Patate fritte cotte a puntino: ecco gli errori da non commettere

Le patate fritte sono un must: ecco gli errori da non commettere quando si preparano per farle cotte a puntino. 

Alzi la mano chi non si è mai cimentato nella preparazione di un piatto di croccanti patate fritte? Un comfort food per eccellenza che piace a grandi e piccini. E se in tanti le comprano surgelate, facili da fare perché basta friggerle o metterle in forno, altri vogliono sperimentare da zero il procedimento.

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Fonte: Canva

In primis perché farle in casa prevede l’utilizzo di ingredienti freschi e quindi più sani e in secondo luogo perché fare un piatto di patatine fritte è sempre fonte di grande soddisfazione per noi e per i nostri cari.

E poi in fondo sono anche più buone. A patto però di non ricadere il alcuni banali errori di preparazione. Pensiamo ad esempio a patatine molli e unte. Un vero e proprio disastro. O a patate poco cotte. Insomma è facile incappare in sbagli colossali. Ecco allora gli errori da non commettere quando si preparano patate fritte.

Ecco gli errori da non commettere con le patate fritte

Sembra facile, ma non lo è. Come moltissime altre preparazioni in cucina, se non siamo esperti è sempre bene prima prendere appunti e studiare una ricetta anziché buttarsi  a capofitto e combinare un disastro.

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Prendiamo ad esempio le patatine fritte. All’apparenza una ricetta che può sembrare semplice da realizzare e invece basta un niente per ricadere facilmente in qualche errore e fare un patatrac.

Ecco che allora vi forniremo qualche dritta per realizzare un piatto di patatine fritte croccanti, gustose e asciutte. Insomma in una parola perfette. Scopriamo di più.

1) Scegliere patate a casaccio. Come già detto in altre occasioni le patate non sono tutte uguali. Alcune sono più adatte per determinati tipi di preparazioni rispetto ad altre. Per fare quelle fritte è molto meglio optare per le patate a pasta gialla perché meno ricche di amido, cosa che tende a farle sfaldare in cottura. Ideali ad esempio se dobbiamo farci un purè.

2) Tagliarle in modo disomogeneo. Questo ci permetterà di cuocerle in modo uniforme senza rischiare di farne alcune troppo cotte, quasi bruciate e altre mezze crude. In genere le classiche patatine fritte sono a forma di bastoncino. Per farli basterà effettuare dei tagli netti e precisi con il coltello ma se non abbiamo una grande manualità potremo anche avvalerci di uno strumento apposito che le taglia alla perfezione al nostro posto.

3) Non metterle a mollo. Un passaggio, quello del bagno in acqua fredda, fondamentale per far perdere amido alle patate, nemico numero uno della frittura. Se infatti saltiamo questo passaggio rischiamo di cuocere patate mosce e ricche di unto. Per togliere l’amido allora basterà fare questa operazione in più che ci farà ottenere un gran bel risultato. In una ciotola mettiamo i nostri bastoncini di patate a mollo per circa mezz’ora. Ogni tanto cambiamo l’acqua e così una buona parte di amido se ne andrà.

4) Non asciugarle. Prima di gettarle nella padella con l’olio bollente dobbiamo avere l’accortezza di asciugare bene le nostre patate, altrimenti l’olio inizierà a schizzare dappertutto.

5) Scegliere un olio a caso. Sconsigliati quello extra vergine d’oliva che non resiste bene alle alte temperature. In genere quando si frigge la temperatura deve stare intorno ai 170°C. Il migliore è considerato quello d’oliva e poi anche quello d’arachidi. La frittura deve essere a immersione altrimenti il risultato unto e molle è garantito.

Inoltre, per farle ancora più croccanti dovremmo evitare un altro errore, ovvero quello di friggerle una sola volta.

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