Un classico di Pasqua: come non rovinare il cosciotto di agnello

Il cosciotto di agnello è il piatto per eccellenza di Pasqua ma è buono tutto l’anno. Ci sono gesti che forse fate anche voi e lo rovinano

Questo è un piatto ricco di carne che possiamo mangiare tutto l’anno, ma la tradizione vuole che sia soprattutto una ricetta di Pasqua. Stiamo parlando dell’agnello al forno: se non sbagliamo nulla è un piatto ricchissimo, ma al primo sbaglio diventa una tragedia.
Ci sono alcuni errori che, specialmente le prime volte, è meglio conoscere per evitarli. Vediamo quelli più comuni e come rimediare. Partiamo come sempre dalla preparazione della carne, che è un passaggio importantissimo.

cosciotto di agnello
canva

La carne di agnello deve essere lavata? Se non lo fate o non lo avete fatto in passato, è un errore. Passatela sotto l’acqua fredda, ma non è necessario lasciarla immersa in una bacinella. Una lavata veloce prima della cottura, per eliminare tutte le impurità a cominciare dal sangue. Poi però asciugatela con un canovaccio pulito o almeno carta assorbente da cucina. Perché farlo? Se l’agnello è bagnato, la marinatura non servirà a nulla.
E qui arriviamo alla fatidica domanda: marinatura ( come la marinatura di molte carni sì oppure no? Molti pensano che la carne in generale, l’agnello in particolare, chiamo la marinata solo quando lo cuociamo sulla griglia. É un altro errore, perché l’agnello è in genere molto giovane e quindi ha anche un odore intenso. Se non lo mariniamo, durante la cottura questo odore uscirà tutto e non è piacevole. Il tempo coretto è almeno qualche ora, ma se lo lasciamo tutta la notte, anche meglio.

Un classico di Pasqua: le tappe e i segreti per una perfetta cottura

Dopo la preparazione, passiamo alla cottura. Per fare correttamente, dobbiamo lasciare la carne dell’agnello in frigorifero prima di cuocerlo. Ma ricordiamoci di non cuocere l’agnello appena tirato fuori dal freddo. Il passaggio da una temperatura bassa a quella bollente del forno rischia solo di sigillare troppo la carne e renderla dura, poco mangiabile. Quindi tiratelo fuori almeno un paio di ore prima, senza paura.

Il classico è il cosciotto di agnello con le patate e sicuramente così non sbagliamo. Ma anche qui l’errore è servito, perché molti aggiungono subito le patate insieme alla carne in teglia. I tempi di cottura in realtà sono diversi ed è anche facile da capire. Una normale coscia di agnello ci mette almeno 60-70 minuti per essere pronta al punto giusto Le patate invece 40-45 ,minuti. Quindi il nostro consiglio è di aspettare almeno un quarto d’ora abbondante e poi metterle in teglia.

Ultimo passaggio, ma importantissimo. Quando l’agnello è cotto, serve anche un tempo di riposo perché così tutti i succhi della carne dopo la cottura possono tornare a distribuirsi sul pezzo intero e non rimanere al centro. Aspettate almeno 15 minuti, senza paura che la carne si raffreddi, prima di servirlo.

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