Con il nuovo DPCM che entrerà in vigore da venerdì 6 Novembre le regioni italiane sono state divise in 3 categorie. Vediamo la zona arancione cosa comprende.
Ancor prima che la conferenza stampa avesse inizio, sul web si era già accesa la polemica per quanto riguarda la probabile, poi confermata, divisione delle regioni in 3 categorie.
Nella conferenza stampa avvenuta ieri 4 Novembre alle 20:20, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte ha confermato questa divisione delle regioni.
Di fatti ha stilato la lista delle 3 categorie in cui rientrano le regioni della nostra nazione.
Il Presidente Giuseppe Conte durante la conferenza stampa ha quindi provato a chiarire ogni punto del nuovo DPCM che aveva generato non poche polemiche sul web proprio per l’eccessiva confusione che si era diffusa.
Il nuovo DPCM, ricordiamolo, entrerà in vigore a partire da venerdì 6 Novembre.
Con la divisione ufficializzata delle regioni in queste tre categorie (gialla, arancione e rossa) ancor maggiore è stata la richiesta di chiarezza da parte del popolo italiano.
Con la nuova divisione delle nostre regioni c’è quindi bisogno di fare chiarezza sui dettagli della zona rossa, zona gialla e di quella arancione.
Vediamo i dettagli della zona arancione.
Zona arancione: quali sono le regioni che ne fanno parte e le restrizioni previste
Il Presidente Conte ha fatto chiarezza sul contenuto delle restrizioni della zona arancione.
Innanzitutto bisogna specificare che fanno parte della zona arancione Puglia e Sicilia.
La zona arancione è quella con un tasso di rischio di criticità medio e che quindi si pone al centro fra la zona gialla e quella rossa.
Per quanto riguarda invece le restrizioni previste, bisogna specificare quanto segue:
- Sono sospese tutte le prove preselettive mentre i trasporti , così come nella gialla, subiscono una riduzione della capienza del 50% esclusi i trasporti scolastici.
- In questo caso è vietato circolare dalle 22 alle 5 salvo motivi di lavoro, di necessità e salute. Vietato inoltre spostarsi in entrata ed in uscita fra comuni salvo comprovati motivi.
- Chiudono bar e ristoranti 7 giorni su 7, consentito però l’asporto fino alle 22 mentre nessuna restrizione sul domicilio.
- Le scuole superiori dovranno ricorrere alla didattica a distanza, mentre le lezioni saranno in presenza per infanzia, elementari e medie.
- Di comune in comune invece ci si potrà spostare solo per servizi non disponibili all’interno del comune di residenza.
- Chiusi i musei e le mostre.
- Sospensione delle attività delle sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.
Seguiranno aggiornamenti.