Natale, Confcommercio rende noto un calo drastico delle spese collettive per i regali. Il contraccolpo non giova al commercio ancora stagnante sotto la sferza del COVID-19.
Natale, arriva l’allarme di Confcommercio. Le recenti statistiche sottolineano come, quest’anno, sarà un 25 dicembre all’insegna del risparmio: se gli altri anni le festività erano occasione di convivialità e condivisione, nel 2020 ci aspettano feste ridimensionate non solo per via delle possibili restrizioni per contenere il contagio da COVID-19. Dalle restrizioni obbligatorie alle ristrettezze, economiche, forzate: questo è il quadro che stila la Confederazione Generale Italiana delle Imprese.
Viene sottolineato il fatto che, ad un consistente aumento del commercio online per ovvie ragioni e impedimenti di movimento, corrisponde una diminuzione degli acquisti: la popolazione guarda molto e spende meno. La congiuntura economica, il cui peso è raddoppiato nella quotidianità degli italiani con l’arrivo della pandemia, si fa sentire: salari al ribasso, tredicesime più leggere e Natale più contenuto.
Natale, meno regali sotto l’albero: la spesa in Italia cala del 18%
Se le spese sul cibo – in qualche maniera – continuano (seppur a ranghi ridotti), si registra una consistente diminuzione sulla compravendita degli altri beni di consumo. Tradotto in numeri vuol dire: 7,3 miliardi spesi quest’anno per i regali, il 18% in meno rispetto allo scorso anno. Inoltre, solo il 74% dei consumatori farà regali, il minimo riscontrato nell’arco di questa particolare analisi. Il confronto con l’87% dello scorso anno (periodo ugualmente critico) è impietoso.
I consumi commercializzabili vedono ridursi il proprio valore da 82 a 73 miliardi, con conseguente calo del potere d’acquisto: la ruota dell’economia del Paese gira lentamente, troppo in alcuni casi. Le misure di sostentamento del Governo sono orientate al fine di consentire ai consumatori di spendere leggermente di più: tuttavia, il proposito sembra attualmente difficile da raggiungere. Saranno festività particolari: Speranza, sul piano della salute, ci aveva avvisato. Ora arriva anche il monito di Confcommercio: diversi campanelli d’allarme rimarcano la certezza che questa pandemia non fa bene a nessuno. È necessario, dunque, guardare avanti con ottimismo. Prospettiva possibile soltanto con il contributo dell’intero Paese, chiamato ad un’ulteriore prova di responsabilità e maturità.
“#ConsumidiNatale col segno meno ma c’è tanta voglia di ripartire che va incoraggiata.” Carlo Sangalli #ComproSottoCasa pic.twitter.com/p6AfOftYdh
— Confcommercio (@Confcommercio) November 30, 2020