Violenza sulle donne. Un film pluripremiato va alle radici del problema

Violenza sulle donne: il dramma di una piaga ancora aperta in un film, che cerca di andare alle radici del problema. Sul set anche vittime. Tutti i dettagli sull’opera prima di Luca Guardabascio, 45enne regista salernitano

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(Instagram)

Nell’anno della pandemia anche questo 8 marzo è diverso. Si tinge di un rosa ancora più acceso per rendere omaggio a tutte quelle donne che, da mesi, sono impegnate in prima linea nella lotta al Covid-19.

I ‘campi di battaglia’ sono tanti: dagli ospedali alle scuole, dagli uffici alle case, fino ad arrivare alle associazioni di volontariato, alle strutture di accoglienza, alle aziende che non hanno mai chiuso per garantire beni di prima necessità, ai supermercati e alle farmacie. L’elenco, per la verità, sarebbe ancora più lungo. Le donne sono state una forza della natura in ogni ambito. Hanno dato il massimo, con impegno e dedizione.

Con la pandemia, però, l’occupazione femminile ha pagato un prezzo altissimo. A dicembre si sono persi 301mila posti di lavoro, 99mila dei quali erano di donne. La sottosegretaria ai trasporti, Teresa Bellanova, ha parlato “di nuovo welfare per le donne” affinché non si debba più scegliere tra lavoro e vita privata.

Anche la ministra per la famiglia e le pari opportunità, Elena Bonetti, ha promesso più sostegno alle donne che, in questo periodo, hanno avuto difficoltà ad assistere figli  impegnati con la didattica a distanza.

Nell’anno della pandemia, però, la violenza sulle donne non si è fermata. I numeri sono in crescita. Con i lockdown, le vittime sono state molto di più in casa con i loro aguzzini. Proprio oggi, 8 marzo 2021, esce un film che cerca di andare alle radici del problema. Scopriamo insieme tutti i dettagli.

Violenza sulle donne: esce il film che squarcia il velo

Anna Marcello
(Instgram @annamarcelloofficial)

Esce proprio oggi sulla piattaforma streaming CHILI. E’ l’opera prima di Luca Guardabascio, 45enne regista salernitano, e s’intitola “Credo in un solo Padre”. Si tratta di un film contro la violenza sulle donne, che ha come obiettivo quello di andare alle radici del problema. E’ un inno alla libertà che, ancora oggi, non c’è per molte donne.

Il film, prodotto da Around Culture, è stato girato tra la Campania e la Basilicata. Il protagonista di “Credo in un solo Padre” è un uomo violento, dispotico e feroce, una figura patriarcale che conosce soltanto il linguaggio della prevaricazione, della violenza e della tracotanza per comunicare con il mondo che lo circonda. E’ stato un padre padrone con i suoi figli e poi diventa  poi un suocero orco con la nuora e i nipotini, quando suo figlio emigra in Austria per permettere una vita migliore alla sua famiglia.

E’ duro e spietato ma, al contempo, è un bellissimo film denuncia contro la violenza sulle donne. I protagonisti principali sono: Anna Marcello, Massimo Bonetti, Giordano Petri e Claudio Madia. Nel cast ci sono anche vittime di violenza, che hanno portato la loro esperienza di dolore e sofferenza sul set.

Basato su fatti realmente accaduti, “Credo in un solo Padre” racconta tutto il calvario di abusi, violenze e vessazioni che hanno tormentato tre generazioni di una famiglia nel corso di mezzo secolo, tra il 1952 e il 2002. Il tutto, nell’indifferenza silenziosa, e per questo complice, di un intero paese.

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(Instagram)

“Credo in un solo Padre” è la preghiera che la donna recita per scongiurare l’ennesima violenza del suo carnefice. Il suo grido di dolore è quello di tutte le vittime di violenza, segnate per sempre nell’animo da una sorda brutalità.

 

 

 

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