Dai ravioli ai tortellini: scopri i trucchi e i consigli per fare la pasta ripiena

Tortellini, ravioli, cappelletti. La pasta ripiena è un piatto ideale da servire sotto le feste: scopri i trucchi e i consigli per farla al meglio.  

pasta ripiena trucchi
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Dai ravioli ai tortellini, passando per gli agnolotti e i cappelletti. Chi sotto le feste non ha portato sulla propria tavola questi deliziosi primi piatti a base di pasta ripiena?

Una tradizione tutta italiana, che spesso all’estero provano ad imitare, e che tra Natale e Capodanno si fa ancora più accesa. Riuscire a preparare queste delizie per il palato in casa, a mano, è poi anche una grande soddisfazione.

Non considerando il fatto che con la pasta ripiena non dobbiamo porre limiti alla nostra fantasia, possiamo infatti riempirla con i più svariati ingredienti. Scopriamo allora quali sono i trucchi e i consigli per prepararla al meglio.

Ecco i trucchi per una pasta ripiena perfetta e senza errori

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Dopo avervi dato alcuni preziosi consigli per preparare la pasta fresca, come tagliatelle, fettuccine e quant’altro, ora vogliamo dirvi quali sono i trucchi per preparare al meglio un altro piatto forte della cucina italiana: la pasta ripiena.

Sotto le feste la pasta ripiena è un must. Ravioli, tortellini, cappelletti, agnolotti, fagottini, tortelloni e chi più ne ha più ne metta. La pasta ripiena è uno di quei primi piatti che fanno subito festa e che rallegrano il corpo e lo spirito.

Ogni famiglia conserva poi dei piccoli trucchi tramandati di generazione in generazione che di sicuro sono validi accorgimenti per preparare un piatto perfetto. Noi vi diremo solo alcune regole di base per realizzare la pasta ripiena e gli errori da evitare.

1) Impasto. Parte tutto da qui. Le ricette per gli impasti sono tante, in genere la regola di base vuole 1 uovo ogni 100 grammi di farina. Anche se poi le uova non sono tutte uguali, ci sono quelli piccole, medie o grandi, e la farina, quale si adopera? La 00, quella di semola, la senza glutine? Insomma, questo per dire che ognuno utilizzerà la sua ricetta ma una regola di base che vale per qualsiasi impasto è il riposo. Quanto deve durare? Almeno mezz’ora avvolto nella pellicola. Solo così si formerà la maglia glutinica che permetterà poi di chiuderlo meglio intorno al ripieno.

2) Tirare la sfoglia. Dopo aver fatto riposare l’impasto occorrerà tirare la sfoglia. C’è chi si ostina a usare il mattarello, che per carità conserva sempre il suo fascino, ma se non si ha una buona manualità e tanto olio di gomito rischiamo di fare una sfoglia troppo alta che andrà a compromettere inevitabilmente la nostra pasta ripiena. A tal proposito è molto semplice invece realizzare una sfoglia ben tirata e sottile con la macchinetta. Questo permetterà di realizzare poi una pasta omogenea che non resta cruda esternamente. Quando andremo a stendere la pasta ricordiamo di prelevarne un pezzo alla volta, così da lasciare quella che non stiamo usando chiusa nella pellicola. In questo modo non si seccherà.

3) Controllare che non ci sia aria tra le due parti che andremo a sigillare. Questo perché durante la cottura in acqua l’aria tenderà a far gonfiare la pasta, come ad esempio nel caso dei ravioli, fino a farlo scoppiare, facendo uscite tutto il ripieno. Per far sì che ciò non accada quando sigilliamo le parti dovremo schiacciare bene con le dita intorno al ripieno.

4) Umidità. La sfoglia è importante che sia leggermente umida perché in questo modo si andrà a fissare bene e non si apra durante la cottura. Se capiamo che la sfoglia è troppo secca basterà inumidirla sui bordi quando andiamo a chiudere la pasta.

5) Ripieno. Un altro punto fondamentale è il ripieno. Inutile dire che non dovrà essere troppo bagnato, questo infatti potrebbe bucare la pasta, o al contrario troppo asciutto così da non risultare poi sgradevole al palato. Naturalmente gran parte della riuscita della nostra pasta ripiena sta anche nel gusto e nel sapore della farcitura. E qui si possono aprire dei dibattiti interminabili visto che ogni regione ha le proprie tradizioni e ricette. Una volta per il ripieno spesso si utilizzavano anche gli avanzi. Oggi è più difficile che ciò avvenga anche se nessuno ce lo vieta.

6) Cottura nel brodo. Nel caso di tortellini o cappelletti cuocerli nel brodo e non in acqua salata è sicuramente la ciliegina sulla torta. Il brodo infatti conferirà maggior profumo e sapore al piatto.

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7) Condimenti troppo saporiti. Nel caso invece dei ravioli, tortelloni o fagottini, non dovremo accompagnarli a sughi molti salati e saporiti perché la pasta ripiena, se fatta a regola d’arte è già molto buona di per sé quindi per gustarla al meglio è consigliato accompagnarla ad un condimento più delicato.

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