Didattica a distanza: l’accordo sulla fruizione gratuita dal Governo

Il Governo sembra aver raggiunto un accordo molto importante con gli operatori telefonici per la didattica a distanza (dad).

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La didattica a distanza è, per molti, un argomento davvero molto critico.

Per cercare una soluzione a riguardo i Ministri Lucia Azzolina, Elena Bonetti, Paola Pisano e Stefano Patuanelli hanno invitato gli operatori telefonici a questa iniziativa molto importante sulla didattica a distanza (dad).

Se ne è parlato molte volte; la didattica a distanza ha dei costi per le famiglie.

Molte famiglie durante le fasi della pandemia hanno dovuto far fronte a questo approccio alla didattica che richiedeva risorse che magari non erano a disposizione.

Computer, tablet, cellulari, si pensa che ognuno ne abbia almeno uno a casa. Ma cosa accade quando non ci sono? I nostri bambini come fanno lezione senza questi dispositivi?

Le scuole ed i territori hanno cercato di far fronte a questa emergenza, che tutt’ora però rimane.

Ulteriore gatta da pelare invece sono i costi delle promozioni in relazione agli operatori telefonici.

Vediamo in dettaglio come il Governo sta cercando di far fronte al problema.

Il Governo e la richiesta per la didattica gratuita (dad)

didattica on line
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Il Governo ha più volte confermato con sicurezza il fatto che la didattica a distanza è l’unico modo efficace al momento per permettere agli studenti di poter apprendere senza rischiare il covid.

Per cercare quindi di far fronte ai costi della didattica a distanza (dad) per le famiglie, di cui parlavamo prima, il Governo ha invitato a questa nuova iniziativa i maggiori operatori telefonici.

I Ministri Lucia Azzolina (Ministero dell’Istruzione) , Elena Bonetti ( Ministero per le Pari opportunità e la Famiglia) , Stefano Patuanelli (Ministero dello Sviluppo economico) e Paola Pisano (Ministero per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione ) hanno infatti esortato in modo molto importante ad accogliere questa richiesta.

Bisogna premettere che la didattica a distanza (dad) ha creato non poche grane alla scuola italiana, agli studenti tutti ed anche allo stesso Governo.

Per molti la nostra nazione non era ancora pronta alla didattica a distanza ed addirittura per l’Ocse noi siamo troppo poco tecnologici.

La richiesta nei confronti dei principali operatori di telefonia mobile è quella di identificare soluzioni che agevolino i ragazzi nel seguire le lezioni da remoto.

In questo modo ci sarebbero ammortizzatori sulla bolletta telefonica oppure sulle ricariche da effettuare per i giga.

Gli operatori telefonici e la risposta al Governo

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Truffa al telefono: legge un sms e perde tutti i soldi (fonte: Pexels)

L’accordo per la fruizione gratuita, da parte degli operatori di telefonia mobile, della didattica a distanza è sì accolto in modo positivo, ma le criticità sulla dad per molti comunque ci sono.

A tal proposito ci sono anche metodi per aiutare i nostri bambini a non stressarsi troppo davanti ad uno schermo.

I Ministri hanno optato per questa richiesta nell’ottica di poter creare una sinergia con gli operatori di telefonia mobile.

Il tutto in modo tale da poter ammortizzare quanto meno le spese sostenute per le promozioni telefoniche e la fornitura della linea internet.

Con il consenso a questa richiesta nella pratica verrebbe fruita la didattica a distanza senza consumare gigabyte.

Le studentesse e gli studenti potranno quindi seguire le lezioni online senza consumare il traffico dati degli abbonamenti ai telefoni cellulari.

Tim, Vodafone e Wind Tre hanno accolto l’invito del Governo ed escluderanno le piattaforme di didattica a distanza dal consumo di gigabyte previsto negli abbonamenti.

Ci sono però anche altri operatori telefonici ed i ragazzi sono in attesa di notizie da parte loro.

“Essendo operatori di telefonia mobile minori potrebbe darsi che non accolgano la richiesta” lamentano molti sul web.

Una risposta precisa o delucidazioni in merito non ci sono però ancora state.

Sembrerebbe essere una buona soluzione per chi in questo modo potrebbe riuscire ad ammortizzare le spese dovute alla didattica a distanza.

Molti però lamentano la scarsità di pc e strumenti essenziali per poter beneficiare della dad.

pixabay

Seguiranno aggiornamenti.

 

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