Gravidanza, trentesima settimana d’attesa: sintomi e crescita

30° settimana di gravidanza

Gravidanza, trentesima settimana d’attesa: i sintomi comuni e la crescita del bambino. Come cambia il corpo della donna e quali esami da fare in questa settimana.

La gravidanza è giunta alla sua trentesima settimana di gestazione. Sei giunta all’ultima settimana del settimo mese e rimangono solo dieci settimane all’incontro che ti cambierà la vita per sempre. L’emozione è tanta e, a volte, incontenibile – causa degli ormoni che ti rendono sensibile a tutto . Sono già passati  210 giorni da quando ha scoperto che presto saresti diventata mamma di un piccolo gioiello. Ora, la maggior parte del percorso è compiuto e tutti i sintomi legati all’inizio della gravidanza non ci sono più. Disturbi come vomito, nausee gravidiche, capogiri e vertigini ora, sono solo un lontano ricordo. Ma è anche vero che con questo ultimo trimestre, altri sintomi hanno fatto la loro comparsa. Infatti, in questa trentesima settimana, molte future mamme risentono di disturbi legati al sonno o ad un affaticamento crescente. Ma vediamo ora nello specifico, quali sono questi nuovi sintomi legati all’inizio di questa trentesima settimana d’attesa e, vediamo il modo di “superarli” con rimedi naturali.

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Sintomi comuni nella trentesima settimana di gestazione

In questa trentesima settimana probabilmente alcuni dei sintomi che andremo a descrivere saranno già stati accusati da alcune di voi. Per altre, invece, saranno disturbi nuovi ma, in entrambi i casi tutte accomunate dagli stessi. Ricordiamo che ogni gravidanza è vissuta in modo diverso, poiché ogni donna è a se e percepisce fastidi più o meno simili. Quindi non preoccupatevi se non riscontrate alcuni di questi disturbi che descriveremo e, anzi ritenetevi fortunate.

