Gravidanza, 33° settimana d’attesa: sintomi, crescita, consigli

Gravidanza, 33° settimana d’attesa: i sintomi nuovi, la crescita del bambino e i consigli su come affrontare la settimana in serenità

33 settimana di gravidanza

La gravidanza è giunta alla sua 33° settimana d’attesa. Sono ormai passati ben 231 giorni da quando avete scoperto che presto sareste diventate delle mamme. L’emozione, all’epoca era tanta, ed ora è ancora più forte perché vi state avvicinando sempre più all’incontro che vi cambierà la vita per sempre. Con questa 33° settimana, siete entrate nell’ottavo mese di gravidanza. L’ultimo trimestre è in corso e i sintomi legati ad esso sono ormai conosciuti dalla maggior parte di voi future mamme. In questa nuova settimana, vi sentirete molto probabilmente stanche (ed è normale), il pancione è sempre più grande e il vostro piccolo bebè cresce ora ogni giorno di più.

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I sintomi legati a questa 33° settimana di gestazione, sono da ricercare nella stanchezza generale che vi pervade e in altri disturbi, più o meno simili. Rispetto all’inizio, quando eravate nel primo trimestre, questi sintomi sono, per qualcuna di voi, più gestibili o, quantomeno, più sopportabili. Nausee mattutine, vomito, capogiri e svenimenti, infatti, sono completamente passati. Ma vediamo nello specifico, quali sono i nuovi disturbi che potreste incontrare nella trentatreesima  settimana d’attesa.

 I sintomi nella 33° settimana di gravidanza: consigli e cura

33 settimana di gravidanza
33 settimana di gravidanza, i sintomi (Istock Photos)

Con l’entrata nella 33° settimana di gestazione, alcune mamme potranno risentire di sintomi in modo più accentuato rispetto ad altre, o potrebbe capitare che alcune di voi, non risentono di uno o più dei disturbi che andremo ad elencare. Nulla di preoccupante, poiché ogni gravidanza viene vissuta diversamente da donna a donna. Ma se uno di questi sintomi viene vissuto con estremo dolore o, prolungato nel tempo, il consiglio è di contattare il vostro medico per una visita di controllo.

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Infatti, se senti spesso il bisogno di urinare  è del tutto normale. Il bimbo è basso e preme contro la vescica, ma se durante la minzione avverti una sensazione di bruciore parlane con il tuo medico perché potresti avere un’infezione urinaria.
Durante i nove mesi anche la febbre può essere un sintomo di un’infezione delle vie urinarie (soprattutto nel caso delle pielonefriti) a cui la futura mamma è decisamente più esposta.  Nelle donne incinte la presenza di queste o altre infezioni  viene indagata attraverso l’esame dell’urinocoltura che permette di identificare i batteri che causano il disturbo.

Ma vediamo nello specifico quali sono gli altri sintomi che potrete riscontrare in questa 33° settimana di gestazione:

