Torrone a dieta? Ecco quanto mangiarne e quando dovresti evitare

Scopri qual è la quantità corretta di torrone da mangiare a dieta e quando è preferibile evitarne il consumo sia per il peso forma che, sopratutto, per la salute.

Il torrone è uno dei dolci tipici del natale. Le sue origini sono molto antiche e le preparazioni tante e varie. Così, è possibile gustare torroni alle mandorle, alle nocciole, ai pistacchi, con o senza cioccolato e ancora dalla consistenza morbida o croccante. Dolci belli da vedere e ottimi da gustare. Tanto da conquistare sempre tutti fin dal primo morso.

torrone quanto mangiarne
(Adobe Stock photo)

Ovviamente, in quanto dolci, si tratta anche di prodotti particolarmente calorici e questo fa si che siano solitamente sconsigliati in caso di dieta o qualora si volesse mantenere il peso forma.

Per questo motivo, sono in tanti a chiedersi ogni anno quanto torrone è possibile mangiare prima di acquistare peso. Una domanda legittima ma alla quale si può rispondere in modi diversi. Scopriamo quindi i più importanti e ciò che bisogna sapere prima di decidere di mangiare il torrone.

Torrone: quanto mangiarne per non prendere peso e restare in salute

Come ogni alimento ricco di zuccheri (ed il torrone ne ha davvero parecchi), ci sono delle regole base che possono aiutare a mangiare il torrone senza ingrassare e che, più in generale, si rivelano utili anche per altri tipi di dolci.

torrone quanto mangiarne
(Adobe stock photo)

Detto ciò è importante preoccuparsi anche delle quantità. Un conto è infatti gustare un pezzetto di torrone per togliersi uno sfizio, ed un altro è mangiarne dei grandi pezzi arrivando a caricare l’organismo di una quantità eccessiva di zuccheri.

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Per questo motivo, sia per dimagrire che per non innalzare troppo i livelli di zuccheri nel sangue, l’ideale sarebbe quello di mangiarne un pezzetto di circa 30 g, ancor meglio se dopo pasti con pochi zuccheri. Un quantitativo che dovrebbe ridursi ad un solo morso se durante il giorno e lontano dai pasti.

Detto ciò, è importante tenere a mente che tra i dolci tipici del Natale, il torrone è probabilmente tra i più dolci e ricchi di zuccheri. Per questo motivo si rivela poco indicato a chi ha problemi legati al metabolismo degli zuccheri e a chi soffre di diabete o di insulino resistenza. Al contempo, il torrone può far male a chi è allergico al nichel. E questo per via del quantitativo di frutta secca, solitamente sconsigliata, sopratutto in fase di detox.

Anche chi è allergico all’uovo dovrebbe evitarlo in quanto questo viene spesso inserito al suo interno. Sempre in base alle allergia, un’attenzione particolare andrebbe fatta in caso di celiachia e di torroni classici, ovvero quelli con ostia. Questa contiene infatti glutine e pertanto andrebbe evitata. Un problema che ovviamente non sussiste per torroni dichiarati senza glutine o che al posto dell’ostia contengono cioccolato o altri ingredienti.

Sebbene si tratti quindi di un dolce davvero buono e che vale la pena gustare almeno in piccole quantità quando si è a dieta, è bene evitare di mangiarlo quando ci sono patologie in atto per le quali è sconsigliato il consumo di troppi zuccheri.

Ovviamente, in caso di dubbi ci si può sempre rivolgere al proprio medico curante. In questo modo si potranno infatti avere tutte le informazioni del caso e rapportate alla propria situazione capendo come gestire il torrone e quanto mangiarne.

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E se proprio non si può mangiare? Il periodo delle feste è certamente ricco di così tanti dolci da aver solo l’imbarazzo della scelta. Basterà provare tra quelli più adatti per poter godere di qualcosa di buono senza per questo danneggiare la propria salute.

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