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  • Bruciore di stomaco e difficoltà nella digestione: questo è uno dei sintomi che si riscontrano sin dall’inizio della gravidanza, per alcune, per altre potrebbe insorgere con l’aumento del volume del pancione, proprio perché il vostro bimbo crescendo, occuperà sempre più spazio e questo fa si che i vostri organi interni si sposteranno per creare lo spazio adatto. Con lo spostamento dei vostri organi, avrete quindi difficoltà a digerire alcuni alimenti o, anche tutti, e di conseguenza avrete bruciore gastrointestinale. Nulla di preoccupante, purtroppo questo è uno di quei sintomi che vi porterete fino al giorno del parto. Il rimedio in tal caso è prediligere una dieta leggera, ricca di frutta e verdura ma anche di alimenti altamente digeribili. Cercate anche di fare esercizio fisico (se il medico vi da l’ok), in questo modo accelerate la digestione.
  • perdita di appetito parziale: questo a causa dei livelli ormonali in cambiamento e dell’utero in crescita;
  • gonfiore o edema di caviglie e piedi, a causa della ritenzione idrica e dell’aumento di volume sanguigno che in alcune donne è del 30 per cento in più rispetto al normale. Infatti l’edema è un accumulo di liquidi nel corpo che si manifesta sotto forma di gonfiore sulla zona colpita; una delle cause più comuni di comparsa è la ritenzione idrica che in gravidanza è facile che compaia, per questo motivo è importantissimo bere molta acqua.
  • seno indolenzito: da cui fuoriesce il colostro, un liquido giallognolo e denso che contiene degli anticorpi che aiutano il  bambino a prevenire, nei primi giorni successivi alla  nascita, le malattie e le infezioni più comuni) nulla di preoccupante, quindi se vedi delle fuoriuscite. In tal caso il rimedio per non sporcarti è usare le coppette raccogli latte.
  • vene a ragno: caratterizzate da vene rossicce e rigonfie, che sporgono da un punto rosso centrale, che ricordano appunto un ragno. Potresti risentire anche di vene varicose e di emorroidi.
  • Insonnia: potresti accusare qualche problema di insonnia, è normale poiché i cambiamenti ormonali e le piccole ansie fanno la loro parte. Se l’insonnia diventa un serio problema la cosa che devi fare è parlarne con il tuo ginecologo di fiducia che può prescriverti qualche prodotto che ti aiuterà a dormire, rilassati e sentirti meno stressata. Cerca di cambiare abitudini e usare qualche strategia per favorire il sonno: non bere troppo prima di andare a letto. Bere una quantità eccessiva di acqua la sera, significa dover alzarsi e fare la pipì proprio mentre stai per prendere sonno. Per evitare ciò sarebbe bene fare scorta di liquidi soprattutto mattina e pomeriggio e poi, la sera e la notte, bere solo quando ne senti davvero la necessità per prevenire la disidratazione. Se compaiono disturbi del sonno è possibile provare anche, alcune tecniche di respirazione e rilassamento, oltre a utilizzare un cuscino aggiuntivo per trovare la posizione più comoda. In genere è sconsigliato alle donne a partire dal terzo trimestre dormire a pancia in giù (cosa che risulta anche piuttosto complicata), mentre anche la posizione supina può essere particolarmente scomoda e può rendere più difficoltoso l’afflusso del sangue. L’ideale sarebbe dormire sul fianco, una posizione più comoda per la mamma e che consente anche al feto di assorbire i nutrimenti necessari dalla placenta.
  • contrazioni di Braxton-Hicks: sono degli spasmi addominali, simili alle doglie, che compaiono durante la fine del quinto trimestre ma anche più tardi. Nel corso di tale fenomeno, le fibre dei tessuti muscolari dell’utero si contraggono ripetutamente, ma non provocano forti dolori, sono quasi simili ai dolori mestruali, e a un indurimento del pancione. Le contrazioni di Braxton Hicks compaiono spontaneamente allo scopo di preparare l’utero al parto; con maggiore facilità, poi, queste si presentano come reazione a movimenti fetali, urti, stimolazione sessuale, eccessiva disidratazione o riposo insufficiente. Però non tutte le donne , durante la gravidanza, sperimentano queste false contrazioni. In entrambi i casi, è normale. Durante queste contrazioni, fai dei lunghi respiri e distenditi appena puoi, passeranno in un attimo.
  • sindrome delle gambe senza riposo: La sindrome delle gambe senza riposo è un disturbo che provoca un bisogno urgente, quasi incontrollabile di muovere le gambe, spesso accompagnato da sensazioni spiacevoli. Una volta mosse le gambe il fastidio scompare, ci si sente riposati e le percezioni spiacevoli spariscono. Il bisogno di muoversi e le sensazioni spiacevoli si verificano quando si è a riposo e inattivi, quindi tendono ad essere avvertite maggiormente di sera o durante la notte, ecco perché, di conseguenza si hanno anche disturbi legati al sonno. In genere insorge dopo i 40 anni, ma può comparire a qualunque età. Durante la gestazione, in particolare, il disturbo arriva a colpire il 28% delle donne, in modo accentuato nel terzo trimestre, per poi scomparire da sé poco prima del parto. Questa sindrome è spesso causata da due fattori: la mancanza di ferro oppure dall’aumento dei valori degli estrogeni, gli ormoni che in gravidanza aumentano considerevolmente.
  • sogni strani e vividi: probabilmente per effetto dell’aumento dei livelli ormonali anche se – occorre precisare – i medici stanno ancora cercando di capirne la causa.
  • disfunzione della sinfisi pubica: la sinfisi pubica è l’articolazione cartilaginea, che unisce il pube di destra al pube di sinistra e risiede davanti a e leggermente sopra la vescica urinaria. Nelle donne in stato interessante, i legamenti della sinfisi pubica diventano più flessibili; tale cambiamento avviene in previsione del parto: i legamenti più flessibili, infatti, aumentano l’elasticità della sinfisi pubica, rendendo così più semplice il passaggio del bimbo, al momento della nascita. La disfunzione della sinfisi pubica è una condizione dolorosa, che insorge a seguito di eccessivo rilassamento dei legamenti della sinfisi pubica.