  • contrazioni di Braxton Hicks: probabilmente avrai già sperimentato questo sintomo da qualche settimana, ma se non fosse così e solo ora, con l’inizio della venticinquesima settimana, accuserai questi dolori, sappi che rientrano nella normale routine gestazionale. Vediamo come si presentano le “false contrazioni”: sono degli spasmi addominali, simili alle doglie, che compaiono durante la fine del quinto trimestre ma anche più tardi. Nel corso di tale fenomeno, le fibre dei tessuti muscolari dell’utero si contraggono ripetutamente, ma non provocano forti dolori, sono quasi simili ai dolori mestruali, e a un indurimento del pancione. Le contrazioni di Braxton Hicks compaiono spontaneamente allo scopo di preparare l’utero al parto; con maggiore facilità, poi, queste si presentano come reazione a movimenti fetali, urti, stimolazione sessuale, eccessiva disidratazione o riposo insufficiente. Però non tutte le donne , durante la gravidanza, sperimentano queste false contrazioni. In entrambi i casi, è normale. Durante queste contrazioni, fai dei lunghi respiri e distenditi appena puoi, passeranno in un attimo.
  • Smagliature: le smagliature sono una controindicazione della gravidanza che, se non presa nel giusto tempo, può non andare più via. Con l’aumento del pancione e i chili in più, la pelle del corpo tenderà ad allargarsi e a stendersi nelle zone interessate quali: pancia, fianchi, glutei, gambe e seno. Questo stiramento dell’epidermide è, ovviamente normale, ed è importantissimo che la pelle sia tenuta costantemente idratata con una crema o un olio specifico sia la mattina che la sera. Quindi prendi l’abitudine di massaggiarti le parti interessate con un olio alle mandorle dolci o una crema antismagliature, in tal caso preverrai il formarsi delle smagliature rendendo la pelle elastica e pronta ai cambiamenti futuri. Dovrai continuare ad usare la crema anche dopo il parto, per l’effetto opposto. Infatti le smagliature, come si sa bene, possono nascere per un peso eccessivo e veloce o, al contrario, per un calo di peso altrettanto rapido (come avviene dopo il parto). Ricorda anche di praticare esercizio fisico regolarmente e mantenere il tuo corpo idratato, l’acqua è il primo nemico delle smagliature!
  • gonfiore di mani e piedi (a causa dell’aumento di flusso sanguigno e della ritenzione di fluidi). L’aumento del volume sanguigno va dal 30% al 50% durante tutta la gravidanza e può portare una forte sensazione di affaticamento nonché all’insorgenza della sindrome delle gambe senza riposo, cha è anch’essa uno dei sintomi legati a queste ultime settimane d’attesa. Questa sindrome è un disturbo che provoca un bisogno urgente, quasi incontrollabile di muovere le gambe, spesso accompagnato da sensazioni spiacevoli. Una volta mosse le gambe il fastidio scompare, ci si sente riposati e le percezioni spiacevoli spariscono. Il bisogno di muoversi e le sensazioni spiacevoli si verificano quando si è a riposo e inattivi, quindi tendono ad essere avvertite maggiormente di sera o durante la notte, ecco perché, di conseguenza si hanno anche disturbi legati al sonno. Mentre, per ciò che riguarda ritenzione dei fluidi, questi potrebbero portare ad un gonfiore del tunnel carpale: infatti, premendo sui nervi produce un’ intorpidimento ed un formicolio nelle mani, appunto: sindrome del tunnel carpale, altro sintomo legato all’ultimo trimestre di gravidanza.
  • indigestione e bruciori di stomaco: anche questo fastidio, legato principalmente ad una cattiva digestione, potrebbe essere presente da un bel po’ . Ciò è dovuto al tuo pancione e, in particolar modo, agli organi interni che si spostano per far spazio al tuo bambino sempre più grande. Questo spostamento si tramuta in difficoltà nella digestione e in bruciore gastrointestinale. Scomparirà quando partorirai, per ora, il rimedio da adottare è seguire una dieta equilibrata, prediligendo pasti leggeri e facilmente digeribili. Bere molta acqua e fare attività fisica quotidiana.
  • Mal di schiena: come abbiamo già accennato, alcuni dei sintomi potresti già averli accusati da un po’ di tempo. il mal di schiena, per esempio è tra questi. È probabile che la parte bassa della schiena ti possa far male particolarmente, questo perché con l’avanzare del pancione, la tua postura subisce gradualmente delle modifiche “sbagliate” procurandoti, per l’appunto, dolore. Il tuo centro di gravità si è spostato e ciò influisce sulla tua povera schiena. Il consiglio è di riposarti appena puoi, facendo in modo di tenere sempre le gambe un po’ rialzate, con un cuscino sotto, e quando sei sdraiata cerca di stenderti su di un lato, così facendo non farai pressione sulla colonna vertebrale. Un altro rimedio che puoi anche  provare a fare è qualche esercizio per alleviare il mal di schiena. Ad esempio, un esercizio semplice contro la lombalgia consiste nel mettersi a gattoni e incurvare la schiena verso l’alto espirando. Poi contraendo i muscoli addominali e i glutei si porta il bacino in avanti. Quindi si torna alla posizione di partenza inspirando e rilassando i muscoli. Ripetere 10 volte.
  • Gambe pesanti: le gambe sembreranno più pesanti perché il flusso di sangue al cuore è più difficoltoso. Ottimo rimedio è fare getti di acqua fredda sulle caviglie e dormire con un cuscino sotto le caviglie.
  • Sudorazione e vampate di calore: In questo settimo mese, suderai molto più del normale. Bevi molto, per migliorare il drenaggio e alleviare, così, anche il gonfiore alle gambe, oltre che per scongiurare la disidratazione. Un consiglio è vestirti a strati in modo che potrai spogliarti gradualmente, se dovessi avvertire caldo improvvisamente. Indossa sempre indumenti comodi, in tessuto traspirante e in cotone.

