Estate 2021, tutti pazzi per l’holiday working: è il trend del momento in Italia (e non solo!)

Estate 2021, spopola l’holiday working: le località di mare (e non solo!) diventano ‘oasi’ di pace e tranquillità per tante persone che lavorano in remoto. La Sicilia è tra le mete più gettonate.

Estate 2021, sempre più italiani stanno pensando di andare in vacanza; stando alle prime stime, sette su dieci avrebbero già effettuato una prenotazione. Vanno per la maggiore le località di mare, soprattutto del Sud Italia. La top 5 delle regioni più ambite include: Puglia, Toscana, Sicilia, Emilia Romagna e Sardegna.

C’è voglia di sole, mare e relax dopo oltre un anno di divieti e restrizioni. La pandemia di Covid-19 non è finita ma i numeri migliorano giorno dopo giorno. La campagna vaccinale va bene, crollano i ricoveri in terapia intensiva e, il Belpaese, punta a fare il pieno di turisti.

Per quest’estate 2021 c’è una novità rilevante: spopola l’holiday working! E’ il trend del momento in Italia e all’estero. Il piacere della vacanza incontra le esigenze lavorative. Sempre più italiani stanno pensando di andare in ferie, lavorando però per qualche ora al giorno in remoto.

In fondo servono soltanto un pc ed una buona connessione ad internet; tutto il resto lo fa la natura con le sue bellezze mozzafiato! Ma perché piace tanto l’holiday working, al punto tale da essere la scelta di due italiani su tre? Scopriamolo insieme!

Tutti pazzi per l’holiday working, da Nord a Sud: il motivo

holiday working
(Adobe Stock)

Nel mondo del lavoro privato, lo smart working semplificato è stato prorogato fino al 30 settembre 2021. Ragion per cui molti italiani stanno considerando la possibilità di lavorare in remoto durante le irrinunciabili vacanze al mare o in montagna.

Si tratta di una formula nuova, sconosciuta prima della pandemia. Mette insieme il piacere di godersi un po’ di relax con l’esigenza di dover lavorare in remoto. E’ la sintesi perfetta tra dovere e piacere, ecco perché piace tanto!

Tra le numerose prenotazioni raccolte in questo primo scorcio d’estate, come segnala il Centro Studi Italianway, il 35% riguarda proprio l’holiday working. In media, con questa formula, un soggiorno dura 19-20 giorni, con un budget di spesa che s’aggira attorno ai 3200 euro.

Ma chi sono i cultori dell’holiday working? Si tratta per lo più di cittadini con età compresa tra i 35 e i 55 anni e che svolgono mansioni ‘flessibili’, per le quali si può fare anche a meno della presenza in ufficio.

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Per gli esperti, la pandemia ha soltanto accelerato il cambiamento. Con la rimozione del vincolo normativo, la fetta dei lavoratori in smart working diventerà sempre più consistente.

Ma i cultori dell’holiday working hanno delle esigenze specifiche. Per prima cosa, cercano una connessione ad internet veloce, ragion per cui le strutture ricettive stanno cercando di adeguarsi al meglio.

C’è poi una richiesta sempre maggiore di aree outdoor confortevoli e ben attrezzate, nelle quali lavorare godendo della bellezza di panorami mozzafiato. Insomma, il futuro corre veloce in direzione dello smart working.

Gli analisti di settore ne sono convinti: lo smart working continuerà ad essere utilizzato dai datori di lavoro anche quando la pandemia sarà finita. Intanto, la Sicilia è incoronata ‘regina’ dell’holiday working, con un boom di prenotazioni, vendite e affitti.

La parola d’ordine è relax! Gli italiani non vogliono rinunciarvi, soprattutto in questo periodo così complicato. C’è voglia di mare, sole, aria pulita e buon cibo, ma senza venir meno ai propri doveri lavorativi.

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