Stop al lavoro domenicale: arriva l’apertura di Di Maio

luigi di maio
Foto da Instagram @luigi.di.maio

Il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio si è espresso contro il decreto sul lavoro domenicale: potrebbero cambiare le cose

Lavorare di domenica e nei giorni festivi è ormai la normalità per molti lavoratori italiani che invece diversi anni fa vedevano il riposo nei festivi come un diritto inalienabile. Poi il decreto sul lavoro domenicale del Governo Monti ha cambiato le carte in tavola, ma ora la situazione potrebbe cambiare nuovamente. E’ un momento un po’ delicato di governo, per il Movimento 5 Stelle e per Luigi Di Maio, con le polemiche sulle scelte aggressive di Matteo Salvini in tema di politica interna. Salvini sta polarizzando l’opinione pubblica sul tema immigrazione e rom e oscurando i suoi alleati “contrattuali”. Ma il M5S dietro le quinte lavora per portare avanti il proprio programma elettorale, pur cedendo parecchio sul tema immigrazione e sulle relazioni internazionali. Ma Di Maio si muove sull’aspetto del lavoro e sulle questioni economiche, come lui stesso ha spiegato in un’intervista che ha chiarito la posizione dei 5 Stelle sulla questione lavoro domenicale, uno dei punti sui quali gli veniva chiesta maggiore chiarezza.

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Di Maio sul lavoro domenicale: “Il decreto Monti va modificato”

Governo 5 Stelle Lega
Foto da Facebook @LuigiDiMaio

Si parla quindi del decreto Monti sul lavoro di Domenica e nei giorni festivi: uno degli impegni presi dal nuovo Governo è proprio ridiscutere queste regole sulle aperture festive dei negozi liberalizzate totalmente dal decreto Salva Italia a partire dal 2012. L’obiettivo è quello di restituire ai lavoratori un giorno che tradizionalmente è stato dedicato da sempre al riposo. E Luigi Di Maio promette che qualcosa andrà rivisto: “Si può ridiscutere il decreto sul lavoro domenicale. Ci sono tanti problemi, di chi lavora ma anche dei datori di lavoro. Io ho preso il treno in corsa, ma ora dobbiamo cercare di combattere la precarietà ed eliminare lo sfruttamento”. Ma questa posizione del Ministro del Lavoro non è stata presa bene da tutti: come sempre ci sono i favorevoli e i contrari a queste decisioni. Apprezzamento da Confcommercio e sindacati, chi non l’ha presa bene invece è qualche associazione dei consumatori, che ha sottolineato come un intervento del genere rappresenterebbe un passo indietro.

Ma il motivo per il quale abolire il lavoro nei festivi sarebbe una scelta di valore lo esprime Annamaria Furlan della CISL: “Bisogna rivedere le norme sulla liberalizzazione selvaggia del commercio, per tutelare la dignità del lavoro. Non esiste un diritto allo shopping, il lavoro domenicale e festivo deve essere volontario, non imposto”. Dall’altra parte l’Unione consumatori difende il diritto del commerciante ad aprire quando vuole: “Con tutti i problemi che abbiamo in Italia si pensa a togliere il diritto al commerciante di aprire quando vuole il suo negozio. Giù le mani dall’apertura libera dei negozi”.

 

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