lo psichiatra inglese notò che il piccolo non ricercava solo il nutrimento e si accorse che il legame, l’attaccamento, era legato alla ricerca di protezione, di serenità, di calore affettivo, di sensibilità da parte della madre. Fu allora che iniziò ad interrogarsi su quali fossero le conseguenze dei diversi tipi d’attaccamento, che identificò come sicuro o insicuro, su quali fossero i meccanismi che si attivano all’interno di questa relazione particolare e, in base a questi meccanismi, quale fosse il modo migliore per dare ai bambini un attaccamento sicuro.

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La teoria dell’attaccamento: cos’è?

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I diversi stili di attaccamento: la teoria dell’attaccamento ( Istock Photos)

La teoria dell’attaccamento dunque spiega l’esistenza nell’uomo di una tendenza naturale a ricercare per tutto l’arco di vita la vicinanza protettiva di una figura di riferimento (la madre o il padre) che accudisce e protegge, ogni volta che si costituiscono situazioni di pericolo, dolore, fatica, solitudine. Quando si raggiunge il riavvicinamento con essa, dopo una fase di lontananza, l’attivazione fisiologica e le emozioni si attenuano e l’individuo si tranquillizza. All’interno del sistema di attaccamento vengono evocate emozioni di paura, collera, tristezza, gioia e sicurezza, attraverso cui si modula la richiesta di cura e di vicinanza e  si sollecita nel genitore il sistema motivazionale innato di accudimento.

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Con il passare del tempo le modalità attraverso le quali si entra in relazione con le figure di riferimento si generalizzano, arrivando a formare rappresentazioni di sé, dell’altro e di sé con l’altro, schemi cognitivi interpersonali che regolano in direzioni individualmente diverse il comportamento di attaccamento su base innata. Queste rappresentazioni apprese costituiscono una caratteristica personale che modella le relazioni interpersonali, portando alla formazione di uno specifico stile di attaccamento. Vediamo nello specifico quali sono questi stili di attaccamento nel bambino.

L’attaccamento sicuro nel bambino: cos’è e come si sviluppa

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diversi stili di attaccamento nel bambino: l’attaccamento sicuro (istock Photos)

Questo tipo di attaccamento, detto sicuro, prevede che il bambino abbia sicurezza e protezione dalle vulnerabilità attraverso la vicinanza con i familiari. In questo contesto risultano fondamentali la sensibilità e la responsività materna che si esplicano in:

  • percezione accurata dei segnali espliciti e delle comunicazioni implicite del bambino,
  • interpretazione accurata dei segnali percepiti,
  • condivisione empatica,
  • risposta comportamentale, ossia prontezza e appropriatezza della risposta,
  • completezza della risposta e costanza (prevedibilità).

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Attraverso tale stile di attaccamento sicuro, il bambino apprende funzioni fondamentali per il suo sviluppo psico-fisico come:

  • Esplora l’ambiente con sicurezza, fattore che lo porterà ad un buon sviluppo cognitivo e sociale;
  • Sviluppa l’abilità di autoregolazione, che gli permetterà un efficace controllo degli impulsi e delle emozioni;
  • impara le basi della fiducia e della reciprocità, che gli serviranno come modello per tutte le future relazioni affettive;
  • Crea le basi per la formazione dell’identità, che includerà il senso di competenza, l’autostima e il giusto bilanciamento tra autonomia e dipendenza;
  • Da vita ad una morale per la società, che comporterà la formazione di atteggiamenti empatici e compassionevoli;
  • Sarà protetto da stress e traumi, attraverso la ricerca attiva di risorse e la resilienza;
  • Genera un sistema di credenze forti e consolidate, che comprendono una valutazione cognitiva del sé, del contesto familiare, degli altri e della vita in generale.

La formazione di una relazione di attaccamento sicuro tra madre e bambino è il principale fattore protettivo contro la formazione di comportamenti violenti e comportamenti antisociali.

