Ti hanno diagnosticato la vaginosi batterica? Ecco di cosa si tratta

Sai di soffrire di vaginosi batterica ma non hai compreso a fondo di cosa si tratta? Ecco tutto quel che dovresti sapere a riguardo.

Capita spesso di trovarsi a fare una visita per disturbi non facili da classificare e di trovarsi con in mano una diagnosi che poco spiega su ciò di chi si soffre. Un problema che avviene solitamente proprio per quelle patologie che è difficile comprendere o delle quali è difficile trovare informazioni appropriate e che siano in grado di rispondere a dovere alle tante domande che possono sorgere a riguardo.

vaginosi batterica
(Adobe Stock photo)

Tra le tante c’è, ad esempio, la vaginosi batterica. Un problema tipicamente femminile e che dipende da un’alterazione dell’equilibrio della vagina. Scopriamo quindi di cosa si tratta nello specifico e come agire quando si scopre di soffrirne.

Vaginosi batterica: sintomi e cure da mettere in atto

Quando si soffre di vaginosi batterica i sintomi possono essere così simili a quelli di altre patologie, portando così ad entrare in confusione.

vaginosi batterica
(Adobe Stock photo)

In genere tra i più importanti da prendere in considerazione ci sono le perdite bianche o grigie che appaiono quasi sempre poco dense (al contrario di quanto avviene per la candidosi) e che hanno un odore di pesce.

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In caso di dubbi su cosa causa effetivamente i problemi intimi, la prima cosa fare è certamente quella di rivolgersi al proprio medico. Questi potrà infatti appurarne l’esistenza attraverso il prelievo di un po’ di secrezione vaginale.

Tante altre volte, invece, i sintomi possono passare quasi del tutto inosservati, portando a scoprire la vaginosi batterica solo durante una visita di controllo. E questo provoca sicuramente allarme e dubbi in merito a ciò di cui si soffre.

In ogni caso è importante imparare a conoscerla al fine di poterla curare nel modo corretto evitando al contempo di ammalarsi nuovamente.

Tra le cause più comuni della vaginosi batterica ci sono sicuramente le infezioni trasmesse sessualmente e non curate nel modo giusto. In alcuni casi il problema può avere anche origine dall’uso di dispositivi intrauterini.

Trattandosi a tutti gli effetti di un’infezione è importante non prendere mai il problema sottogamba. Se non curata, infatti, la vaginosi batterica può portare alla malattia infiammatoria pelvica o creare problemi in caso di gravidanza.

In genere, dopo aver avuto la diagnosi, il medico cerca di comprendere la causa scatenante e dopo le dovute domande decide di somministrare dei farmaci che sono solitamente antibiotici. Questi vanno inseriti in vagina per circa sette giorni, nei quali è preferibile non avere rapporti sessuali.

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Nella maggior parte dei casi, questa cura risulta decisiva. A volte, però, la candidosi può essere recidivante. Se ciò avviene, oltre a curarla al meglio è importante provare a risalire alle cause e cambiare stile di vita in modo da prevenirla. L’uso continuo di antibiotici può infatti portare ad altri problemi che è sempre meglio evitare.
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