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Come cresce il bambino nella 33° settimana di gravidanza

sviluppo del feto alla 33 settimana
Feto alla 33 settimana di gravidanza (Istock Photos)

In questa nuova settimana il tuo bambino, cresce a vista d’occhio, ogni giorno sempre di più. Infatti ora sarà lungo all’incirca 44 centimetri e peserà più di 2 chilogrammi: é all’incirca come un ananas grande.

I bambini prematuri nati nella trentatreesima settimana di gravidanza hanno ottime probabilità di sopravvivenza: circa il 98%, e senza rischi di complicazioni a lungo termine o problemi di sviluppo. Il sistema immunitario del bambino si sta rapidamente sviluppando, con gli anticorpi che passano dal tuo corpo al suo, così che dopo la nascita lui potrà combattere le malattie e le infezioni.

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Anche lo sviluppo dei suoi organi interni in queste ultime settimane sono quasi completi. Infatti proprio questa settimana è fondamentale per la crescita dell’apparato respiratorio del bambino. I suoi polmoni sono abbastanza maturi da permettere al tuo bambino di respirare da solo (se lo dovessi partorire ora). Devi sapere però, che i bambini nati nella trentatreesima settimana, vengono tenuti in ventilazione assistita per alcune settimane dopo la nascita, così che i loro polmoni possano pompare ossigeno e anidride carbonica ad un ritmo stabile. Anche il liquido amniotico raggiunge il suo massimo volume attorno a questa settimana di gravidanza. Questo liquido non contiene sostanze nutritive; contiene però diversi enzimi che svolgono importanti funzioni per lo sviluppo del nascituro: alcuni di questi hanno delle proprietà antisettiche e proteggono il piccolo dal rischio di infezioni, altri favoriscono la maturazione dei suoi polmoni.

In questa settimana, il cervello del tuo bambino ha uno sviluppo eccezionale e rapido. Infatti proprio ora, miliardi e miliardi di neuroni in formazione, aiutano a rende il tuo bebè in grado di usare tutti e cinque sensi.

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Le scansioni cerebrali che vengono eseguite attorno a questa settimana, mostrano l’esistenza di separati cicli di sonno, i quali indicano che il tuo bambino potrebbe già sognare e sognarti. Nell’ottavo mese di gravidanza, il tuo bambino potrebbe già riconoscere persino le emozioni della madre e di chi gli sta intorno, compreso, ovviamente il papà. L’ultima fase della gravidanza è cruciale per lo sviluppo del suo sistema immunitario, il quale sta preparando il tuo bambino a vivere nel mondo esterno. Il bambino avrà bisogno, immediatamente dopo la nascita, del tuo colostro e del tuo latte per rafforzare le sue difese immunitarie e per combattere le infezioni e le malattie. In questo caso è indispensabile e molto importante per un corretto sviluppo del sistema immunitario del tuo bimbo, che tu possa allattarlo almeno nei primi 6 mesi di vita.

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In questa 33° settimana di gravidanza, ma in realtà, già da qualche settimana, il tuo bambino non ha molto spazio per compiere quei movimenti convulsi che percepivi all’inizio del terzo trimestre. I livelli della sua attività dipendono anche da ciò che avviene attorno o che riguarda la madre: per esempio, dai rumori esterni, e da quando e da che cosa mangi. Il bimbo già si comporta da neonato, aprendo gli occhi quando è sveglio e distinguendo il giorno dalla notte. Le pareti dell’utero che sono in graduale assottigliamento, permettono ad una maggiore quantità di luce di penetrare e di far capire al tuo bambino quando è giorno.  In molti casi, il bambino si sistema entro la trentunesima settimana, e quindi in questa 33° settimana dovrebbe già essere nella posizione cefalica (a testa in giù) ; ma é anche normale che possa ancora trovarsi in posizione podalica (con i piedi verso il basso) o anche trasversalmente (disteso sul lato): comunque ha ancora tempo per ruotarsi fino a raggiungere la corretta posizione.

