Statico o ventilato, ora non possiamo più sbagliare: il forno senza segreti

Differenze di temperatura e di tempi, perché il forno statico e il forno ventilato non sono esattamente la stessa cosa: ecco come muoversi

Lo troviamo scritto in molte ricette e forse non ci facciamo nemmeno più caso. Se usiamo il forno statico, la temperatura è tot. Se usiamo il forno ventilato invece deve essere tot. Bene, ma normalmente in una casa c’è solo un tipo di forno e quindi l’unica soluzione è adattarsi.
In realtà però la differenza esiste: alcuni cibi hanno bisogno del forno statico, altri del forno ventilato e non è la stessa cosa. Come scegliere quindi quello giusto per avere un risultato ottimale? Basta conoscere i trucchi giusti e seguire i consigli più utili.

forno statico ventilato
foto Chedonna

Partiamo dalle differenze tra le due tipologie di forno. Quello statico cuoce il cibo grazie al riscaldamento delle resistenze interne, il forno ventilato invece spande il calore in modo uniforme attraverso una ventola e non è una differenza da poco.
Il forno statico ha quindi come caratteristica quella di propagare il calore in modo graduale e delicato. Per questo in gene (ma poi andremo nello specifico) è consigliato quando prepariamo prodotti da forno che necessitano di una buona lievitazione restando asciutti fuori ma perfettamente cotti all’interno.
Al contrario, il forno ventilato grazie al calore che arriva dalla ventola, ha una cottura più rapida e quindi è adatto in due casi. Il primo è quando ci serve infilare nel forno più teglie insieme. Il secondo è quando abbiamo da cuocere pietanze che devono rimanere morbide dentro ma sono anche croccanti all’esterno.

Statico o ventilato, ora non possiamo più sbagliare: ecco cosa cuocio

Allora vediamo in dettaglio quello che cucineremo da adesso in poi con le due modalità. Il forno statico è più adesso per le ricette che contengono il lievito e hanno bisogno di crescere in modo omogeneo ma senza fretta.
Stiamo parlando delle focacce, delle pizze, del pane, ma anche di molti tipi di torte, delle meringhe, del Pan di Spagna. E poi anche della pasta sfoglia e delle brioches tipo i cornetti. Così i prodotti rimarranno asciutti fuori ma perfettamente cotti dentro.

La cottura in modalità ventilata invece si adatta alle ricette che hanno bisogno di rimanere morbide all’interno. E allora spazio nelle ricette dolci ai biscotti di ogni tipo e alle crostate. Per i prodotti salati invece puntiamo su arrosti, sformati, lasagne, cartocci anche di pesce, verdure ripiene di tutti i tipi.
C’è anche una differenza, questo è vero, nelle temperature e nei tempi. Quando usiamo il forno ventilato abbiamo bisogno di impostarlo sempre a 10, anche 20 gradi in meno rispetto a quello statico proprio perché altrimenti rischiamo di bruciare tutto. Allo stesso modo, se nel forno statico sono indicati 40 minuti, in quello ventilato possono bastarne 10 in meno.

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