I tagli di capelli da evitare? Anche quelli che erano di moda negli anni 2000!

Ci sono dei tagli di capelli da evitare in assoluto? La risposta è assolutamente sì, e per puro caso andavano tutti di moda negli anni 2000!

Nelle tendenze della moda e nell’evolversi dell’estetica ci sono sempre dei ritorni di fiamma. Quante volte sono tornati di moda i pantaloni a zampa? E quante volte ci siamo truccate come le dive anni Cinquanta? Ebbene, nonostante questo ci sono alcuni errori da non ripetere!

Tagli capelli da evitare
(Chedonna)

Alcuni tagli di capelli sono diventati celebri per essere stati l’acconciatura distintiva di attrici e cantanti. A seguito di ciò milioni di donne hanno deciso di farsi tagliare “i capelli come …” senza capire che ci sono acconciature che stanno bene solo a determinate persone.

Inoltre, non bisogna dimenticare che attrici e celebrities in generale sono sempre curatissime. La loro immagine viene costantemente perfezionata da una squadra di esperti che si occupano di capelli, make up, look eccetera.

Per questo motivo bisogna rassegnarsi all’idea che alcuni tagli non sono adatti a essere portati dalle persone comuni per il semplice fatto che richiedono un alto livello di manutenzione. Non tutte abbiamo il temo di fare un salto dal parrucchiere ogni due giorni!

Oltre a questo ci sono dei tagli estremamente semplici che teoricamente dovrebbero star bene a tutte, ma non è così. Ecco una breve carrellata di gioie e dolori dell’hairstyle (ma soprattutto dolori)!

I tagli da evitare se non sei un’attrice di Hollywood? Parecchi!

Uno dei motivi fondamentali per cui alcuni tagli non stanno bene a determinate persone è che bisogna necessariamente progettare il taglio sulla base della forma del viso e non scegliere un taglio di capelli soltanto perché ci piace o è in voga in un determinato periodo.

tagli di capelli anni 2000
(Chedonna)

Due esempi assolutamente clamorosi sono costituiti dal celeberrimo taglio “alla Rachel di Friends” e da “Pos Spice”, cioè Victoria Beckham.

Il taglio “alla Rachel” abbina una serie di caratteristiche che fanno davvero rabbrividire se osservate a distanza di una ventina d’anni. Il ciuffo schiacciato sulla fronte la “abbassa” in maniera asimmetrica ed è difficile da gestire a meno che non sia fissato con gran quantità di lacca o di gel.

La bombatura posteriore anni Sessanta aumenta considerevolmente il volume della testa, quindi fa apparire il viso piccolo ancora più piccolo, quello rotondo quasi “a pallone”. Inoltre, la bombatura posteriore dev’essere messa in piega praticamente ogni giorno: non c’è possibilità che sopravviva al cuscino. Un bello stress.

Il taglio alla Victoria Becham è un altro taglio pieno di insidie. Sta benissimo a chi ha zigomi alti, occhi grandi e un viso triangolare. Come tutti i tagli corti richiede interventi costanti del parrucchiere, altrimenti finisce per perdere le sue proporzioni e trasformarsi in uno di quei indefinibili “tagli di mezzo” che sono solo un gran pasticcio.

Inoltre, essendo un taglio estremamente geometrico, dev’essere sempre perfettamente piastrato per non perdere la forma. Non è adatto quindi a chi ha capelli mossi o fini, che dovendo essere stirati o trattati di frequente si sciuperebbero facilmente.

Tagli capelli brutti
(Chedonna)

Un’altra vera e propria tragedia dell’hairstyle di qualche decennio fa erano i bob dritti. Questo taglio, spesso considerato (a torto) un vero e proprio passepartout, non sta bene a tutte. Anzi, per dirla fuori dai denti, non sta bene quasi a nessuna.

La frangia dritta e piena infatti mette in evidenza tutte le piccole asimmetrie del volto. Sta anche piuttosto male a chi ha un viso rotondo, che apparirà ancora più basso e pieno ed è considerata “troppo infantile” per le donne mature (a meno di non chiamarsi Anna Wintour, ovviamente).

Anche la completa assenza di frangia non è una buona scelta, soprattutto se abbinata alla riga centrale e a una piega senza volume. I motivi sono gli stessi di prima: a meno di non avere un viso perfettamente simmetrico se ne metteranno in evidenza tutti i difetti.

Chi ha una mandibola forte, cioè chi ha un viso quadrato dovrebbe assolutamente evitare questo taglio, perché non crea volume sulla testa. In questo modo la differenza di volume tra la parte alta e la parte bassa del viso sarà ancora più evidente.

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Alla fine di questa carrellata parliamo del taglio di capelli simbolo degli anni 2000: assolutamente da evitare se non ti chiami Gwineth Paltrow.

gwineth paltrow
(Pinterest)

Questo taglio corto, famosissimo con il nome di doppio taglio, si caratterizza per il solito ciuffo piatto sulla fronte, che in questa versione raggiunge a stento le orecchie, e una forte bombatura posteriore che si associa a capelli tagliati cortissimi sulla nuca. 

In questo taglio tutto il volume è spostato verso l’alto. Ne deriva che chi ha un viso allungato o rettangolare non dovrebbe portarlo, optando al limite per un bixie, taglio simile ma molto più morbido e moderato.

Su un viso tondo invece il “taglio alla sliding doors” non farà altro che mettere in risalto la rotondità delle guance, mentre su un viso quadrato evidenzierà la mascolinità dei tratti del viso.

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