Come cambia il corpo della donna nella 33° settimana di gravidanza

In questa 33° settimana di gravidanza, il tuo pancione è aumentato di volume in modo notevole. D’altronde sei arrivata al penultimo mese di gravidanza, e da questo mese in poi, sino al giorno della nascita del tuo bambino, il tuo peso aumenterà considerevolmente di settimana in settimana. Parliamo di circa 300/500 grammi a settimana in più e sino ad ora, dall’inizio della gestazione, avrai preso mediamente dai 10 ai 12 chilogrammi. Mentre, per le donne in attesa di un parto gemellare, il peso sarà leggermente più elevato, si parla di 600/700 grammi in più a settimana per un totale acquistato sin ora, dall’inizio della gravidanza, di 13/14 chilogrammi. A questo punto, la cima l’utero si trova all’incirca 13 cm sopra il tuo ombelico.

Le tue articolazioni pelviche così come i muscoli sono allentati per effetto dell’ormone relaxina che viene prodotto  dal tuo corpo in gravidanza. Ma il funzionamento di questo ormone non incide però solamente sull’area pelvica, ma rilassa anche i muscoli e le articolazioni di altre parti del corpo, portando dolori e fastidi.

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Se in questa settimana ti senti troppo incasinata tra le mille cose che hai da pensare e fare, fermati e rilassati.  Accetta il fatto che anche il tuo “cervello è in gravidanza”, e tieni presente che sei ancora in tempo per fare tutto quanto è necessario. Ci sono tante tanti dubbi che, più o meno consapevolmente potrebbero attraversare la tua mente in questo periodo. Tutte domande che caratterizzano una buona madre, non devi preoccuparti se hai qualche ansia in più, d’altronde la tua vita fra un mese sarà stravolta ed è del tutto normale sentirsi un po’ preoccupata. Per rilassarti e scacciare i pensieri ti consiglio di fare un po’ di esercizio fisico, possibilmente, all’aria aperta. E pensare che tra non molto sarai la mamma di uno splendido bambino che ti amerà alla follia.

Esami da fare nella 33° settimana di gravidanza
esami da fare in gravidanza
Gravidanza, esami da fare alla 33 settimana (Istock Photos)

In questa settimana gli esami che il tuo ginecologo ti prescriverà, saranno sicuramente, l’esame delle urine. Oltre ad un esame del sangue completo per valutare la tolleranza al glucosio, la maggioranza delle donne non necessita di ulteriori esami medici e test di screening,  per individuare l’eventuale presenza di diabete gestazionale ed il rischio di anemia.

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Alle donne i cui esami evidenziano bassi livelli di ferro, vengono  normalmente prescritti degli integratori di vitamine e acido folico aggiuntivo, e viene loro chiesto di rifare  un altro esame del sangue nel giro di poche settimane. Nelle ultime fasi della gravidanza, nel caso venissero individuate infezioni o complicazioni come la rottura delle membrane, il  medico potrebbe prescrivere  anche un test di screening come l’amniocentesi. Ma questi casi sono davvero rari.

Se presenti alcuni sintomi gravi e non comuni, chiama il tuo medico. Nello specifico se accusi: dolore o bruciore quando fai la pipì, o vedi urine scure giallognole od arancioni, con o senza cattivo odore, accompagnate da dolore addominale o alla parte bassa della schiena (attorno ai reni), secrezioni dense e bianche o gelatinose e verdastre/giallognole, nausea e prurito vaginale. Queste potrebbero indicare infezioni al tratto urinario o ai reni.  Ma chiama il medico anche se hai sete estrema e secchezza della bocca, assieme a stimoli anomali ed urgenti di urinare, una vista che si sfoca all’improvviso, affaticamento estremo, vertigini e chetoni nelle urine, questi potrebbero indicare diabete gestazionale.

Il consiglio per evitare ulteriori disagi è quello di bere molta acqua e liquidi in generale che ti aiutino a gestire meglio i sintomi più comuni, come la costipazione e la ritenzione idrica lavando via dal tuo sistema i materiali di scarto e le tossine. Ricordati di tenere regolarmente conto dei calci del feto per avere traccia di tutti i tipi di movimento fetale e per assicurarti della sua buona salute. E ultimo consiglio ma importante anch’esso è quello di fare regolarmente degli esercizi fisici per rafforzare il pavimento pelvico, in particolar modo gli esercizi di Kegel, ti aiuteranno nella respirazione, il giorno del parto ma soprattutto nel tenere allenati i muscoli pelvici.

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