Frittura con il pesce congelato? Sembra un controsenso, ma io so come fare

La frittura di pesce chiama il pesce fresco e non quello congelato: vero, ma non è un errore e ti dimostro come

C’è un piatto che insieme alle lasagne, al tiramisù, alla parmigiana di melanzane rappresenta l’Italia in tutto il mondo. E c’è un errore che molti, tu compresa, pensano di fare e invece non è un errore. Stiamo parlando della frittura di pesce, un evergreen intramontabile. Ma la possiamo preparare anche con il pesce congelato?
Istintivamente, ma anche logicamente verrebbe da dire di no. Perché l’ideale per una frittura di pesce perfetta, come quella di paranza, è assolutamente la materia prima fresca. Eppure anche quella congelata funziona e lo fa benissimo con i rimedi giusti e un po’ di intelligenza che in cucina non guasta mai.

Frittura
Foto Chedonna

Diciamo così e almeno sono tutti contenti. Il pesce fresco è sempre la scelta migliore, ma ci sono diversi motivi che ci portano invece verso quello congelato. Uno è certamente collegato al fatto che nessuno di noi, se non arriva da un posto di mare, sa riconoscere il pesce fresco. Anche quando lo prendiamo in pescheria, chi ci garantisce che non sia stato congelato?
E poi non sempre abbiamo il tempo di andare a comprare il pesce, scegliere quello giusto, pulirlo e infarinarlo per la frittura. E allora meglio quello congelato, non ci sono dubbi e non è un errore. Lo sbaglio invece sarebbe maltrattarlo,l come succede per tutti i fritti.

Frittura con il pesce congelato? Come trattare il pesce, l’olio e la padella

Con il pesce congelato è più facile di quello che possiamo pensare e il segreto è nel tempo. Se lo usciamo per una frittura, non basta tirarlo fuori dal freezer mezz’ora prima. Lo dobbiamo scongelare a temperatura ambiente per qualche ora e verificare bene che non siano rimasti pezzetti di ghiaccio, anche piccoli, sulla superficie. L’acqua è la nemica numero uno del fritto, abbassa la temperatura dell’olio e così avremo un risultato molliccio e insapore.

Fatto questo, laviamo bene tutto il pesce della frittura e tamponiamolo con la carta assorbente da cucina. Poi lo passeremo nella farina e deve asciutto.
Occhio anche alla padella e all’olio per cuocerlo: il ferro è sempre il materiale più adatto per la frittura perché consente all’olio di riscaldarsi in maniera uniforme graduale. In caso contrario, va benissimo anche l’acciaio.
E poi l’olio, rigorosamente di semi. Perché ci serve quello che ha il punto di fumo più idoneo, cioè che non brucia subito e quindi non rilascia sostanze dannose per l’organismo quando è caldo. La temperatura per la frittura è tra 175° e 180°. Quindi puntiamo sull’olio di arachide che ha un punto di fumo vicino ai 210°.

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