Astice a Natale o Capodanno? L’importante è sceglierlo e prepararlo al top!

Portare in tavola l’astice è sempre una festa, anche quando non è Natale. Ma basta un attimo per rovinare un piatto regale

Prima o poi nelle vita bisogna fare delle scelte di campo: insieme all’aragosta, l’astice è il sovrano dei crostacei. Presentarlo a tavola durante le feste di Natale, Capodanno o comunque per un’occasione speciale permette di fare una grande figura a tavola.

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Ingrediente favoloso (e anche caro), sbagliare è questione di attimi. E rovinare le sue carni, non sapendo come prepararlo e come cucinarlo, per quanto tempo deve cuocere e come deve essere servito, è un attimo. Ecco quindi una piccola guida agli errori ma anche ai rimedi che potete adottare.

LA SCELTA DELL’ASTICE

L’unico posto vero nel quale comprare l’astice è la pescheria, i banchetti del mercato, i negozi, il supermercato, fate voi. Deve essere ancora vivo e con gli elastici che bloccano le chele, pericolosissime.
Per capire se è fresco e non vecchio, il colore deve essere vivo e l’animale deve mostrare una reazione se lo toccate. Se invece non si muove, lasciate perdere. Quanto deve pesare?

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Non fatevi tentare da quelli troppo grossi: la pezzatura giusta è 700-800 grammi ogni due persone, ma diffidate degli esemplari che superano i 2 chili. Significa che sono crostacei anziani, per questo hanno carni più dure e difficili da mangiare anche dopo la cottura.

Astice a Natale o Capodanno? Come cuocerlo alla perfezione

I tempi di cottura

Quanto deve cuocere un buon astice? Questo è forse il momento più delicato del suo trattamento: se lo cuocete troppo, il risultato è quello di carni dure e asciutte Per calcolare bene i tempi, basta valutare il suo peso: per un astice piccolo, da 500-600 grammi, bastano 7 minuti. Per uno più grosso, fino ad 1 chilo, calcolate 12-13 minuti.

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Un altro metodo valido per non sbagliare è controllare il colore. Se quando è passato il tempo giusto si presenta arancione vivo significa che è cotto bene. Se il colore invece è più rosso significa che avete esagerato. Come per la pasta, sempre meglio 1 minuto in meno che 1 in più.

Le migliori tecniche di cottura

Qual è la cottura migliore per non rovinare un astice? Sicuramente quella a vapore insieme al court bouillon (sedano, carota, cipolla, alloro, limone, pepe in grani, un po’ di aceto, prezzemolo), che non modifica assolutamente il sapore del crostaceo. Rispetto ai tempi che vi abbiamo indicato, da quando mettete l’astice calcolate almeno 2-3 minuti in più rispetto al solito.

C’è anche chi lo cuoce alla griglia, ma è molto più complicato perché la temperatura delle braci deve essere assolutamente stabile. Piazzatelo sulla parte della griglia nella quale il calore è medio e indiretto. Prima di appoggiarlo però spennellatelo con un po’ d’olio.

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