Bonus asilo nido: scade a fine anno. A quanto ammonta e come richiederlo

Bonus asilo nido: vale per tutto l’anno in corso e, probabilmente, ci sarà una proroga al 2022, con la prossima legge di bilancio. Cos’è, a quanto ammonta e come richiederlo. Tutti i dettagli.

Più aiuti alle famiglie: è questo l’obiettivo del governo, che ha stanziato diversi fondi a sostegno dei redditi bassi dimostrabili su base ISEE. Alcune agevolazioni scadranno a fine 2021, come nel caso del Bonus Mamma Domani.

bonus asilo nido
(Adobe Stock)

Nella rosa degli incentivi rientra anche il Bonus Asilo Nido, riservato alle famiglie con figli appena nati o adottati, fino i tre anni di età. Il governo ha stanziato ben 530 milioni di euro.

Gli aventi diritto possono richiedere il bonus per le spese sostenute per l’asilo o per il supporto presso l’abitazione, nel caso in cui i bambini non possano andare a scuola per motivi di salute.

Riguardo all’aiuto domiciliare per i minori con gravi difficoltà, l’INPS precisa quanto segue.

Il bonus per le forme di supporto presso la propria abitazione viene erogato dall’Istituto a seguito di presentazione da parte del genitore richiedente, che risulti convivente con il bambino, di un attestato rilasciato dal pediatra di libera scelta che attesti per l’intero anno di riferimento l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica”.

La misura, nel suo complesso, punta a sostenere la genitorialità in un momento molto delicato come quello che stiamo vivendo. In quasi un anno e mezzo di pandemia di Covid-19, molte mamme hanno dovuto rinunciare al lavoro per accudire i figli, anche piccolissimi, in mancanza di un supporto concreto. Alcune, hanno fatto richiesta anche per il Bonus 2021 Donne Disoccupate.

Con un reddito basso non è facile far fronte a tutte le spese, soprattutto a quelle per gli asili nido, le cui rette sono spesso salate. Ragion per cui vale la pena approfittare dell’incentivo statale.

A quanto ammonta, come richiederlo e quando scade: di seguito tutti i dettagli sul bonus asilo nido.

Bonus asilo nido: la domanda si inoltra all’INPS online

Per ottenere il bonus asilo nido 2021 bisogna possedere un’attestazione ‘ISEE minorenni’ in corso di validità. In mancanza, si riceverà soltanto un contributo minimo, pari a 1.500 euro.

bonus asilo nido
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Ecco quali sono gli importi ufficiali comunicati sul sito dell’INPS.

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  • 3000 euro ISEE minorenni fino a 25mila euro;
  • 2.500 euro ISEE minorenni tra 25.001 e 40mila euro;
  • 1.500 euro ISEE minorenni oltre i 40mila euro.

Il bonus può essere richiesto soltanto dal genitore che sostiene le spese per le rette scolastiche. La domanda si inoltra all’INPS, online, tramite l’apposito portale.

Nella domanda, bisogna indicare le mensilità per la frequenza scolastica, comprese tra gennaio e dicembre 2021, per le quali si richiede il bonus. Alla richiesta, devono essere allegate le ricevute di avvenuto pagamento delle rette.

Nel caso in cui ci si dimentichi di allegare le ricevute all’atto di presentazione della domanda, queste vanno comunicate all’INPS entro la fine del mese di rifermento e, comunque, non oltre il 1° aprile 2022. Le ricevute di pagamento sono quindi indispensabili per l’erogazione del bonus.

In ogni caso, il contributo mensile erogato dall’Istituto non può eccedere la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta.

Le eventuali domande presentate in ritardo o che non potranno essere accolte per insufficienza di budget, saranno comunque ammesse ma “con riserva”. C’è ancora un po’ di tempo per accedere all’incentivo. Il bonus asilo nido scade a fine anno ma già si parla di una possibile proroga al 2022, con la prossima legge di bilancio.

Ma come funziona il bonus per le famiglie che hanno più figli? La risposta è semplice: si possono presentare tante domande quanti sono i figli. Ad ogni richiesta fatta per singolo figlio, deve essere allegata tutta la documentazione necessaria. Ecco quali sono i dati da fornire all’INPS:

  • denominazione e Partita Iva dell’asilo nido;
  • codice fiscale del minore;
  • mese di riferimento;
  • estremi del pagamento o quietanza di pagamento;
  • nominativo del genitore che sostiene l’onere della retta.

Veniamo ora alle modalità di pagamento. L’INPS provvede alla corresponsione del bonus tenendo conto della modalità scelta dal richiedente e indicata nella domanda. Il mezzo di pagamento, però, deve essere tassativamente intestato al richiedente.

Si può scegliere tra: bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con IBAN.

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