Gravidanza, trentaduesima settimana d’attesa: sintomi e crescita

Gravidanza, trentaduesima settimana d’attesa: quali sono i sintomi comuni alle donne e come cresce il bambino in questa settimana. Consigli pratici e esami da fare

32 sett di gravidanza

La gravidanza è giunta alla sua trentaduesima settimana di gestazione. Sono ormai passati 224 giorni da quando avete scoperto che presto sareste diventate delle mamme! Il cammino è stato lungo ma, ora, che siete a metà del terzo trimestre, i passi che vi separano dall’abbracciare il vostro piccolino, sono pochi. Con questa trentaduesima settimana d’attesa siete a tutti gli effetti nell’ottavo mese di gravidanza e, molto probabilmente, alcune di voi, risentono di disturbi legati proprio a questo periodo. La notizia positiva è che, per fortuna, non avete più quei sintomi odiosi legati al primo trimestre di gravidanza: nausee gravidiche, capogiri, svenimenti e, soprattutto vomito, sono orami un lontanissimo ricordo. Ma, la gravidanza è una strada “impegnativa” e ogni mese, ogni settimana, qualche vecchio disturbo lascia il posto ad un nuovo sintomo. Tutto rientra nella normale routine gestazionale, d’altronde, state mettendo al mondo un essere umano e tutto avviene dentro di voi! Una rivoluzione magica e naturale. I sintomi sono, di conseguenza, una normalità e, anzi, fanno presagire il buono stato della gravidanza. Certo, nei limiti, se doveste accusare di alcuni sintomi che non riconoscete tra quelli  che andremo ad elencare, o se persistono per più di 24 ore continuative, il consiglio è di contattare subito il vostro ginecologo di fiducia. Ma vediamo ora quali sono i disturbi legati proprio a questa trentaduesima settimana d’attesa.

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I Sintomi nella trentaduesima settimana di gravidanza: cura e consigli pratici

I sintomi che troverete in questa trentaduesima settimana, potrebbero, per molte di voi, essere già presenti da qualche settimana prima o, poterbbe accadere, che al contrario, alcune di voi future mamme, non risentano di questi disturbi. In entrambi i casi, nulla di cui preoccuparsi, poiché ogni granvidanza viene vissuta in modo singolare da ogni donna e quindi i sintomi legati ad essa, possono variare da donna a donna. Vediamo quali, nello specifico, sono i sintomi nella trentaduesima settimana di gravidanza:

  • un dolore al petto ed una mancanza di fiato: questo è  causato dell’utero che mette pressione sulle tue coste e sui polmoni, impedendo loro di espandersi nel modo corretto.
  • Reflusso gastroesofageo, bruciore allo stomaco e difficoltà a digerire: la difficoltà a digerire è sintomo molto comune in gravidanza. Bruciori gastrici, mal di stomaco e acidità sono dipesi dallo spostamento dei tuoi organi interni con l’avanzare del peso del tuo bambino. Gli organi fanno spazio al tuo piccolo bebè e ciò comporta una maggiore difficoltà nel tratto gastrointestinale, procurandoti anche – ma non sempre – maggiore difficoltà nella regolarità intestinale. Assumi cibi e bevande leggere, segui una dieta bilanciata che privilegi verdura e frutta, non dimenticando le fibre (utilissime per chi soffre di stipsi/stitichezza).
  • contrazioni di Braxton Hicks: probabilmente avrai già sperimentato questo sintomo da qualche settimana, ma se non fosse così e solo ora, con l’inizio della venticinquesima settimana, accuserai questi dolori, sappi che rientrano nella normale routine gestazionale. Vediamo come si presentano le “false contrazioni”: sono degli spasmi addominali, simili alle doglie, che compaiono durante la fine del quinto trimestre ma anche più tardi. Nel corso di tale fenomeno, le fibre dei tessuti muscolari dell’utero si contraggono ripetutamente, ma non provocano forti dolori, sono quasi simili ai dolori mestruali, e a un indurimento del pancione. Le contrazioni di Braxton Hicks compaiono spontaneamente allo scopo di preparare l’utero al parto; con maggiore facilità, poi, queste si presentano come reazione a movimenti fetali, urti, stimolazione sessuale, eccessiva disidratazione o riposo insufficiente. Però non tutte le donne , durante la gravidanza, sperimentano queste false contrazioni. In entrambi i casi, è normale. Durante queste contrazioni, fai dei lunghi respiri e distenditi appena puoi, passeranno in un attimo.
  • stimolo urgente ad urinare e perdite di urina quando starnutisci o ridi: la causa è data dalla maggiore pressione dell’utero in crescita sul tuo tratto urinario. Nulla di preoccupante.
  • Stanchezza e fiato corto: in questa settimana il fiato diventa corto e ti senti più debole del solito. E’ normale perché il bambino brucia le sue calorie e richiede energie dal tuo organismo.  In tal caso cerca di scegliere alimenti adatti al tuo stato e segui con cura una dieta leggera ma nutriente.
  • gonfiore o edema di caviglie e piedi, a causa della ritenzione idrica e dell’aumento di volume sanguigno che in alcune donne è del 30 per cento in più rispetto al normale. Infatti l’edema è un accumulo di liquidi nel corpo che si manifesta sotto forma di gonfiore sulla zona colpita; una delle cause più comuni di comparsa è la ritenzione idrica che in gravidanza è facile che compaia, per questo motivo è importantissimo bere molta acqua.
  • vene a ragno: caratterizzate da vene rossicce e rigonfie, che sporgono da un punto rosso centrale, che ricordano appunto un ragno. Potresti risentire anche di vene varicose e di emorroidi.

