Agenzia delle Entrate: arriva lo stop del Governo all’invio delle cartelle

Covid, crisi economica. Arriva lo stop per le cartelle dell’Agenzia delle Entrate fino al 31 gennaio 2021. L’ha deciso il Consiglio dei ministri. Tutti i dettagli

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La crisi economica da Covid grava su tanti italiani. Interi comparti produttivi sono in ginocchio. Tra i settori più colpiti c’è quello della ristorazione. Proprio oggi parte l’iniziativa #ioApro1501 alla quale hanno aderito esercenti da tutta Italia per dire basta ai divieti introdotti dal governo per contenere i contagi da Coronavirus. Anche il settore turistico è in ginocchio, con le città d’arte svuotate di presenze dall’estero ormai da quasi un anno. E’ emblematico il caso di Venezia dove, nel centro storico, la gestione di molte attività commerciali è passata in mani cinesi. Alberghi, hotel e bed and breakfast ormai annaspano. Molti commercianti, imprenditori e categorie produttive lamentano ristori inadeguati e chiedono misure di sostegno più efficaci per andare avanti. Intanto, la fotografia scattata dalla Confcommercio non è rassicurante. L’associazione di categoria riferisce di circa 300mila attività che, nel 2021, potrebbero chiudere definitivamente.

L’emergenza economica corre di pari passo con quella sanitaria. Il governo cerca di trovare un punto d’equilibrio fra la tutela della salute pubblica e il diritto al lavoro, costituzionalmente garantito a tutti. Ad oggi, però, si fatica a trovare un punto d’incontro tra le due necessità. La vita scorre, nonostante tutto, e le scadenze fiscali bussano alla porta. Dopo la sospensione fino al 31 dicembre 2020, si temeva che l’Agenzia delle Entrate potesse tornare a battere cassa. E’ così doveva essere. Da lunedì 18 gennaio sarebbe dovuta partire una raffica di cartelle. L’ultimo Consiglio dei ministri, però, ha deciso per lo stop fino al 31 gennaio 2021. Chi sono i destinatari delle cartelle che potranno beneficiare della proroga? Di seguito tutti i dettagli.

Agenzia delle Entrate, raffica di cartelle. Arriva lo stop

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Sono tempi duri e lo Stato le prova tutte per dare una boccata d’ossigeno ai contribuenti. Da lunedì 18 gennaio sarebbe dovuto partire l’invio di cartelle e atti di notifica da parte dell’Agenzia delle Entrate ma c’è stata una novità. Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge che mette al riparo, fino a fine mese, i contribuenti tenuti a regolarizzare la propria posizione nei confronti del fisco. Si tratta di una nuova sospensione che arriva dopo quella approvata a marzo 2020 e scaduta il 31 dicembre 2020. Tecnicamente l’Agenzia delle Entrate avrebbe dovuto riprendere la sua attività già ai primi di gennaio e, quindi, con l’inizio del nuovo anno. Ma, in termini pratici, l’esecutivo ha deciso per un rinvio delle riscossioni.

Ma vediamo, nello specifico, chi sono i destinatari della misura. Alla luce dei nuovi sviluppi potranno tirare un sospiro di sollievo tutti i contribuenti che hanno una posizione debitoria nei confronti dell’Erario, ivi compresi coloro che erano stati esclusi dalla moratoria approvata per l’emergenza Covid e scaduta, come si diceva in precedenza, il 31 dicembre 2020. Arriva lo stop per atti di riscossione (ipoteche, fermi amministrativi, cartelle esattoriali) accertamenti e lettere di compliance. Queste ultime, in particolare, solitamente vengono inviate a quei contribuenti che, sulla base dei dati in possesso dell’Agenzia, non hanno compilato correttamente la dichiarazione dei redditi (modello Unico PF o modello 730).

Il governo ha prolungato lo stato d’emergenza fino al 30 aprile 2021 e, proprio per questo, è corso ai ripari disponendo un ulteriore differimento, dal 31 dicembre 2020 al 31 gennaio 2021, dei termini previsti per la notifica degli atti d’accertamento, di contestazione, d’irrogazione delle sanzioni, di recupero dei crediti d’imposta, di liquidazione e di rettifica e liquidazione, nonché degli altri atti tributari elencati dall’articolo157 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34.

Insomma, da un lato c’è l’esigenza di fare cassa e, dall’altro, la consapevolezza che molte categorie produttive non sono in grado di onorare, in questo periodo, tutte le scadenze fiscali. Se non ci fosse stato lo stop del governo, a partire da lunedì 18 gennaio, sarebbero arrivate circa 30 milioni di cartelle nelle case degli italiani. Questo è il dato che fornito Matteo Salvini. Per il leder della Lega, la “ricetta” per dare una boccata d’ossigeno a famiglie, commercianti, imprenditori, categorie produttive  e a tutti coloro che sono  vessati dalla crisi, è sempre la stessa. Le proposte della Lega sono pace fiscale, rottamazione e saldo e stralcio”. 

Slitta al 31 gennaio 2021 anche la scadenza della sospensione degli obblighi di accantonamento derivanti dai pignoramenti presso terzi, effettuati dall’agente della riscossione e dagli altri soggetti titolati, aventi ad oggetto le somme dovute a titolo di stipendio, salario, altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego, comprese quelle dovute a causa di licenziamento, nonché a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione, o di assegni di quiescenza.

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Il governo ha scelto di andare incontro a tutti quegli italiani che patiscono difficoltà estreme a causa della pandemia. Quindi, fino al 31 gennaio 2021, molti cittadini posso stare un po’ più tranquilli.

 

 

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