Confettura di fichi: ecco tutti gli errori da evitare per un risultato eccellente

La confettura di fichi è una delle più gustose se fatta a regola d’arte: ecco tutti gli errori da evitare per un risultato eccellente. 

Agosto e settembre è periodo di fichi e allora quale migliore occasione se non quella di preparare una confettura di fichi a regola d’arte? Con tanta frutta matura diventa quasi obbligatorio utilizzarla per questa squisita preparazione capace di regalarci dolci deliziosi per tutto l’inverno, pensiamo alla crostata di fichi e noci.

Non sempre però tutto fila liscio durante la preparazione della nostra confettura e può capitare di incorrere in alcuni errori come la scelta sbagliata dei frutti o dosare male lo zucchero. Insomma questi ed altri sbagli rischiano di inficiare il nostro prodotto. Scopriamo quali sono i più comuni da evitare per un risultato eccellente. 

Ecco gli errori da non fare con la confettura di fichi

fichi
Fonte: Canva

Confetture e marmellate che passione! E quale migliore stagione se non l’estate per prepararne di deliziose da conservare in dispensa e poterle consumare durante tutto l’inverno?

Si tratta di una di quelle preparazioni che ci riportano subito indietro, ai tempi dell’infanzia, quando le nostre nonne le preparavano e poi ce le offrivano per merenda spalmate su una fetta di pane o le utilizzavano per farcire una deliziosa crostata di frutta.

Nonostante possa sembrare una preparazione semplice la confettura presenta i suoi tranelli. Piccoli o grandi errori che spesso commettiamo e che compromettono il risultato finale. In particolare dopo aver svelato tutti gli errori da non fare quando si preparano  marmellate o confetture in generale, e anche le differenze che corrono fra i due tipi di preparazioni, scopriamo gli errori da non fare con la confettura di fichi.

1) Non scegliere bene la frutta. Anziché comprarli al supermercato, per realizzare una confettura super genuina, il consiglio è quello di prendere i fichi direttamente dall’albero. Ora se avete a disposizione il vostro fico ben venga, altrimenti potrete chiedere a qualche amico o parente. In genere un albero ne produce talmente tanti che mangiarli tutti diventa un’impresa. Meglio allora prepararci una deliziosa confettura, in questo modo avrete anche la certezza che non ci saranno pesticidi e agenti chimici.

2) Non conoscere le tipologie di fichi. In Italia ci sono almeno una ventina di varietà di fichi, il dottato, il brogiotto, dell’abate, il caneva e così via. Non sapere però le caratteristiche è sbagliato ai fini della preparazione. Anche perché a seconda della tipologia di frutto poi doseremo zucchero e addensanti. Alcuni frutti hanno una consistenza più o meno compatta e un sapore più o meno dolce, ecco perché occorre regolarsi di conseguenza.

3) Dosare male lo zucchero. Innanzitutto è bene sapere che ogni confettura che si rispetti è fatta con lo zucchero. In primis serve ad addensare il composto e poi a conservarlo. Se ne mettiamo troppo poco rispetto alla frutta rischiamo di preparare un prodotto destinato a deperirsi molto brevemente. Il rapporto deve essere uno a uno, ovvero un chilo di zucchero ogni chilo di frutta, da pesare naturalmente dopo aver eliminato gli scarti. Con i fichi si può eventualmente arrivare a 750 grammi di zucchero ogni chilo di prodotto essendo più zuccherini rispetto ad altri tipi di frutta.

4) Mettere gli addensanti artificiali. Quelli che troviamo comunemente nei supermercati infatti tendono a privare la confettura del gusto genuino. La frutta stessa contiene la pectina allora possiamo anche aggiungere una mela anziché quella industriale delle bustine.

LEGGI ANCHE –> Tutti gli errori da evitare quando si prepara un semifreddo: occhio alle temperature!

5) Correre. Fare una confettura con la fretta è quello che di più sbagliato si possa commettere. Certo, con gli addensanti artificiali i tempi saranno ridotti, ma se come detto al punto precedente preferite avvalervi di pectina estratta direttamente dai frutti conviene armarsi di pazienza. Una confettura ha bisogno di almeno 45 minuti di cottura a fuoco basso e i tempi possono dilatarsi fino ad un’ora o più. In caso, per capire se è pronta, facciamo la prova del piattino. Ne mettiamo una piccola quantità sopra di esso, lo incliniamo e se non cola via significa che è pronta.

Impostazioni privacy