Altri sintomi comuni potrebbero essere: mal di schiena e sbalzi d’umore. vene varicose ed emorroidi, smagliature su pancia, seno, gambe e fianchi, dolore al coccige, dolore pelvico e minzioni frequenti.

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Come cresce il bambino nella trentesima settimana di gravidanza

sviluppo del feto
30 settimana di gravidanza, sviluppo del feto (Istock Photos)

In questa settimana il tuo bimbo è sempre più grande, infatti ora è lungo, dalla testa ai piedi, ben 40 centimetri e pesa all’incirca 1500 chilogrammi.

La trentesima settimana é un traguardo importante nello sviluppo del feto, poiché i bambini che nascono (prematuramente) dopo la trentesima settimana hanno più del 92% di probabilità di sopravvivere senza grosse complicazioni se vengono supportati da una corretta terapia intensiva. In questa trentesima settimana di gravidanza il bambino potrebbe sistemarsi nella posizione a testa in giù, detta cefalica, per prepararsi al parto.

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In questa settimana il bambino si muove tanto e questi movimenti si vedono chiaramente sulla pancia, se non gli piace la posizione nella quale ti trovi farà di tutto per fartelo capire.

Per ciò che riguarda lo sviluppo dei suoi organi interni, in questa fase sono tutti completamente formati, e proprio un altro importante cambiamento che si verifica in questa settimana, è dato dal il midollo osseo che ha il compito di produrre i globuli rossi. Questo suo sviluppo “equipaggia” ulteriormente il futuro bambino, in modo da consentirgli di poter sopravvivere da solo dopo la nascita.

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La vista del feto è ora abbastanza matura da permettergli di seguire coi suoi occhi la fonte di luce nel caso tu dovessi accendere una torcia verso la tua pancia. Probabilmente all’interno dell’utero è in grado di vedere perfino il mondo attorno a sé; tuttavia, in questa trentesima settimana, il bambino terrà probabilmente gli occhi chiusi per la maggior parte del tempo. I calci ed i pugni del feto sono abbastanza forti da farti sentire che la sua forza sta crescendo: i suoi movimenti non sono come prima leggeri e tremolanti; ed alcuni suoi calci potrebbero anche a farti un po’ di male. Ti stai probabilmente abituando ai suoi ritmi sonno-veglia e ai suoi modi di muoversi. Questi movimenti nell’ultime settimane diminuiranno per via del poco spazio che avrà a disposizione. Sarà quindi più calmo e diminuirà i movimenti fetali. Già da qualche settimana, prendi l’abitudine di tenere un diario dei movimenti del bambino contando i suoi calci e pugni. Rimani in silenzio per qualche minuto due volte al giorno, e poi registra i suoi calci o qualsiasi altro suo movimento. Dieci movimenti in un’ora (od anche meno) significano che tutto sta andando bene. Se il bambino dovesse muoversi di meno, bevi del succo di frutta, oppure fai uno spuntino, poi sdraiati e ricomincia a contare.

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Come cambia il corpo della donna nella trentesima settimana di gravidanza

Sei quasi alla fine del settimo mese di gravidanza e stai per entrare nell’ottavo mese. Il settimo mese, infatti, si conclude a 30 settimane + 4 giorni. Nel corso di questo trimestre di gravidanza, la maggior parte delle donne aumenta di circa mezzo chilo alla settimana.  Il tuo pancione, aumentando sta anche spostando il tuo baricentro e ciò vuol dire che devi stare attenta a dove metti i piedi perché avrai maggiore facilità ad inciampare. Infatti gli aumentati livelli di ormone relaxina, contribuiscono ad allentare le tue articolazioni ed i tuoi muscoli, rendendoti più goffa del solito.

