Eiaculazione precoce | “Il problema è lui o sono io?” e altri terribili dubbi

Contrariamente a quello che si potrebbe pensare l’eiaculazione precoce non è un problema solo maschile. Anche se le donne non possono sperimentarla, infatti, ne subiscono da millenni le conseguenze.

Il dubbio più comune che si genera nella testa delle donne, soprattutto in quella delle ragazze giovani e in linea generale meno esperte, è il seguente: e se il problema fossi io?

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(Chedonna)

Le donne che non conoscono bene il proprio corpo e i “tempi” maschili medi, infatti, non hanno molti termini di paragone. Inoltre, hanno timore di chiedere delucidazioni al partner per timore di essere indiscrete.

Per questo motivo, soprattutto se non si ha modo di avere confronti con persone esterne alla coppia, diventa molto difficile uscire dalla situazione. Il problema a lungo termine, però, è che la donna potrebbe pensare di sbagliare qualcosa, o al contrario di avere tempi troppo lunghi rispetto agli uomini.

Potrebbe addirittura pensare di essere destinata all’insoddisfazione sessuale per sempre. Sarebbe davvero una bella tragedia, no?

Ecco tutte le informazioni per capire quando ci troviamo di fronte a un amichetto che sbriga il suo lavoro troppo in fretta e come rimediare.

Eiaculazione Precoce: come individuarla scientificamente

Per stabilire che un’eiaculazione sia precoce è necessario ovviamente stabilire quando l’eiaculazione invece è nella norma. Se i tempi di eiaculazione del partner dovessero rientrare nella media nazionale, allora i problemi potrebbero essere altri!

eiaculazione precoce
(Canva)

Cosa accadrebbe se dessimo a tutte le donne del mondo un cronometro e chiedessimo di farlo partire al momento della penetrazione e di stopparlo al momento dell’orgasmo maschile? Ebbene, un test del genere è stato fatto.

Lo studio ha dimostrato che in media tra la penetrazione e l’orgasmo maschile passano circa 7 minuti e 20 secondi.

Purtroppo però è stato dimostrato che 1 uomo su 5 eiacula DOPO UN MINUTO! Mentre 1 uomo su 10 dura tra uno e due minuti dopo la penetrazione*.

Questi dati tragicomici in realtà indicano che c’è un netto miglioramento delle prestazioni al salire dell’età. Fondamentalmente i ragazzi molto giovani, che non conoscono ancora il proprio corpo, vengono molto velocemente.

Mano a mano che entra in campo l’esperienza, invece, la performance può durare molto più tempo. E le donne, naturalmente, ringraziano.

A giocare una parte importante in questa situazione è anche la confidenza con la partner. Questo significa che più un uomo si sente a proprio agio con la donna che divide il letto con lui minori sono le possibilità di un’eiaculazione precoce.

Con una partner occasionale, invece, la possibilità che il rapporto duri poco più di un minuto sono piuttosto alte. A entrare in gioco in questo caso è l’ansia da prestazione che, bisogna puntualizzarlo, non è affatto un problema soltanto maschile.

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Questo però non significa che un maschio adulto non possa manifestare eiaculazioni molto veloci. In questo caso significa che l’ansia ha avuto la meglio sul piacere e che qualcosa è andato storto non tanto nella fisiologia quando nell’aspetto emotivo del rapporto.

Questo significa che l’eiaculazione precoce maschile e la conseguente insoddisfazione femminile hanno origine psicologica.

Per questo motivo gestire il problema dal punto di vista emotivo è in assoluto l’approccio migliore.

Quali rimedi può mettere in campo una donna, quando è insoddisfatta della durata delle prestazioni del suo partner?

Innanzitutto bisogna specificare che si parla di eiaculazione precoce dal punto di vista clinico quando l’eiaculazione avviene durante i preliminari. Nei casi più gravi, oltre a non arrivare nemmeno alle penetrazione, l’eiaculazione avviene con semplicissime carezze, nemmeno troppo sensuali.

Se in quel caso è necessario rivolgersi al medico, in tutti gli altri casi è una questione di coppia. La donna ha un ruolo fondamentale nel modulare il “mood” del rapporto, cercando di fare in modo che i tempi del partner e i propri tempi si armonizzano.

A questo proposito è bene specificare che non c’è un “tempo giusto” per le donne. L’orgasmo femminile dipende da moltissimi fattori, molti dei quali esclusivamente mentali. Per questo motivo è strettamente necessario curare l’aspetto emotivo del rapporto più che quello fisico.

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Questo significa che, se si può dire una cosa assolutamente certa sull’eiaculazione precoce è che non significa che la donna sia “sbagliata”. Inoltre, c’è sicuramente un ampio margine di miglioramento per la complicità di coppia.

Purtroppo (o per fortuna) la responsabilità della costruzione di un rapporto di coppia sano è quasi tutta sulle spalle della donna.

Quando hanno dei problemi sessuali, gli uomini sono così imbarazzati e spaventati da non riuscire a essere lucidi e propositivi. Sta alle donne farli sentire al sicuro, metterli nella condizione di non sentirsi giudicati. 

I rimedi femminili contro l’eiaculazione precoce

Tra le cose che una donna può assolutamente evitare con un partner “frettoloso” è praticare sesso orale o preliminari intensi prima della penetrazione. Sarà molto meglio ricevere preliminari, in maniera da favorire la lubrificazione vaginale. Con una vagina ben lubrificata ci sarà la possibilità che la stimolazione del pene sia minore e che, quindi, il rapporto duri di più.

Anche il dirty talking è da praticare con calma. Niente discorsi piccanti, soprattutto se fanno arrivare l’eccitazione a livelli altissimi in poco tempo! Non farebbero altro che accelerare ulteriormente i tempi.

In linea generale la prima eiaculazione è molto precoce, ma la seconda no. Quindi un modo perfetto per gestire questo problema è provocare un primo orgasmo senza ricorrere alla penetrazione, da praticare solo dalla seconda volta in poi.

Infine, i preservativi ritardanti possono essere una manna dal cielo. Oltre a esercitare correttamente il proprio effetto sui tessuti del pene fungono anche da “effetto placebo”. Indossando un preservativo ritardante il maschio si tranquillizza moltissimo e le sue prestazioni saranno molto migliori anche dal punto di vista psicologico.

Ovviamente in tutto questo bisogna anche pensare al proprio piacere: fortunatamente le possibilità di raggiungere l’orgasmo femminile sono molte, e non necessariamente c’è bisogno di praticare la penetrazione. Se un partner un po’ troppo “svelto” non vuole impegnarsi nemmeno in altri modi allora sarà il caso … di cambiare partner!

*Fonte dell’informazione: European Society for Sexual Medicine

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