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  • mal di testa e stordimento: all’insorgenza del mal di testa in gravidanza può contribuire la combinazione di vari fattori, come ansia, stanchezza, peggioramento del sonno, nonché abitudini alimentari e disidratazione. Di solito, il mal di testa gravidico può trarre beneficio dal riposo e dal ricorso a semplici rimedi non pericolosi per il nascituro, come l’applicazione di impacchi freddi sulla fronte o l’esecuzione di massaggi alla base della nuca per alleviare la tensione muscolare.
    Se acuto o ricorrente, però, il mal di testa in gravidanza non è da sottovalutare, in quanto può segnalare la presenza di alcune complicanze che possono condizionare la gestazione. Ad esempio, il disturbo può associarsi a un lieve stato di anemia, alle infezioni delle vie respiratorie e all’aumento della pressione sanguigna.

Altri sintomi legati a questa trentaduesima settimana sono: dolori al coccige, dolore pelvico, costipazione e stitichezza, pesantezza negli arti inferiori (gambe e caviglie), pelle pruriginosa intorno al pancione, fianchi, seno e cosce. Ma quando bisogna chiamare il medico? In caso questi sintomi, o insorgenza di altri, si procastino per tutto il giorno ininterrottamente, procurando forti dolori. Per esempio, è indispensabile contattare il ginecologo quando:

  • hai contrazioni regolari, che via via diventano più frequenti, sanguinamento vaginale, crampi simil-mestruali, secrezioni mucosali o perdita del tappo mucoso, sintomi simil-influenzali (diarrea e vomito).
  • dolore o bruciore durante la minzione, stimolo anomalo ed urgente ad urinare, urina scura o torbida accompagnata da dolore alla parte bassa della schiena e secrezioni dense bianche/verdognole: possibile sintomo di un’infezione del tratto urinario.
  • alterazioni visive e gonfiore di volto e mani, assieme a mal di testa costanti, nausea, vertigini. In questo caso, tali sintomi potrebbero indicare un’ipertensione grave.

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Come cresce il bambino nella trentaduesima settimana di gravidanza

sviluppo del feto alla 32 settimana
Feto alla 32 settimana di gravidanza (Istock Photos)

Con l’entrata nella trentaduesima settimana di gravidanza, il tuo bimbo è grande come un melone: ha una lunghezza di circa 44 centimetri e pesa 1,9 chilogrammi. Un bambino che nasce alla trentaduesima settimana ha infatti ha più del 95% di probabilità di sopravvivere senza avere delle complicazioni a lungo termine. Infatti, dopo aver completato la trentesima settimana di gravidanza, le probabilità del bimbo di sopravvivere sono sempre maggiori. Qualora dovessi partorire nel corso di questa settimana potrai essere seguita da un centro di neonatologia di secondo livello, che assiste i neonati pre-termine aventi un peso superiore ai 1,5 chilogrammi e che non necessitano di cure intensive neonatali. Il tuo bambino in questa nuova settimana si presenta sempre più cicciottello, poiché il suo strato di grasso è sempre maggiore sotto la sua cute. La peluria, che fino a poche settimane fa, ricopriva il suo corpo, ora sta lentamente scomparendo.

E’ proprio in questa 32esima settimana che i suoi capelli acquistano la loro pigmentazione, così come le unghie delle mani che sono complete al 100 per cento. Mentre, le unghie dei piedi richiedono un pò più di tempo per essere complete, dovremmo aspettare fino la 35/36° settimana di gestazione.

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Dal punto di vista degli organi interni, in questa trentaduesima settimana, tutti i principali organi hanno completato la loro maturazione e sono, così, in grado di funzionare in autonomia nel giorno della nascita. Solo i polmoni sono ancora in fase di sviluppo e sebbene il tuo bambino continui a ricevere ancora dal cordone ombelicale i nutrimenti necessari, il suo tratto digestivo ha quasi completato il suo sviluppo definitivo.

Lo scheletro del tuo bambino è ormai sviluppato, sebbene, anche in questo caso, le ossa sono ancora morbide e flessibili. In questo periodo, probabilmente, sentirai di meno il tuo bambino muoversi. Questo è dipeso dal fatto che, con la crescita e lo sviluppo del corpo, il bimbo ha sempre meno spazio all’interno del tuo utero per compiere quei movimenti fetali che fino a poche settimane ti facevano sobalzare.  Infatti, è normale che, con brevi periodi di attività, i bambini dormano per circa il 90% del tempo.