Continua a tenere sotto controllo il tuo peso e presta attenzione a ciò che mangi. E’ importante seguire uno stile di vita sano e rilassato: lo stress e la stanchezza eccessiva possono favorire le contrazioni. Infine una particolare attenzione se la contrazione si accompagna a vampate di calore e tachicardia possono essere il segno di un rischio di aborto. In questo caso contatta immediatamente il tuo medico per un controllo. In questo periodo valuta insieme al tuo medico se non sia il caso di andare in congedo lavorativo, che può essere richiesto due mesi prima del parto. Molto dipende da come ti senti, dal tuo grado di stanchezza e da come sta procedendo la gravidanza.

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Pratica attività sportiva regolarmente e almeno ¾ volte la settimana. L’ideale è seguire un corso prenatale di yoga o nuoto per gestanti, ma anche una semplice passeggiata a ritmo sostenuto andrà più che bene per sentirti in forma e serena.

Se ancora non l’hai fatto, inizia a pensare di iscriverti al corso pre-parto. Mediamente questi generi di corsi, che farai nella struttura dove andrai a partorire, iniziano intorno alla 32° settimana di gravidanza e durano circa per 8/9 incontri. Specie se sei alla tua prima gravidanza, il consiglio è seguire il corso magari insieme al futuro papà. In questo modo sarete un po’ più preparati quando arriverà il vostro piccolo bebè.

Consigli utili  nella trentesima settimana di gravidanza

In questa trentesima settimana, se sei favorevole all’anestesia epidurale, informarti per tempo nella struttura che hai scelto per partorire e, se disponibile, prendi accordi con il reparto di ostetricia per ottenere un appuntamento con l’anestetista, perché per ottenere l’epidurale il giorno del parto, dovrai sottoporti a una visita anestesiologica.

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Un’ecografia fatta in questa settimana, mostra il bambino muoversi molto, e che con le sue mani, ora del tutto sviluppate, afferra il cordone ombelicale oppure i suoi piedi. Chiama il tuo ginecologo o  la tua ostetrica se non senti muovere il feto nel periodo della sua «fase attiva»per più di 3-4 ore , anche se il tuo bimbo ora si muove di meno per via del poco spazio. Oppure chiama il medico se hai affaticamento estremo e stordimento con mal di testa costante, dolore all’alto addome, improvviso edema al volto, alle mani ed ai piedi, alterazioni visive, nausea, vomito ed aumento di peso improvviso e senza una spiegazione, perché queste circostanze  potrebbero indicare un’ipertensione, oppure una preeclampsia. Se accusi contrazioni che diventano man mano sempre più frequenti con, sanguinamento vaginale, aumento di pressione nell’area pelvica, dolore alla parte bassa della schiena, crampi simil-mestruali, sintomi simil-influenzali (nausea, vomito, diarrea, vertigini), secrezioni arancioni o rossicce (perdita del tappo mucoso) e perdite abbondanti ma flebili di fluido chiaro contatta il dottore o recati al pronto soccorso, poiché queste cose che potrebbero indicare un parto prematuro.

Da un paio di settimane dovresti averlo già fatto ma, se ancora non l’hai fatto, ricorda di tenere a portata di mano il tuo “borsone nascita”, con l’essenziale per il nascituro e per te. Per ciò che riguarda la tua dieta, continua a seguire un regime alimentare con cibi ricchi di calcio, come il latte, lo yogurt ed il formaggio magro, in quanto il calcio è fondamentale per le fasi finali dello sviluppo osseo fetale. Includi anche cibi ricchi di ferro (verdure a foglia, fagioli, ecc.), e prendi degli integratori di ferro (se prescritti dal tuo medico) in modo tale che il tuo bambino possa immagazzinarlo e crescere correttamente fino al primo anno di età. L’acido folico e le vitamine dovrai continuarle a prendere anche dopo il parto, e se deciderai di allattarlo al seno, dovrai continuare a prendere l’acido folico per l’intera durata dell’allattamento.

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Evita di usare il computer subito prima di andare a dormire, così come devi evitare l‘uso di bevande contenenti caffeina, teina. Mentre  prendi l’abitudine di ascoltare della musica rilassante che ti aiuterà a combattere l’insonnia del terzo trimestre ed dormire meglio e, per di più rilasserà anche il tuo bambino che, a questo stadio della gravidanza, percepisce chiaramente tutti i suoni.

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