Il bambino che ha un tipo di attaccamento sicuro, riuscirà a gestire gli impulsi violenti e a modellare la rabbia e le emozioni. Questo avviene poiché il ruolo dei genitori, in tal caso ha agito nel modo corretto, donando il giusto equilibrio nel gestire il tempo del gioco, del confronto, della nutrizione, del riposo e della pulizia. In sostanza insegnando al bambino le competenze che gradualmente lo aiuteranno a modulare il suo sistema nervoso. In più, un attaccamento sicuro promuove valori e comportamenti per il sociale che includono l’empatia, la compassione, la gentilezza e la moralità verso il prossimo. Si viene a stabilizzare un solido e positivo senso di sé. i bambini che hanno una basa sicura, caratterizzata da risposte appropriate da parte della famiglia e dalla sua disponibilità, hanno più probabilità di essere autonomi ed indipendenti durante l’arco dello sviluppo. Esplorano l’ambiente con poca ansia e maggiore abilità, sviluppando una maggiore autostima. Non solo, l’attaccamento sicuro implica una maggiore consapevolezza degli stati mentali degli altri, che non solo produce un rapido sviluppo della moralità, ma protegge il bambino dallo sviluppo di comportamenti antisociali.

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L’attaccamento insicuro nel bambino: cos’è e come si sviluppa

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Diversi stili di attaccamento: l’attaccamento insicuro (Istock Photos)

Sul lato prettamente opposto all’attaccamento sicuro, si sviluppa l’attaccamento insicuro. Questo stile di attaccamento, purtroppo viene accresciuto nei bambini che sono carenti di affetto, amore e protezione proprio dai genitori. I bambini con un marcato attaccamento insicuro (o disordinato) spesso diventano impulsivi, oppositivi, mancano di coscienza ed empatia, sono incapaci di dare e ricevere affetto e amore, esprimendo, quindi, rabbia, aggressività e violenza.

Ma quali sono le cause dello sviluppo dello stile di attaccamento insicuro?

Le cause possono essere diverse, tra queste troviamo:

  • Contributo genitoriali: abuso, depressione o patologie psichiatriche dei genitori
  • Contributi del bambino: difficoltà di temperamento, nascita prematura o problemi prenatali del feto nel bambino
  • Contributi ambientali: povertà, casa o comunità in cui si esperisce violenza e aggressività.

Nei bambini di età compresa tra i due e i tre anni, genitori non responsabili e trascuranti possono generare disperazione, eccessiva tristezza o l’esprimersi di una rabbia fuori controllo; questi bambini saranno portati a ricercare disperatamente l’attenzione dei genitori attraverso comportamenti negativi, caratterizzati da irrequietezza e irritabilità. A partire dai 5 anni tenderanno ad essere molto arrabbiati, oppositivi e a mostrare poco entusiasmo nell’apprendimento; svilupperanno inoltre una marcata incapacità di controllare gli impulsi e di gestire le emozioni.
Un tipo di attaccamento insicuro può provocare uno sviluppo nella crescita del bimbo non sano e mirato alla distruzione del sé e del sociale. In particolar modo, tale tipo di attaccamento può influenzare vari aspetti della vita del bambino, come per esempio:

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  • I propri pensieri: avrà credenze negative su sé stesso, sulle relazioni e sulla vita in generale, problemi di attenzione e di apprendimento e mancherà del ragionamento causa-effetto;
  • Le relazioni sincere: mancherà di fiducia verso gli altri, controllerà tutto e tutti, manipolerà, avrà relazioni instabili con i pari e tenderà ad incolpare gli altri per i propri errori;
  • Mancanza di empatia: saranno spesso presenti mancanza di empatia, di compassione e di rimorso.
  • Il benessere fisico: il bambino potrebbe presentare fenomeni corporei non idonei alla sua età, come farsi la pipì o la cacca addosso, potrebbe essere più incline agli incidenti e avere una bassa tolleranza del dolore;
  • Emozioni incontrollate: il bambino proverà una rabbia intensa, si sentirà spesso depresso e senza speranze, sarà lunatico, avrà paura e sperimenterà l’ansia, sarà irritabile e avrà delle reazioni emotive inappropriate di fronte agli eventi esterni;
  • Comportamento aggressivo: il bambino tenderà maggiormente ad essere oppositivo, provocatorio, impulsivo, bugiardo, fino a commettere piccoli furti, aggressivo, iperattivo e autodistruttivo.

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Il tipo di attaccamento che il bambino instaura con la madre è importante non solo in quanto è il frutto della qualità (da lui percepita) della sua vita di quel periodo ma anche perché definisce quello che Bowlby chiama “modello operativo interno”  la nostra rappresentazione di noi stessi (come persona che merita o no attenzioni, fiducia, risposte positive e costruttive, soddisfazione); degli altri (come persone su cui si può contare oppure no) e di come ci si può rapportare con loro. È giusto affermare però, che per quanto abbastanza stabile, ogni modello operativo interno può essere modificato/integrato sia con la volontà e un buon lavoro personale che (nell’infanzia o nell’età adulta) grazie ad altre esperienze affettive significative e positive.

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