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La maggior parte dei bambini tendono a diventare attivi nella tarda serata, tra le dieci di sera e le tre del mattino, quando tu cerchi di dormire. Potresti invece sentire dei singhiozzi fetali in qualunque momento del giorno.

E’ normale che alla trentaduesima settimana il bambino si possa posizionare già correttamente a testa in giù (posizione cefalica) per la nascita, anche se non c’è nulla di cui preoccuparsi se rimane ancora in posizione trasversale (di lato) o podalica (con i piedi verso il basso): ha ancora del tempo a disposizione per posizionarsi correttamente per il giorno in cui verrà al mondo.

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Come sta cambiando il corpo della donna nella 32esima settimana di gestazione

come cambia il corpo in gravidanza
Gravidanza 32 settimana d’attesa, come cambia il corpo della donna (Istock Photos)

Con l’inizio di questa nuova settimana, è molto probabile che gli aumentati livelli dell’ormone relaxina rilassano le tue articolazioni ed i tuoi muscoli per preparare il tuo corpo al parto, continuando a renderti goffa ed a farti spesso cadere gli oggetti che hai tra le mani, ed anche farti sbattere contro i mobili. Stai molto attenta, quindi, a dove metti i piedi e cerca di indossare sempre scarpe comode, possibilmente basse, da tennis. Nella 32esima settimana di gravidanza, puoi sentire, approssimativamente, la cima dell’utero 13 centimetri sopra il tuo ombelico. E sempre in questo periodo di gestazione, gli ormoni poterebbero causarti dei cali della memoria, la cosiddetta “memoria da gravidanza”. Ma cos’è questa amnesia? In sostanza, durante la gravidanza una percentuale elevata di donne (tra il 40 e l’80%) sperimenta una sensazione di annebbiamento, quasi un torpore, e continui vuoti di memoria. A livello medico è stato riscontrato oltre ad un effetto degli ormoni che indeboliscono alcune capacità motorie, anche un’alterazione a livello cerebrale. In quest ultimo caso l’ippocampo subisce una riduzione di volume del 4% che potrebbe spiegare questa forma di amnesia.

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A livello emozionale, tali vuoti possono trovare una spiegazione nel momento unico che la donna sta vivendo che comporta una completa rivisitazione di sé e della propria vita e che può portare a concentrare le energie attentive in questi cambiamenti, lasciando poche risorse agli altri compiti al momento meno rilevanti.

Gli esami da fare nella trentaduesima settimana di gravidanza e alcuni consigli utili

In questa fase, le visite dal tuo ginecologo di fiducia potrebbero aumentare, passando da quella mensile a due volte al mese o addirittura una volta la settimana. In occasione di queste visite, il medico controllerà la tua pressione sanguigna e la tua urina, e valuterà la presenza di gonfiore o di alterazioni visive per individuare eventuali segni di complicazioni come  il diabete gestazionale o l’ipertensione. Se sei favorevole all’anestesia epidurale, questa trentaduesima settimana è quella giusta per informarti nella struttura che hai scelto per partorire e, se disponibile, prendi accordi con il reparto di ostetricia per ottenere un appuntamento con l’anestetista, perché per ottenere l’epidurale il giorno del parto, dovrai sottoporti a una visita anestesiologica.

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Da un paio di settimane dovresti averlo già fatto ma, se ancora non l’hai fatto, ricorda di tenere a portata di mano il tuo «borsone nascita», con l’essenziale per il nascituro e per te.

Per ciò che riguarda la tua dieta, continua a seguire un regime alimentare con cibi ricchi di calcio, come il latte, lo yogurt ed il formaggio magro, in quanto il calcio è fondamentale per le fasi finali dello sviluppo osseo fetale. Includi anche cibi ricchi di ferro (verdure a foglia, fagioli, ecc.), e prendi degli integratori di ferro (se prescritti dal tuo medico) in modo tale che il tuo bambino possa immagazzinarlo e crescere correttamente fino al primo anno di età. L’acido folico e le vitamine dovrai continuarle a prendere anche dopo il parto, e se deciderai di allattarlo al seno, dovrai continuare a prendere l’acido folico per l’intera durata dell’allattamento.

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Evita di usare il computer subito prima di andare a dormire, così come devi evitare l‘uso di bevande contenenti caffeina, teina. Mentre  prendi l’abitudine di ascoltare della musica rilassante che ti aiuterà a combattere l’insonnia del terzo trimestre ed dormire meglio e, per di più rilasserà anche il tuo bambino che, a questo stadio della gravidanza, percepisce chiaramente tutti i suoni.

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E’ il momento giusto per iscirverti ad un corso pre-parto, se ancora non l’hai fatto. Mediamente questi generi di corsi, che farai nella struttura dove andrai a partorire, iniziano intorno a questa settimana di gravidanza e durano circa per 8/9 incontri. Specie se sei alla tua prima gravidanza, il consiglio è seguire il corso magari insieme al futuro papà. In questo modo sarete un po’ più preparati quando arriverà il vostro piccolo bebè.

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